Ecco a voi I Sansoni di “Striscia la notizia”

Parlano Fabrizio e Federico, i due fratelli di Palermo nati sul web ed esplosi al tg satirico di Antonio Ricci

Da sinistra, Fabrizio e Federico Sansone
24 Marzo 2023 alle 08:37

Da settembre a “Striscia la notizia” ci sono due nuovi inviati. Si chiamano Fabrizio e Federico Sansone, sono palermitani, fratelli “nella vita e nel lavoro”, come si legge nella loro biografia, e a vederli piuttosto simili: «Anche nostra mamma a volte al telefono si confonde». Autori e attori di divertenti video che da qualche anno si trovano su Internet e che ora, ogni settimana, i due fratelli propongono durante il tg satirico di Antonio Ricci.

Fabrizio e Federico Sansone in arte “I Sansoni”. Il cognome è tornato utile.
Fabrizio: «Effettivamente trovare il nome d’arte è stato comodo, abbiamo solo dovuto declinare il cognome al plurale. È un “plurale maiestatis”».

Gli altri Sansoni della famiglia che dicono?
Fabrizio: «I nostri genitori, due operai con la mentalità del posto fisso, inizialmente non potevano concepire quello a cui stavamo andando incontro, e tuttora non lo sappiamo nemmeno noi».
Federico: «L’incertezza è un apostrofo rosa fra le parole “partita” e “Iva”».

Tratti identificativi: chi è il maggiore?
Fabrizio: «Io. Sono anche quello più giudizioso, ho una responsabilità in più, sono stato l’apripista del fratello minore, lui arrivava dove io avevo già sfondato le porte con mamma e papà. Sono anche il più preciso».
Federico: «Rompiscatole si può dire?».

Chi dei due è il più alto?
Federico:«Io, paradossalmente il fratello minore».
Fabrizio: «Ma io non sono basso, sono un metro e 84 centimentri, è lui che è alto un metro e 93!».

Chi ha avuto l’idea di mettersi in scena?
Fabrizio: «Ho cominciato da solo, Federico aveva una gran paura di salire sul palco, faceva l’autore con me».
Federico: «All’inizio facevo il fonico, seguivo Fabrizio nei primi spettacoli da monologhista, quando andavamo nei locali dicevano: “Guarda, sono arrivati i Sansoni”. Finché ho preso coraggio, ho detto: “Vediamo com’è il palco” e non l’ho più mollato».

Nel curriculum il primo maggio 2015 è la data di nascita del duo.
Fabrizio: «L’abbiamo scelta perché era la Festa dei lavoratori e i nostri genitori continuavano a dirci che questo non era un vero lavoro».
Federico: «Sempre a chiederci: “Qual è il vostro piano B?”».

C’è un piano B?
Fabrizio: «Nel caso ci invertiamo, anziché fare Fabrizio e Federico facciamo Federico e Fabrizio».
Federico:«Oppure “Sansoni I”, al contrario».
Fabrizio: «In realtà abbiamo sempre creduto nel piano A, siamo una coppia comica».

Come lo avete messo in pratica?
Fabrizio: «In due, tre anni abbiamo seguito corsi di teatro, strumentazione, editing. Io poi sono uno “smanettone” e così nel 2017 abbiamo iniziato le prime attività sul web. Tutto quello che esiste è stato fatto dai Sansoni».
Federico: «Montaggio, grafiche, scrittura, sceneggiatura, anche il pranzo lo prepariamo noi».

Brevi video su Internet e arriva il successo.
Fabrizio: «Era il periodo in cui Facebook faceva esplodere le “webstar” e io, avendo studiato Scienze delle comunicazioni e della cultura, ovviamente lo sapevo».
Federico: «Diciamo che aveva una laurea che non usava».

Tra i 200 realizzati “Io non sono razzista, però” è il più famoso.
Fabrizio: «Solo su Facebook ha avuto oltre 30 milioni di visualizzazioni: è incredibile per un video che parla del razzismo, di solito vanno meglio i filmati dei gattini».
Federico: «O della gente che cade e fa scivoloni».
Fabrizio: «Da settembre 2018 ha fatto il giro del mondo, ci è tornato indietro sottotitolato in qualunque lingua, tutto è partito da lì, ne siamo orgogliosi perché è un video “alla Sansoni”».
Federico: «Anche se ancora lo stiamo cercando, il nostro stile».

“Fratelli… ma non troppo!” era il titolo del vostro spettacolo teatrale. Quando è “troppo”?
Fabrizio: «Quando uno dei due va fuori dai limiti, ci sono momenti in cui il fratello ti chiama e tu stai facendo un’altra cosa».
Federico: «Magari stai lavorando. Il problema è che noi lavoriamo insieme».

C’è uno spazio in cui vi dividete?
Fabrizio: «Quando dormiamo. Prima c’era il padel, uno sport che Federico aveva preso a cuore, ma poi anch’io mi sono aggiunto».
Federico: «Mi rincorre più che altro».

Fino a qualche tempo fa eravate per tutti “quelli dei video”.
Fabrizio: «Adesso la definizione ci sta un po’ stretta».
Federico: «Volevamo provare altre realtà, anche perché dire “quelli dei video” è pieno di pregiudizi».

Quali pregiudizi?
Fabrizio: «Che magari hai avuto successo per sbaglio, per fortuna o per gli algoritmi, non per merito».
Federico: «La gente pensa: “I video che ci vuole a farli? Basta un telefonino”».

Ora siete “quelli di Striscia”?
Fabrizio: «Siamo orgogliosamente “quelli della televisione”».
Federico: «E nostra nonna è felice».
Fabrizio: «È veramente un onore».
Federico: «A Firenze qualche giorno fa mi ha fermato una signora: “Ma sei quello dei video di Striscia? Sei I Sansoni?”. Tutto assieme».

Fra dieci anni vi immaginate a condurre il tg satirico?
Fabrizio: «Chi lo sa?».
Federico:«Chi non lo vorrebbe! Ma innanzitutto devo continuare a sopportare mio fratello per altri dieci anni...».

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