Da «OK il prezzo è giusto» a «Doppio slalom», passando per «Paroliamo» e «Zig Zag»: i giochi che hanno fatto la storia
Flavio Insinna e Federico Russo insieme alla conduzione di 10 cose: il programma, ideato da Walter Veltroni e scritto da Chicco Sfondrini e Pietro Galeotti, ha come protagonisti a ogni puntata due ospiti celebri che dovranno svelare le dieci cose più importanti della propria vita.
È cominciato sabato 15 ottobre su Rai1 e, tra le altre cose, si è parlato de Il pranzo è servito, condotto dal mitico Corrado, chi non ne ha mai vista una puntata?
Sì, perché oltre alle spalline, i giubbotti di jeans, i "paninari" e il film Ritorno al futuro, un altro cult degli Anni 80 e degli Anni 90 sono stati i quiz televisivi. Facciamo dunque un salto nel passato e andiamo a ripassare i giochi a premi diurni di quegli anni.
Bis
È il quiz che ha fatto conoscere a Mike Bongiorno la fascia di mezzogiorno, è andato infatti in onda per nove edizioni (dall'81 al '90) su Canale5, durante l'orario in cui gli italiani si preparavano al pranzo.
Ideato dallo stesso Bongiorno e da Ludovico Peregrini, il programma coinvolgeva due concorrenti che dovevano chiamare a turno due numeri da un tabellone composto di 36 caselle, sotto il quale si nascondevano dei premi: biciclette, frullatori, viaggi. Se il giocatore indovinava la coppia dei premi, li vinceva e proseguiva: al posto dei premi compariva un rebus. Altrimenti, toccava all'avversario e le caselle venivano coperte dai numeri iniziali. Bongiorno ha condotto il quiz con diverse vallette: prima insieme a Fabrizia Carminati, poi con Fiorella Pierobon e infine con Susanna Messaggio.
Il pranzo è servito
Partito nel 1982 con Corrado e conclusosi nel '93 con Davide Mengacci ?" passando per la conduzione di Claudio Lippi per due edizioni ?" Il pranzo è servito è un programma chiave della storia televisiva italiana.
Lo scopo del gioco era realizzare il pranzo, ovvero completare un tabellone con le cinque portate tradizionali del pasto italiano: primo, secondo, formaggio, dolce e frutta. Ad ogni risposta corretta, il concorrente (erano in due) poteva girare una ruota che selezionasse una portata, oltre alle cinque già menzionate si aggiungevano il "jolly" che permetteva di guadagnare una portata a scelta e la ?dieta? che non faceva portare a casa nulla ai concorrenti.
Un aneddoto divertente: durante una puntata della stagione 1988-89, la ruota subì un guasto e per di più la regia non mandava in onda il jingle che accompagnava il giro della ruota, dunque Corrado chiese al pubblico di cantarlo.
Il programma venne candidato per due volte al Telegatto, lo vinse nel 1991 e dall'anno successivo il programma cambiò fascia oraria, e di conseguenza nome, trasformandosi in La cena è servita.
Doppio Slalom
Ecco un altro quiz che ha appassionato numerosi italiani: Doppio Slalom, andato in onda alle 17.00 su Canale5 dal 1985 al '90.
Due squadre, composte rispettivamente da uno e da due concorrenti avevano a disposizione un tabellone, con venti caselle: a ciascuna corrispondeva una domanda posta dal conduttore alle squadre, la cui risposta iniziava con la lettera indicata sulla casella stessa. Lo scopo del gioco consisteva nel colorare le caselle del tabellone del proprio colore, rispondendo esattamente a domande di cultura generale in modo disegnare uno "slalom". Per ogni slalom completato si vincevano 200.000 lire, mentre 500.000 lire erano il premio per il completamento dello slalom gigante che poteva affrontare solo la squadra vincitrice.
Il conduttore era Corrado Tedeschi, sostituito durante l'ultima edizione da Paolo Bonolis.
Il Gioco dei 9
Andato in onda su Canale 5 per 3 edizioni a partire da 1988, Il Gioco dei 9 era ispirato al format americano Hollywood Squares.
I primi anni è stato condotto da Raimondo Vianello (con Sandra Mondaini ospite fissa) e in seguito è passato nelle mani di Gerry Scotti ed è stato poi ripreso nel 2004 da Enrico Papi.
Al gioco prendevano parte 9 volti celebri, disposti su un tabellone di 3 file per 3 e a turno ciascuno doveva leggere un aneddoto curioso e chiedere a un altro concorrente se lo riteneva vero o falso. In caso di risposta corretta, la casella in cui si trovava il personaggio scelto si accendeva con il simbolo di chi aveva indovinato, altrimenti, si accendeva il simbolo del suo avversario.
Lo scopo del gioco era fare per primo un tris (orizzontale, verticale o diagonale) e aggiudicarsi così una manche. Il premio? Gettoni d'oro e le chiavi di un'auto: scegliendo il mazzo che apriva la macchina in studio, il vincitore tornava a casa su una quattroruote.
Urka!
Galeotto fu Urka! Per Paolo Bonolis e Luca Laurenti. In quest'occasione infatti - era il 1991 - i due si conoscono e iniziano a collaborare, dando vita al loro storico sodalizio. Inoltre, il programma vede anche la partecipazione di Leonardo Valli, Brunella Andreoli e Icio De Romedis.
Irriverenti loro ed irriverente anche il tono del programma: ogni qual volta un concorrente sbagliava una risposta, Bonolis, seppur bonariamente, lo derideva con l'approvazione del pubblico in sala. C'erano inoltre anche delle prove più ?fisiche?, una sorta di precursore di Ciao Darwin: il gavettone d'acqua piuttosto che una torta in faccia al momento dell'eliminazione.
Tre concorrenti dovevano scegliere fra dieci lampadine da accendere, dietro le quali di nascondevano 8 domande sui più svariati argomenti, un jolly e una jella. Per ogni risposta esatta, jolly incluso, si potevano vincere 200.000 lire, in caso di jella invece si perdeva la stessa cifra e veniva eliminato il concorrente che aveva vinto meno soldi. L'eliminazione veniva sottolineata dal pubblico, che intonava il coro "Te ne vai o no, te ne vai sì o no?" sulle note di Kradoutja. Indimenticabile.
Paroliamo
Lea Pericoli in coppia con Jocelyn alla conduzione di Paroliamo, andato in onda per la prima volta nel 1977 su Telemontecarlo.
Si gioca con due mazzi di carte su cui sono impresse lettere dell'alfabeto, ne vengono scelte 10, vince chi, allo scadere del tempo, ha creato la parola più lunga con le lettere a disposizione. Le parole previste potevano essere i sostantivi (esclusi nomi propri), aggettivi (in qualunque genere e numero), e verbi all'infinito, participio presente e participio passato. In caso di dubbio, si ricorreva all'uso del dizionario da parte dei conduttori.
Nel 1982 il programma venne acquistato da Rai2 che lo affidò a Marco Dané che lo curò, fece il giudice e successivamente anche il conduttore fino al 1989, anno in cui smise di andare in onda.
Ok, il prezzo è giusto!
?100! 100!... Nooooo!?, questa frase ?" urlata a gran voce dal pubblico mentre i concorrenti giravano la ruota nel programma Ok, il prezzo è giusto! ?" è diventato un vero e proprio tormentone. Forse in pochi se lo ricorderanno, ma il primo conduttore è stato Gigi Sabani, dal 1983 al 1986. Solo dopo è subentrata Iva Zanicchi che lo ha condotto fino al 2000, rendendolo uno dei quiz più longevi della nostra televisione. La Zanicchi era accompagnata da un nutrito numero di vallette e per alcune di loro, come Ana Laura Ribas, Daniela Bello, Nadia Bengala, la trasmissione è stata un vero e proprio trampolino di lancio.
Dopo aver scelto quattro concorrenti dal pubblico, veniva presentato un prodotto, che si trovava all'interno di una vetrina aperta dalla famosa formula Apriti, sesamo!, bisognava indovinarne il prezzo e il concorrente che si avvicinava di più, senza però superare la cifra, poteva accedere alla manche successiva e partecipare sia a un piccolo gioco a premi, sia al gioco finale della ruota in cui il concorrente che si avvicinava maggiormente a 100 (senza superarlo) andava in finale. Invece, nel caso fortunato, più unico che raro, in cui centrasse l'unico 100 presente sulla ruota, il concorrente vinceva direttamente 1.000.000 di lire.
I vincitori della ruota potevano infine accedere alle vetrine finali: il concorrente che aveva vinto di più poteva scegliere se tenere la prima, ricca di premi, o se scambiarla con la seconda, altrettanto cospicua, cedendo così la prima all'altro concorrente.
Entrambi dovevano cercare di indovinare il costo totale della propria vetrina finale, vinceva la puntata e tutti i premi della vetrina assegnata solo chi si avvicinava maggiormente alla somma esatta.
Zig Zag
Andato in onda in fascia preserale su Canale 5 dal 1983 al 1986, Zig Zag era condotto da Raimondo Vianello e Simona Mariani. Sandra Mondaini subentrò dalla seconda edizione, mentre nella terza li affiancherà anche Elena Mattolini.
Il gioco prevedeva che 3 concorrenti, uno dei quali era il campione della settimana precedente, si sfidassero in diverse prove per ogni puntata, con le quali accumulare un montepremi che avrebbero potuto vincere solo al sabato, durante la puntata che stabiliva il campione.
Si andava dal gioco dei mimi al gioco del contenitore (bisognava indovinare solo attraverso il tatto quale fosse l'oggetto all'interno), dal gioco dei cubi, a quello delle vignette.
Nel gioco "parole delle canzoni" i concorrenti avevano a disposizione 12 tavolette magnetiche, su ognuna delle quali era scritta una parola di una nota canzone. Appoggiate ad una lavagna magnetica che si smagnetizzava in caso di errore e faceva cadere tutte le altre, costringendo il giocatore a ricominciare.
C'era poi il gioco dello Zag, durante il quale si doveva affrontare, con un anello sistemato su un manubrio, un percorso di ferro, appunto a forma di zag, attraversato da una piccola quantità di corrente elettrica; nel gioco della campana, invece i giocatori dovevano memorizzare una melodia e riprodurla.
Durante la Cinquina Misteriosa i concorrenti dovevano indovinare cinque numeri in sequenza, scelti a caso tra l'1 e il 10. Infine, nel gioco Safari al proprio naso ogni concorrente doveva scattare una propria fotografia quanto più centrata possibile stando su un piano instabile, che gli altri concorrenti facevano ondeggiare a destra e a sinistra.