Anna Valle: «Dolce io? Ma se ho un caratteraccio…»

L'attrice è l’eterea musicista Irene in "La compagnia del cigno": «Tutto l’opposto di me, che corro in auto e amo gli U2!»

Anna Valle
18 Aprile 2021 alle 09:08

Irene, il personaggio che interpreta nella serie di Raiuno “La compagnia del cigno”, «è dolce, eterea, sembra che voli». Verissimo. Ma non c’è niente di più lontano da Anna Valle, una donna spiritosa, grintosa e con una vena di sana follia: «Faccio ruoli che magari hanno delle caratteristiche in cui mi riconosco, tipo la passione per la musica di Irene che è la stessa che io ho per il mio mestiere. Però sono spesso molto distanti da me, per questo è interessante interpretarli».

Vediamole, allora, queste differenze. Irene si veste in modo classico. Lei?
«Adoro gli stivali, soprattutto gli anfibi. Indosso spesso i jeans, le giacche tipo blazer, magari sdrammatizzate da piccoli accessori “aggressivi”, come un bracciale o la borsa. Amo molto mettere la giacca di pelle, quando la stagione lo consente, così come i cappelli».

E con i capelli che rapporto ha? In tv è sempre così ordinata…
«Ho un ottimo rapporto, ma non ci perdo molto tempo e mi piace asciugarli al sole, in modo che siano arruffati e un po’ incolti».

Anche lei va a dormire con la sottoveste?
«No, metto sempre il pigiama da uomo, di vari colori. In seta o cotone leggero. Mi piace mischiare cose maschili e femminili nel modo di vestire».

Al contrario del suo personaggio, si arrabbia mai?
«Certo! Arrabbiarsi è un fatto emotivo che non controlli. Sono una grande lanciatrice di telefoni. Varie volte mi è capitato di tirarli, magari se chi chiamo non risponde. Oppure ho preso a pugni il navigatore finché l’ho rotto perché nel bel mezzo del viaggio mi ha lasciato e non sapevo dove andare…».

Beh, ce ne sono di cose che la fanno infuriare…
«Sì, una è la tecnologia che non funziona nel momento del bisogno. Magari hai scritto una mail lunghissima e il computer te la cancella. Mi innervosisco anche con le persone, per vari motivi: se cambiano programma rovinando così i miei. Oppure se devi fare delle cose che dipendono da altri, e quelle persone non le fanno nel modo giusto e sono approssimative. Per non parlare degli uffici, dove nessuno sa mai niente! Anche in Posta mi sono molto arrabbiata. Ero con mio padre e ho iniziato ad alzare la voce, mentre lui mi diceva di calmarmi. Odio le perdite di tempo inutili che non dipendono da me e non portano da nessuna parte».

Nello studio com’era? Anche lei una secchiona?
«Studiosa forse no, ma sono sempre stata veloce nel fare le cose: ero brava a scuola ma c’erano periodi in cui uscivo spesso e voti brutti ne prendevo anche io. Però sul lavoro sono un soldatino, per rispetto degli altri e di quello che sto facendo. Arrivo preparata e non faccio perdere tempo agli altri, anche se sono una che si diverte nel lavoro e adora fare battute con i colleghi».

Qualcosa che la fa ridere sino alle lacrime?
«Quando sul set capita che io o un altro attore facciamo qualcosa di assurdo: se inizio a ridere, è finita. Ma mi fa ridere molto anche la goffaggine».

Capitolo musica: anche lei è una patita di musica classica?
«L’ho scoperta preparando la prima stagione della serie, è straordinaria, ma io amo il rock. Virgin Radio è l’unica che ascolto e guai se qualcuno in macchina me la cambia. Arrivo in sala trucco all’alba con una mini cassa con la musica per darci la sveglia. Adoro David Bowie, gli Stereophonics, Florence and the Machine, gli U2, che ho sentito dal vivo, i Red Hot Chili Peppers. Mi piace qualcosa dei Metallica e degli AC/DC, mentre fra gli italiani il mio preferito è Manuel Agnelli degli Afterhours».

In cosa si definirebbe una donna rock?
«Al volante! Mi piace la guida vivace, adoro le auto sportive e grintose. E voglio sceglierle come dico io».

Nella serie non la vediamo mai mangiare, cucinare, occuparsi dei gemelli. Lei invece come fa con la gestione domestica?
«A me piace molto la casa, curarla, dall’arredamento alle candele, che sono sempre accese, anche a tavola. Non sono una grande cuoca, faccio solo il necessario, e nemmeno so fare bene la spesa. Prendo sempre le stesse cose (latte, cereali, fette biscottate). Ma avendo due bimbi mi confronto con loro e se mi dicono cosa vogliono mangiare e mi danno delle idee, mi do da fare».

Uno dei temi della serie è l’amicizia. Con gli amici veri com’è?
«Per me sono come una famiglia, sono molto importanti. Io per loro ci sono sempre, e viceversa. Sono cinque o sei, alcuni recenti altri di vecchia data. Anche se non ci si vede per tanto tempo, quando ci incontriamo è come se non ci fossimo mai lasciati. Si ride e si scherza, si fa tardi a chiacchierare, confidarsi, ballare».

E cucina per tutti?
«Quando li invito ci mangiamo una pizza. Ma la cucina è aperta a chiunque e improvvisiamo tutti assieme quando siamo nella casa in campagna, dove facciamo grigliate, beviamo e mangiamo. Quella è proprio la casa riservata agli amici».

Per finire, ci sveli un lato di lei che solo chi la conosce davvero sa?
«Quando c’è un pezzo bello, che mi piace, mi scatta il momento “ballereccio”. Ovunque mi trovi. Magari ballo sui tavoli, ma solo a casa nostra e con le persone con cui sono davvero me stessa».

Dopo Irene, dietro quali altri personaggi nasconderà la vera Anna?
«In autunno sarò Emma in “Luce dei tuoi occhi”, fiction di Canale 5 sul mondo della danza. E da due settimane sto girando per Raiuno “Lea e i bambini degli altri”, con Giorgio Pasotti, in cui sono un’infermiera che lavora in un reparto di pediatria e non può avere figli. Tre ruoli, compreso quello di Irene, molto diversi ma che hanno in comune una maternità dolorosa».

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