Aspettando “I Medici. Nel nome della famiglia”: i diari di Lorenzo il Magnifico – Secondo episodio

Il 2 dicembre torna la fiction di Raiuno con la sua terza stagione. Per ingannare l'attesa, ripercorriamo gli otto episodi della seconda attraverso i diari di Lorenzo il Magnifico

Lorenzo con l'elmo d'argento  Credit: © Fabio Iovino
12 Novembre 2019 alle 13:59

Il 2 dicembre torneranno "I Medici" con la terza stagione. Per ingannare l'attesa, ripercorriamo gli otto episodi della seconda attraverso i diari di Lorenzo il Magnifico.

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a cura di Sofia Astrologo

Roma, 21 maggio 1469
Oggi sono a Roma per convincere Papa Paolo II a concederci una dilazione del debito. Mia madre ha insistito per accompagnarmi… non mi sono opposto… d’altra parte le sue abilità diplomatiche e le sue conoscenze potranno esserci utili.

Dalla mia ultima visita, Roma si è impoverita… usa il popolo per arricchire la sua banca… mentre Firenze e i Medici usano le proprie ricchezze per aiutare il popolo. Se Firenze è ricca lo deve anche a mio padre.

Gli episodi degli ultimi giorni non macchieranno la sua reputazione, gliel’ho promesso, sta sempre peggio… mi sento in colpa nei suoi confronti e allo stesso tempo so che non posso fare altrimenti…

Arrivato in Vaticano mi ha accolto Padre Carlo. È mio zio, ma per me è come se fosse un fratello. Mi ha condotto dal Papa che purtroppo però non ha voluto ascoltarmi… cosa che non mi ha sorpreso perché era insieme a Salviati, suo fidato consigliere e cugino dei Pazzi. Per aiutarci a raccogliere consensi, il Cardinal della Rovere ci ha invitati ad un banchetto organizzato dal Papa… ma non ho ottenuto quanto speravo.

Stavo per andare via quando mia madre mi ha fermato per presentarmi la nipote del Cardinal Orsini. Si chiama Clarice e se la sposassi potrebbero risolversi tutti i nostri problemi… L’avevo notata stamane dalla mia carrozza mentre attraversavo Roma: è bellissima... Ho provato a parlarle ma sembra persuasa a prendere i voti. So che è amica di Carlo… forse lui potrà aiutarmi.

Firenze, 24 maggio 1469
Bianca è arrabbiata con me… l’ho promessa in sposa a Bastiano, ma non le ho chiesto il suo parere. Voglio bene a mia sorella e mi dispiace vederla in lacrime...ma l’alleanza con i Soderini per i Medici è preziosa e poi lui è un bravo ragazzo… d’altronde anche io potrei dover sposare una donna che non conosco e non amo. Per salvare la mia famiglia e la banca farei qualsiasi cosa… siamo Medici e non possiamo sottrarci ai nostri doveri.

Soprattutto adesso che i rapporti con Roma non sono più come un tempo… bisogna cercare altre strade… come Clarice… mio Padre conosceva già le intenzioni di mia madre riguardo al matrimonio… ma non sapeva della sua volontà di prendere i voti.

Ora ha paura che se non si troverà un accordo con il Papa la nostra banca fallirà. Ho cercato di tranquillizzarlo… gli ho detto che farò di tutto per mantenere alto il suo onore… domani ci sarà la Giostra, vincerò e gli porterò l’elmo d’argento. Gliel’ho promesso.

Più tardi sono andato da Lucrezia... non la vedevo da tanto. Sarà la Madonna della Giostra… premierà il vincitore. Le ho raccontato di quanto accaduto a Roma…e del matrimonio… non me la sentivo di mentirle. Sostiene che se sposerò Clarice tra noi cambierà tutto… ma io amo solo lei… come lei non ama il marito ma me. Sembra non capire le mie ragioni… vederla così scossa mi ha fatto stare male…

Firenze, 25 maggio 1469
Oggi è stata una giornata che non dimenticherò mai. La mia vita non sarà più la stessa… mio padre è morto. Non ho fatto neanche in tempo a mostrargli l’elmo d’argento… sì, ho vinto la Giostra… nonostante le provocazioni… nonostante abbiano manomesso la mia sella… ho battuto Francesco Pazzi. Potevo finirlo ma non l’ho fatto, non voglio essere come i Pazzi… e poi non posso dimenticare che Francesco un tempo era mio amico...

Ero così felice quando Lucrezia mi ha premiato… il suo sguardo fiero mi ha fatto capire che tra noi due non è finita... Ma ora tutto questo mi sembra così superfluo. Senza mio padre, sono io a dover pensare agli affari dei Medici e a salvare quello che lui e mio nonno hanno costruito.

Ho dovuto dare la notizia a mia madre: lei si trova ancora a Roma dove è riuscita a combinare il matrimonio tra me e Clarice. Sono un uomo sposato ora. Per procura. Inoltre il Papa è malato e il Cardinale Orsini l’ha convinto a rateizzarci il debito… in cambio della nomina di Rinaldo, fratello di Clarice, ad arcivescovo di Firenze.

Spero almeno che dopo quanto accaduto alla Giostra Lucrezia sia più comprensiva riguardo al matrimonio tra e me Clarice… è un dovere a cui non posso sottrarmi… ora il nostro rapporto è l’unica cosa che mi da la forza di affrontare tutti i problemi della mia famiglia.

Nonostante il sostegno di Giuliano, di mia madre e di Bianca… sono io a dover prendere le decisioni… ora è tutto nelle mie mani.


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