“Che Dio ci aiuti”, facciamo un po’ d’ordine nel convento

Elena Bucaccio, ideatrice della serie con Elena Sofia Ricci, ci aiuta a capire il continuo viavai di ospiti

Elena Sofia Ricci è Suor Angela
4 Febbraio 2021 alle 08:51

C̕è chi va e c’è chi torna. C’è chi si palesa a ogni pasto e chi va al bar. C’è chi ci dorme e chi organizza pigiama party… No, non siamo in un albergo, ma nel convento di “Che Dio ci aiuti”.

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Una struttura aperta, fatta apposta per accogliere, di cui a lato vedete la planimetria. «È una sorta di grande famiglia dove ci sono una mamma, una nonna e tante figlie con le loro vicende. Che “escono” di casa ma a volte, quando hanno un problema, ritornano e non se ne vanno più. Una sorta di “Piccole donne” in chiave moderna» ci spiega Elena Bucaccio, ideatrice della serie e responsabile del settore editoriale della casa di produzione Lux Vide. «Quando più di dieci anni fa mi chiesero di scrivere una serie ambientata in un convento, ne sapevo pochissimo. Così mi hanno presentato suor Benedetta, una donna straordinaria e piena di vita, che da allora è diventata la mia guida e consulente per la serie. Lei mi ha fatto scoprire un mondo a me sconosciuto ma molto moderno, pieno di tante anime. “Che Dio ci aiuti” è quindi una grande favola moderna, ma calata nella realtà». E conclude la Bucaccio: «I conventi in genere sono spazi enormi. Noi abbiamo raccontato anche questo, ossia come un convento diventi un posto di accoglienza». Quindi, niente di strano se nel convento degli Angeli di Assisi c’è così tanta vita e tanto viavai, in cui abbiamo cercato di mettere un po’ d’ordine!

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