Racconta l’esperienza fatta a "L’isola dei famosi" e sul suo futuro, personale e televisivo, dice...
Rientrata in Italia dall’Honduras, Elisa Isoardi ha una gran voglia di raccontare che cosa le ha lasciato questa esperienza a “L’isola dei famosi”. «Il programma è una macchina perfetta, un esperimento sociale dove non contano le etichette» spiega. «Laggiù non conta se sei una conduttrice o una “figlia di”, ma cosa sai fare. Se sai accendere il fuoco mangi il riso cotto, altrimenti no. E se sai anche pescare o aprire un cocco, mangi di più».
Ma cominciamo dall’inizio, Elisa. Che aspettative aveva prima di tuffarsi dall’elicottero?
«Quando mi hanno proposto “L’isola”, non ci ho pensato due volte. Avevo bisogno di qualcosa che mi facesse battere di nuovo il cuore. E mi sono tuffata con gioia ed entusiasmo».
Quale lato del suo carattere voleva mostrare di sé al pubblico?
«Volevo mostrare non agli altri, ma a me stessa, di cosa fossi capace. Socrate diceva: “Conosci te stesso”. Scoprire qualcosa di sé è già metà della strada».
Cos’ha scoperto?
«La pazienza, la capacità di guardare gli altri senza pregiudizi. E lo spirito di adattamento: il telefonino, per esempio, non mi è mancato affatto».
Ha patito la fame?
«Pensavo peggio, ma comunque ho perso dieci chili. Soffrivo se gli altri parlavano di cibo e ricette: lasagne soprattutto, io amo i primi. Quando con le Amazzoni (Vera Gemma e Miryea Stabile, ndr) abbiamo vinto la pasta, ho imparato che ha sapore anche scondita e cotta con l’acqua di mare».
La natura selvaggia dell’Honduras l’ha conquistata?
«Totalmente. Ma io, che sono nata tra i boschi, avrei voluto più escursioni in altezza che in profondità nel mare. Anche perché con le apnee sono una schiappa e si è visto (ride)».
Parliamo dei suoi colleghi naufraughi. Li ha divisi in due categorie: “muli” e “fiati”.
«Angela Melillo e Roberto Ciufoli, ovvero quelli che come me lavoravano, sono “muli”. Si vede dalle mani se uno lavora. Le mie sono ancora rovinate, piene di graffi. I “fiati” invece parlano ma non muovono un muscolo: li riconosci dalle unghie, così perfette che sembrano appena fatte dall’estetista».
Il momento più duro di tutti è stato il suo infortunio all’occhio con un lapillo incandescente portato dal vento. Ha avuto molta paura?
«Sì, perché in passato ho fatto un’operazione per correggere la miopia e temevo problemi seri. Bisognava stare al buio, non fare movimenti bruschi, ho protetto l’occhio con una benda. Rientrare in Italia è stato doveroso. Ma ora sto bene, posso anche ricominciare a fare della ginnastica leggera».
Come è stato rientrare a casa e rivedere i suoi animali?
«Il mio cagnolino Zenit mi ha fatto le feste e non mi ha mollato per tre giorni. Invece i gatti, Tazio e Hally, erano “offesi” per la mia assenza prolungata. Ma non mi hanno fatto troppi dispetti, sono dignitosi nelle loro rimostranze».
Mamma Irma ha festeggiato il suo arrivo in modo speciale?
«Mamma è un “sergente di ferro”, molto severa. Prima di tornare in Italia avevo paura di riaccendere il cellulare e trovare i suoi messaggi di rimprovero. Invece mi aveva scritto: “Non vedo l’ora di rivederti”. E quando sono arrivata a casa mi ha preparato il bollito, il baccalà con le patate, la bagna cauda, tutti i nostri piatti piemontesi».
Ha avuto già occasione di parlare dell’Isola con suo padre Walter?
«Sì, mi ha detto che sono “forzuta”, il più grande complimento che ho ricevuto da lui in 38 anni».
E suo fratello Domenico?
«Ha una grande spiritualità, mi ha confidato che pregava per me. Ma non per l’occhio: quello neanche lo sapeva, perché vive come un eremita e non ha la tv. Si è risparmiato una preoccupazione».
Tornare in uno studio televisivo, ospite di Ilary Blasi, che sensazione le ha dato?
«Ho sentito l’adrenalina. E la sicurezza che il mio posto è lì: in tv».
Elettra Lamborghini l’ha definita “Isohard” per il suo fascino.
«Apprezzo le donne che apprezzano la sensualità delle altre donne. Anche lei è “hard”, tosta, mi piace».
Il suo fisico statuario è stato apprezzato pure da un giornale inglese. Ha visto la pagina di “The Sun”?
«Pazzesco! Chi l’avrebbe mai detto».
L’articolo elogia la sua bellezza mediterranea. Orgogliosa?
«Più che orgogliosa».
Una curiosità: perché ci ha messo un po’ di tempo a mostrarsi in bikini nel programma, preferendo spesso il costume intero?
«Per un fatto di educazione. Lo trovavo più consono per ciò che sono e per la mia età. Ho messo il bikini solo assieme alle altre donne, quando me la sono sentita».
In definitiva qual è la cosa più preziosa che le resta dell’avventura che ha vissuto?
«Aver trovato una bella Elisa dentro di me, piena di coraggio e di libertà».
In una delle sue ultime foto su Instagram è in giardino, al sole, con un bel libro: la biografia di Tolstoj scritta da Pietro Citati. È la sua idea di felicità?
«Sì. Dopo pranzo o al tramonto amo stendermi a leggere, magari con un bicchiere di vino in mano».
Le basta? Non le manca l’amore?
«Non si può avere la presunzione di bastarsi. Sarebbe bello poter condividere la felicità con qualcuno. Solo che è difficile trovare la persona giusta con cui scandire il proprio tempo».
Questa sua prima esperienza a Canale 5 è stata molto positiva. Mediaset potrebbe diventare la sua casa professionale?
«Lo vedrei con molto piacere. L’idea di chiedermi di partecipare a “L’isola dei famosi” è nata dopo una bellissima intervista che mi ha fatto Silvia Toffanin a “Verissimo”. A me piace stare in un’azienda che crede nel mio valore. Poi, sarà quel che sarà. La vita si costruisce a blocchi, uno dopo l’altro».