Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti, compagni di banco a “Striscia”

I conduttori del tg satirico ci svelano perché, dopo oltre 2.500 puntate insieme, si sentono ancora così

Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti  Credit: © Marco Piraccini/Mondadori Portfolio
13 Gennaio 2022 alle 08:03

Tra conduttori, inviati e Veline, “Striscia la notizia” è un programma dai molti volti. Ma due sono indimenticabili: quelli di Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti, che hanno condotto insieme oltre 2.500 puntate del tg satirico ideato da Antonio Ricci. E ogni giorno che passa migliorano il loro record...

Ezio ed Enzo: questa è la vostra 28ª edizione insieme. Che effetto fa?
Iacchetti: «Per me è sempre come tornare a scuola. E sono felice di ritrovare il mio vecchio compagno di banco».
Greggio: «Compagno anche un po’ ripetente, perché io di edizioni ne ho fatte 33 e quando Enzo è arrivato ero già “il più vecchio”».

Questa volta avete trovato anche due nuove Veline, Giulia e Talisa. Come vi siete presentati?
Greggio: «Ah, ma le conoscevamo già. Una è la figlia della Canalis e l’altra della Corvaglia».
Iacchetti: «Ma no, il signor Greggio scherza... Son brave: tutto il giorno in sala prove e la sera a studiare. Però restano umili, come noi. Mica andiamo in giro col pavone legato alla coda, eh!».
Greggio: «E salutiamo anche Shaila e Mikaela. Peccato ci abbiano lasciato, ma d’altronde dopo il loro record di puntate ormai avevano l’età di Wanda Osiris... (Shaila Gatta e Mikaela Neaze Silva sono le due Veline più “longeve” della storia del programma con oltre 900 puntate a testa, ndr)».

A proposito della Osiris, signor Greggio: all’inizio di ogni puntata lei scende le scale con uno stile degno della Wanda.
Greggio: «Appunto, me l’ha insegnato lei. Dovete sapere che avevamo una storia, la grande diva aveva 85 anni e io 16, ma resti un segreto. Scherzo, volete sapere la verità? Io avevo chiesto l’ascensore ma l’azienda non ce lo passa, costa troppo!».
Iacchetti: «Io invece le scale non le scendo più perché sono caduto tre volte. Ormai cado anche lungo i corridoi. Le ginocchia non le ho più».

Tra una battuta e uno scherzo, però, a “Striscia” affrontate spesso temi seri e anche angoscianti: truffe, droga, malasanità...
Iacchetti: «Quello è merito degli autori e soprattutto degli inviati sul campo, e del loro coraggio».
Greggio: «Ma lo sa che Luca Abete ha rischiato grosso per i suoi ultimi servizi sulla sicurezza sul lavoro? E Jimmy Ghione ha preso tante di quelle legnate... e Stefania Petyx tante di quelle minacce...».

Il vostro inviato preferito?
Greggio: «No, non ci chieda di scegliere. Sono tutti bravi. Al massimo possiamo fare la classifica di chi ha preso più botte. Lì probabilmente la spunta Brumotti, anche per anzianità».

E dopo che “Striscia” è intervenuta a denunciare qualcosa che non va... che succede?
Greggio: «Nella stragrande maggioranza dei casi scatta almeno un tentativo di soluzione. E molti problemi vengono proprio risolti».
Iacchetti: «Anche perché “Striscia” ha l’abitudine di tornare per vedere cosa è cambiato e cosa no. Infatti molti servizi si concludono con la frase: “Per adesso, ma solo per adesso, è tutto!”».

E se vi chiedo di scegliere un caso “storico”, tra tanti?
Greggio: «Quando intervistammo i militari che avevano usato armi con l’uranio impoverito e poi si sono ammalati».
Iacchetti: «Il caso Wanna Marchi: lì abbiamo salvato tante persone in buona fede che rischiavano di essere abbindolate. E i container per i terremotati abbandonati in un bosco a Pizzighettone? Roba da matti...».

Adesso invece dovrete seguire le nuove elezioni presidenziali. Visto che in passato avete ricevuto anche dei voti, facciamo chiarezza: vi candidate?
Iacchetti: «Io finché non prendo un voto più di Ezio mi candiderò sempre».

Servirebbe un programma...
Iacchetti: «Ma ce l’ho già un programma. È “Striscia”».
Greggio: «Io da Presidente proporrei l’istituzione del Ministero del Calcio nel Sedere ai politici incapaci. E per assegnarli assumerei Ibrahimovic. Solo che poi, con tutti i calci che dovremmo pagargli, rischiamo di rovinare i conti dello Stato».

Voi segnalate anche le papere di noi giornalisti: com’è la situazione? Sono in calo o no?
Iacchetti: «Sono costanti. La campagna vaccinale non ha aiutato».
Greggio: «Molti la chiamano “campagna vagginale”. E il ministro della salute Roberto Speranza è diventato “il ministro della speranza”...».
Iacchetti: «Comunque ci teniamo a ringraziare i giornalisti per il prezioso materiale fornito».

Una curiosità: visto che a “Striscia” vi divertite a trovare i sosia dei personaggi famosi, vorrei chiedervi chi è il vostro.
Greggio: «Enzo è chiaramente il sosia di Richard Gere ed è amatissimo per questo. Io invece assomiglio in maniera impressionante a Topo Gigio».
Iacchetti: «Ma anche a Robert De Niro».
Greggio: «Sì, una volta l’ho incontrato sul set del film di Giovanni Veronesi “Manuale d’amore”. Mi sono disegnato un neo e lui è scoppiato a ridere: “You’re looking like me!” (traduzione: “Mi somigli!”, ndr). Poi gli ho proposto di farci un selfie ma ha risposto che non era il caso: in quella scena era in pigiama...».

Altra curiosità: il cagnolino di “Striscia” a chi vuole più bene?
Greggio: «Ma che domande, è il cane di Enzo. A me dà giusto una leccatina ogni tanto, per cortesia».
Iacchetti: «Pensi che tutti gli anni, quando mi chiamano per “Striscia”, la prima domanda è: “Ce l’hai sempre il cane? E lo porti, vero? Ah, e tu come stai?”. Adesso però dobbiamo ridiscutere il contratto, perché gli hanno tagliato i croccantini».

A Natale che vi siete regalati?
Greggio: «Ho donato al signor Enzino una vecchia bottiglia di Barbera».
Iacchetti: «Anche io, una vecchia bottiglia di Barbera».

Che coincidenza!
Iacchetti: «No, il fatto è che è sempre la stessa da anni».
Greggio: «Lui me la regala, io faccio passare due giorni, cambio la carta e gliela ridò. Sa, amiamo i regali semplici».

Dato che vi abbiamo visto brindare in tv, lo fareste un brindisi per i lettori di Sorrisi? A cosa brindiamo?
Greggio: «Ma certo. Anzi voglio ringraziare Sorrisi perché ci ha sempre accompagnato lungo la storia della tv. Ricordo infatti che il primo brindisi per i lettori di Sorrisi l’ho fatto con Giuseppe Garibaldi, che da giovane assomigliava a Enrico Beruschi...».
Iacchetti: «Il mio augurio è: non chiudete cinema e teatri! Sono anni che provo a fare uno spettacolo e devo rimandarlo per colpa di ’sta pandemia... Se si rispettano le regole sono posti sicuri. Quindi auguro a tutti tanta salute e tanto buonsenso».

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