È nel cast degli ospiti fissi anche in questa nuova stagione del comedy show di Rai2 condotto da Stefano De Martino
È nel cast degli ospiti fissi anche in questa nuova stagione di "Stasera tutto è possibile", il comedy show di Rai2 condotto da Stefano De Martino. E tra giochi e sketch, Biagio Izzo, con la sua verve ironica, ci regala sempre spensieratezza e buonumore.
Biagio, dove c’è lei si ride sempre…
«E meno male (sorride). E i primi a divertirci siamo proprio noi comici».
Nello show fa certi capitomboli... A cosa deve quest’agilità?
«Mah, forse è l’adrenalina del gioco che non mi fa sentire i colpi... (ride). Comunque, non faccio sport e non mi ritengo un tipo atletico. Da ragazzino giocavo a calcetto e, pur non avendo un fisico allenato, ogni volta che cadevo e mi facevo male alle gambe, bastavano un paio di giorni e mi rimettevo in sesto».
Certo è che non sta mai fermo…
«Da bambino mi chiamavano “‘o scoiattolo”. Quando mia madre mi portava alle giostre, mi arrampicavo e volevo provare tutte le attrazioni. Poi, abitando in campagna, avevo l’abitudine di salire sugli alberi. Lascio immaginare l’ansia della mia mamma…».
La immaginiamo…
«Sa, sono l’ottavo di nove fratelli e sono stato sempre un tipo esuberante. A scuola non stavo mai seduto al banco».
Intanto le avranno sempre perdonato tutto per la sua simpatia...
«In effetti sì, me la sono sempre cavata. E ho sempre avuto il desiderio di fare stare bene gli altri».
Si dice, però, che i comici facciano ridere e tengano dentro le proprie malinconie.
«Un luogo comune, non è vero... Certo, bisogna distinguere tra persona e personaggio. Io non faccio il comico tutto il giorno, ma è nella mia indole fare battute, sdrammatizzare, per far sorridere mia moglie, i miei figli, le persone che mi stanno a cuore».
E non le fa un po’ tristezza nemmeno il tempo che passa?
«Invecchiare è un arricchimento. Un tempo per interpretare i personaggi magrissimi riuscivo a tirare la pancia dentro mentre ora faccio molta fatica. Ma la mimica facciale resta. Anche con qualche ruga in più, quella è immutabile».