Aurora e Michelle a «Vuoi scommettere?»: «La nostra allegria vi farà saltare sulle sedie»

È il nuovo show di Canale 5 condotto da Michelle Hunziker con l’aiuto della figlia Aurora Ramazzotti

Aurora Ramazzotti e Michelle Hunziker  Credit: © Gianluca Saragò/Lapresse
26 Aprile 2018 alle 12:32

Ordinazioni per il pranzo. Michelle: insalatona poco condita. Aurora: pomodori con piccola aggiunta di tonno. Io: risotto con la salsiccia... Beh, d’altra parte non sono io che tra poco mi devo infilare negli abitini aderenti e colorati che vedete nelle foto di queste pagine.

Ma non fatevi ingannare da questo indizio: menu a parte, appena si siedono, Michelle Hunziker e Aurora Ramazzotti si rivelano due piacevolissime compagne di tavola. Insieme a noi ci sono tutti i tecnici che stanno dietro l’organizzazione di un servizio fotografico di copertina importante come questo e l’atmosfera è allegra e caotica. Più che un’intervista, quindi, diventa una chiacchierata a più voci e la cominciamo dal motivo per cui siamo qui: il nuovo programma che Michelle condurrà insieme con Aurora nelle vesti di inviata, da lunedì 7 maggio in prima serata su Canale 5.

Come sarà «Vuoi scommettere?»
Michelle
: «Il programma si ispira al format tedesco “Wetten, dass...?” che ha avuto un successo planetario e che io ho condotto dal 2009 al 2011 nella sua versione tedesca. I concorrenti in gara si esibiscono in sfide difficili. Ci saranno alcuni ospiti famosi che dovranno scommettere sulla riuscita delle imprese e in caso di pronostico sbagliato dovranno sottoporsi a delle simpatiche penitenze. A fine serata, poi, il pubblico in studio eleggerà il vincitore tra tutti i concorrenti, in base all’impresa più convincente».

(L'intervista continua dopo la gallery).

Una mamma per amica, l'album di foto di Aurora e Michelle

E Aurora cosa farà?
Aurora
: «Sarò l’inviata che seguirà tutte le scommesse in esterna, quelle che per ragioni pratiche non possono svolgersi all’interno di uno studio televisivo».

Che differenza c’è tra condurre la trasmissione in Germania e in Italia?
Michelle: «Il ritmo. In Germania la tv ha abituato a ritmi molto più dilatati, qui in Italia invece dovremo essere un po’ più incalzanti, perché il pubblico è abituato diversamente».

Per te, Aurora, non è un debutto, visto che ti sei già messa in luce con «X Factor Daily». Che esperienza è stata?
Aurora: «È stata un’ottima gavetta. Ed è stato il modo per realizzare un mio sogno, quello di seguire le orme di mia mamma. Una decisione che non ho preso con superficialità, ma sulla quale abbiamo dibattuto molto in famiglia. E alla fine siamo contenti di questa scelta».

Il vostro percorso ha però alcune differenze: Michelle ha dovuto fare una vera e propria gavetta, mentre Aurora ha trovato la strada già un po’ spianata.
Michelle: «In parte è vero, ma ci sono anche delle similitudini. Quando ho partorito Aurora io avevo solo 19 anni e Ricci mi propose di fare “Paperissima”. Io ero molto spaventata, naturalmente, ma mi sono impegnata per dimostrare quello che valevo. Aurora ora ne ha 21 e  io sono sicura che noi riusciremo finalmente a sfatare questo mito negativo che aleggia attorno ai figli d’arte».

Aurora, che consigli ti ha dato tuo papà Eros Ramazzotti?
Aurora: «Mio papà è un uomo di poche parole. So che è fiero e felice di me e so che mi seguirà. Ma in generale è più il tipo che lascia fare. Era la mamma quella dei divieti e delle punizioni».

Da piccola che effetto ti faceva vedere la mamma in tv?
Aurora:  «Non mi ricordo bene...».
Michelle: «Mi ricordo io! Una volta eravamo a casa, sul divano e avevo in braccio Aurora, che avrà avuto tre anni. In tv è passato un promo di una mia trasmissione e lei ha sgranato gli occhioni e a iniziato a piangere e strillare: “Mamma! Mamma!” indicando la tv. Insomma ha avuto un momento in cui si chiedeva: “Ma qual è quella vera?”».
Aurora: «Poi però è scattato l’orgoglio e andavo in giro a dirlo a tutti».

A proposito, cosa vi piace guardare in tv?
Aurora: «Fino a poco tempo fa la guardavo pochissimo, adesso, da quando abito da sola, guardo un po’ di tutto, dai programmi di cucina a “L’isola dei famosi”».
Michelle: «Anch’io guardo un po’ tutto, compatibilmente con figli, cani, marito da accudire. Di solito con Tomaso alla sera vediamo un film o un bel documentario».

Michelle, che ricordo ti porti dentro dell’esperienza di Sanremo?
Michelle: «Una sera stavo facendo le prove seduta sulla scalinata,  dovevo cantare “E se domani” e ho visto Claudio Baglioni a quattro zampe sul palco che stava cercando di prendere in mano una scarpa mentre Pierfrancesco Favino, anche lui a carponi, tentava di smontare uno sgabello per far riuscire la gag: mi sono fermata un attimo e ho capito la fortuna di poter lavorare con persone con le quali si era creata un’alchimia davvero speciale».

Ti piacerebbe ripetere l’esperienza, ma questa volta nella veste di direttore artistico?
Michelle: «Nooo! Questo Sanremo ha funzionato così bene anche perché Claudio Baglioni è un grandissimo esperto di musica e conoscitore di cantanti, quindi io sono una fervida sostenitrice di un secondo “mandato Baglioni”».

A proposito di Sanremo, prima del Festival avevi detto che, dopo quella fatica, un altro figlio poteva anche starci. A che punto siete?
Michelle: «Eh, dipende da Tomaso. Diciamo che il cantiere è aperto...».

E se a diventare mamma fosse Aurora?
Michelle: «Certo, mi piacerebbe moltissimo, ma lei è diversa da come ero io alla sua età...».
Aurora: «Ma mamma, quelli erano altri tempi!».
Michelle: «Ma quali altri tempi! Erano 21 anni fa, sei tu che sei fatta diversa da com’ero io».

Aurora, vedo che ti sei tatuata sul polso le iniziali dei nomi dei tuoi genitori. Com’è andata?
Aurora: «Eravamo a Miami, in piscina, io avevo 15 anni e con la mamma abbiamo deciso di farci un tatuaggio. Siamo andate in un centro specializzato, ma visto che ero minorenne ci voleva il consenso di entrambi i genitori, quindi niente. Poi però, appena tornata in Italia sono andata subito a farmelo, ma la mamma non mi ha seguito».

Quand’è che tua mamma ti fa arrabbiare?
Aurora: «In tutte le situazioni connesse alla tecnologia: se mi chiama al telefono e non rispondo entro un minuto, viene a cercarmi coi cani!».
Michelle: «A me invece  lei fa arrabbiare quando mi ruba i vestiti dall’armadio. Ma perché non me li chiedi?».
Aurora: «Perché tu non me li dai. “Quello no perché me lo rovini, quello non ti sta bene...”. E allora io me li prendo!».
Michelle: «E allora litighiamo e ci sentono fino in strada».

Chiudiamo ricollegandoci al tuo nuovo programma: Michelle, qual è la scommessa della tua vita che ti senti di aver vinto?
Michelle: «Quando io ho iniziato a fare questo mestiere il cliché della showgirl prevedeva che fosse bella, magari sexy, ma non che facesse anche ridere. E io non mi sono mai capacitata di questo. Quando sono andata a lavorare a “Zelig”, nelle prime due puntate la sensazione era quella dell’atmosfera da caserma e io lì in mezzo a fare la “sensualona”. Allora sono andata da Gino e Michele (gli ideatori di “Zelig”, ndr) e ho chiesto se, secondo loro, io avrei mai potuto far ridere. Loro mi hanno guardato con sufficienza e mi hanno liquidato rimandandomi senza speranze al mio ruolo. E lì è nata una vera e propria scommessa. Allora ho detto: “Volete scommettere che riuscirò a far ridere la gente?”. E un po’ di anni dopo hanno dovuto ammettere: scommessa vinta!».

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