Nella serie interpreta Bianca, la sorella del celebre Lorenzo de’ Medici che va in sposa a Guglielmo de’ Pazzi. «Ho combattuto tantissimo per questo ruolo» spiega l’attrice, che studia recitazione da quando era giovanissima

Da quando ha interpretato Cris nella fiction di successo di Raiuno «Braccialetti rossi» e ha recitato nel film di Saverio Costanzo «La solitudine dei numeri primi», Aurora Ruffino ha preso il volo.
E la sua agenda è fittissima di impegni professionali. Di recente, infatti, l’abbiamo ammirata nella serie «Non dirlo al mio capo 2» nei panni di Cassandra, avvocatessa scontrosa e insicura che lavora nello studio legale del protagonista, Enrico Vinci (Lino Guanciale).
Ora, messa da parte la toga, stiamo vedendo Aurora avvolta in corsetti e straordinari costumi del Rinascimento nella fiction «I Medici - Lorenzo il Magnifico». Qui interpreta Bianca, la sorella del celebre Lorenzo de’ Medici (Daniel Sharman) che va in sposa a Guglielmo de’ Pazzi (Charlie Vickers). «Ho combattuto tantissimo per questo ruolo» spiega l’attrice, che studia recitazione da quando era giovanissima.
«È stato difficile, ho fatto una serie infinita di provini e alla fine ce l’ho fatta: questo è il mio primo lavoro in una coproduzione internazionale recitando in inglese» prosegue Aurora, che appena ha una pausa dal lavoro vola all’estero per perfezionarsi. Come spiega lei stessa: «Un paio di mesi prima di cominciare le riprese mi sono preparata tutti i giorni per tre ore con un vocal coach e quando sono arrivata sul set sapevo già le battute di tutta la serie a memoria. Il venerdì, poi, uscivamo tutti insieme a divertirci: cena fuori, karaoke e poi a ballare».
E sui costumi dice: «Quegli abiti sono il sogno di tutte noi donne fin da bambine, mi sentivo una principessa. Sono meravigliosi ma indossandoli ho scoperto un lato negativo: sono fatti di tessuti pesanti e lunghi fino a terra. La sera rientravo in camerino portandomi dietro, sotto la gonna, tutto quello che c’era in terra. E se si pensa che all’epoca si andava a cavallo per le strade...». Il tempo di preparazione la mattina? «Circa un’ora e mezza. Non portavo parrucche, perciò mi arricciavano e mi acconciavano i miei capelli».