«Amore pensaci tu», quattro papà sull’orlo di una crisi di nervi

Parlano i protagonisti della fiction di Canale 5 che racconta le vicende di famiglie un po’... alternative

Filippo Nigro, Carmine Recano, Emilio Solfrizzi, Fabio Troiano
9 Febbraio 2017 alle 15:28

Siete tra coloro che fanno fatica ad adattarsi ai cambiamenti? All’interno della famiglia amate i ruoli tradizionali e ben definiti? Per voi di mamma ce n'è una sola? O pensate invece che la coppia debba modellarsi sui tempi che cambiano e che i ruoli dei genitori possano essere interscambiabili? Qualunque sia il vostro parere, «Amore pensaci tu» (sottotitolo: «Quattro padri per quattro famiglie non convenzionali») è la fiction che fa per voi. Perché le dieci puntate che Canale 5 manderà in onda dal prossimo 17 febbraio rappresentano una sorta di simpatica antologia di famiglie alle prese con le esigenze dei tempi moderni, strette tra i figli da crescere, il bilancio da far quadrare e le aspirazioni personali da realizzare. Ci sono: la famiglia «capovolta» e quella «dei sogni», la famiglia «di fatto» e quella «staffetta». E in tutte quante sono i padri a essere chiamati a ricoprire un ruolo che ancora molti si ostinano a definire «mammo», come se quello del papà, per definizione, non comprendesse anche casa, figli, spesa e via discorrendo. «Capita che a volte il padre si occupi della prole. Un fenomeno abbastanza frequente… tra i pesci» scriveva con sottile ironia l’autrice francese Simone de Beauvoir.

I protagonisti di «Amore pensaci tu» sono appunto quattro papà interpretati rispettivamente da Filippo Nigro, a capo dei Pellegrini, Carmine Recano dei La Neve, Fabio Troiano, papà, anche se non biologicamente parlando, dei Carofiglio, ed Emilio Solfrizzi, capofamiglia dei Cordaro. Che cosa li accomuna? La necessità, come recita il titolo della fiction, di dover pensare alla famiglia, alle faccende domestiche e alla cura dei figli. E, dunque, portarli a scuola, alle feste e a fare sport. Controllare i compiti, andare ai colloqui con maestri e professori e persino occuparsi di una figlia sedicenne incinta… Situazione, questa, che metterebbe in crisi anche il padre più rodato. Figuriamoci loro, che già il primo giorno di scuola dei figli devono affrontare una bizzarra emergenza: i bambini si impossessano dello scuolabus, tolgono il freno a mano e si allontanano nel panico generale.

I quattro «ragazzi» (il più grande ha da poco superato la cinquantina), però, si impegnano, chi col sorriso sulle labbra, chi con l’aria imbronciata, e alla fine ciascuno a suo modo riesce nell’intento. Anche perché in gioco non c’è solo l’orgoglio paterno, ma anche l'equilibrio di coppia e il rispetto delle esigenze della propria compagna di vita.

A proposito, vediamo chi sono le donne di casa. Che poi tanto di casa non sono... Gemma, interpretata da Valentina Carnelutti, è la conciliante compagna di Luigi (Solfrizzi). Lavora in ospedale come infermiera e a casa come tuttofare. Finché un giorno... Elena, a cui presta il volto Martina Stella, ha sposato Jacopo (Recano) per amore, gli ha dato tre bimbi, ma stanca dei suoi eccessi si è rifatta una vita con un altro uomo. Poi c'è Anna, interpretata da Giulia Bevilacqua. Con Marco (Nigro) si conoscono fin da piccoli e lui sa quanto lei tenga al proprio lavoro di medico. Così, quando viene a mancare la nonna che si occupava dei loro figli, lui decide di restare a casa per prendersi cura di loro. Infine c'è la «suocera» Tina, Giuliana De Sio, che irrompe nella vita di Francesco (Troiano) e Tommaso (Forges Davanzati), coppia gay che si occupa di una nipotina rimasta orfana.

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