Si è fatta conoscere dal pubblico grazie a due serie di grande successo. Dopo aver vestito i panni della ragazza occitana in "Il nome della rosa", ora è Sara, adolescente anoressica che vive un difficile rapporto con la madre Monica (Vittoria Puccini)

Si è fatta conoscere dal pubblico grazie a due serie di grande successo. Dopo aver vestito i panni della ragazza occitana in "Il nome della rosa", ora Antonia Fotaras, di origini greche, è in "Mentre ero via" nel ruolo di Sara, adolescente anoressica che vive un difficile rapporto con la madre Monica (Vittoria Puccini).
• Le trame di "Mentre ero via", la fiction di Rai1 con Vittoria Puccini e Giuseppe Zeno
Antonia, tu che rapporto hai col cibo e con i tuoi genitori?
«Siamo una famiglia molto aperta, in cui ci diciamo le cose in faccia, senza segreti o risentimenti. Per quanto riguarda il cibo, amo mangiare. Ma conoscevo bene l’anoressia perché ho amiche che ne soffrono. E poi mi sono informata».
Quindi non hai avuto problemi a calarti nel ruolo.
«Di sicuro è un personaggio che soffre tantissimo, con un vuoto enorme che non riesce a colmare. Ma io tendo a distaccarmi dai ruoli che interpreto. E comunque Vittoria mi ha aiutata molto. Quando mi vedeva in difficoltà correva in mio aiuto».
Sia ne "Il nome della rosa" che in "Mentre ero via" sei stata a fianco di grandi attori. Come ti sei trovata?
«Ho cercato di osservarli per imparare da loro. Ma in "Il nome della rosa" ammetto che John Turturro e Rupert Everett mi mettevano molta soggezione, mentre ho instaurato una bellissima amicizia con Damian Hardung».
Parli cinque lingue, studi recitazione, suoni il violino e fai danza. Ma hai un po’ di tempo per te?
«Certo. Faccio tutte le cose dei ragazzi della mia età. Esco con gli amici, vado al cinema e adoro andare a cavallo».
E cosa vedi nel tuo futuro?
«Vorrei fare cinema, ma credo che ormai il futuro sia nelle serie tv».
Nessun sogno d’amore?
«Non è un obiettivo primario. L’amore non deve essere cercato, è l’amore che deve trovare te».