Antonella Elia a “Back to school”: «Il mio metodo a scuola? Scopiazzavo!»

Nella trasmissione su Italia 1 si prepara a rifare l’esame di quinta elementare con insegnanti speciali...

Antonella Elia
24 Gennaio 2022 alle 08:12

Tra i vip che hanno accettato la sfida di tornare sui banchi di scuola c’è anche lei, Antonella Elia. Martedì 25 gennaio la vedremo alle prese con libri e quaderni in “Back to school”, il divertente reality di Italia 1 condotto da Nicola Savino (l’ultima puntata è mercoledì 26). E con l’aiuto dei piccoli “maestri”, ovvero alunni tra i 7 e gli 11 anni, dovrà impegnarsi per affrontare poi l’esame di quinta elementare davanti a una commissione di insegnanti veri.

Antonella, che esperienza è stata?
«Mi sono divertita un sacco, i bambini sono una forza della natura, bravissimi e preparatissimi. Ma soprattutto dolci, teneri. Anche quando mi sgridavano mi facevano commuovere per la loro spontaneità e innocenza».

Se la sgridavano significa che non si è rivelata proprio una studentessa modello...
«Dovevo prepararmi in Italiano e in Geometria. Nella prima materia me la sono cavata, ma nella seconda un po’ meno! Diciamolo, è stato un disastro, tra figure, perimetri ed equivalenze non capivo più nulla. Con le tabelline, poi, non ne parliamo. Non ne imbroccavo una giusta. E pensare che avevo anche preso ripetizioni!».

Davvero?
«Sì, per prepararmi ho chiesto aiuto a un’amica insegnante di Matematica. Ci siamo viste per due pomeriggi interi. Alla fine mi ha lasciato senza speranza: “Antonella, non ce la farai mai!”».

Mi pare di capire che non abbia un brillante passato scolastico.
«No, andare a scuola non mi è mai piaciuto. Dalle elementari ai primi anni delle superiori ho frequentato un istituto femminile gestito dalle suore. Mi annoiavo a morte».

E in famiglia come reagivano?
«Ho perso mia mamma quando avevo un anno. Sono cresciuta con mio papà e i nonni. Loro mi viziavano mentre papà non concepiva che non mi impegnassi. Mi rimproverava sempre. Per non parlare di quando rientrava dopo i colloqui con gli insegnanti: aveva un muso lunghissimo. Specialmente per la condotta».

Era così indisciplinata?
«Eccome! Ero la leader tra le mie compagne. Non facevo mai nulla di giusto, parlavo in continuazione, non stavo attenta e aizzavo tutte contro le suore».

Avrà avuto voti disastrosi.
«Neanche così brutti. Trovavo sempre il modo di cavarmela».

E come?
«Copiavo! In questo ero bravissima. E nelle interrogazioni orali cominciavo a parlare, parlare e parlare fino a far credere di sapere tante cose quando ne sapevo una al massimo. Però avevo un grande talento nell’improvvisare».

Un talento che ha funzionato anche alle superiori?
«Ho fatto il Liceo classico. Ma quando avevo 15 anni è morto mio papà e sono entrata in una profonda crisi. Avevo abbandonato gli studi, poi mi sono convinta che dovevo diplomarmi e mi sono iscritta al biennio in una scuola privata mista. Finalmente maschi e femmine insieme!».

E quindi i primi amori...
«Quelli ci sono stati, ma mai con compagni di scuola. Non me ne piaceva neanche uno!».

Ha mai “bigiato”?
«Nemmeno per sogno! Ho sempre frequentato scuole dove c’era il massimo controllo e a casa venivano a sapere subito tutto».

Tornerebbe all’età delle superiori?
«Nemmeno se mi pagassero. Non lo ricordo come un periodo allegro e spensierato».

Troppo studio?
«Ho faticato per fare due anni in uno. Ma ci sono riuscita».

Il segreto?
«Ho copiato, naturalmente! Alla Maturità ho chiesto al primo della classe che stava davanti a me di spostarsi leggermente da un lato, così ho trascritto dal suo foglio tutta la sua versione di greco!».

Le capita mai di ricordare la Maturità nei suoi sogni?
«Eccome! Ed è sempre un incubo. Ero stressatissima, volevo a tutti i costi prendere il diploma. E la Maturità è stata una bella prova di vita».

In che senso?
«Oggi, ripensandoci, credo che la scuola e gli esami servano molto. Insegnano il rigore, allenano la mente. Ti preparano alle sfide che dovrai affrontare nella vita».

E lei ne ha dovute affrontare molte?
«Desideravo tanto fare la pittrice e iscrivermi all’Accademia di Belle Arti, ma non sono riuscita a entrare. Poi ho studiato recitazione, ho passato quasi tre anni in America, però lì non è andata bene. Così, invece di diventare una diva di Hollywood sono diventata la regina dei reality (ride. Antonella ha infatti partecipato a “L’isola dei famosi”, “Grande Fratello Vip”, “Pechino Express” e “Temptation Island”, ndr)».

Ne è delusa?
«Beh, ripercorrendo la mia carriera non vado certo in estasi. Ma neanche ho rimpianti. Quello che ho me lo sono guadagnato da sola essendo sempre me stessa, nel bene e nel male».

Il prossimo esame da superare?
«Continuare a stare bene con Pietro (Delle Piane, attore, ndr), il mio compagno. Una grande prova di esame per me, visto che finora non sono mai riuscita a costruire una relazione duratura».

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