Se non avesse fatto l’attore, Thomas Santu sarebbe stato un calciatore. E, probabilmente, non lo avremmo mai visto nella divisa del colonnello Lucio Valente corteggiare la capitana Anna Olivieri. Thomas, infatti, ha cominciato a giocare a pallone da piccolo e ha anche militato nel settore giovanile della Lazio e della Ternana. Invece, come si dice in questi casi, galeotto fu il teatro...
Thomas, dal campo da calcio al palcoscenico è un bel salto.
«Del tutto casuale. Ero andato a teatro per la prima volta, il direttore artistico era Pino Quartullo. Alla fine dello spettacolo andai in camerino per conoscerlo. Gli dissi anche che mi sarebbe piaciuto fare qualcosa in teatro e lui mi chiese quanti spettacoli avessi visto fino ad allora. Mentendo, e pensando che fossero sufficienti, dissi quattro. Dalla sua faccia capii che la pensava diversamente (ride)».
L’incontro, però, andò bene.
«Sì, mi diede un testo per testare la mia memoria. Una mattonata per me che avevo solo 18 anni... Da lì è cominciato tutto».
E ha appeso gli scarpini al chiodo.
«Quello mai! Fra qualche anno mi piacerebbe allenare i bambini. Il calcio è una passione e mi dà serenità. Pensi che la prima volta che un agente mi chiese delle foto, io gliene mandai alcune di me mentre giocavo a pallone!».
In "Don Matteo" tra lei e la capitana scatta il bacio...
«Già, il mio colonnello ha sempre provato attrazione per lei e...».
A proposito di attrazione, le cronache rosa la vogliono fidanzato con Virginia Raffaele.
«Sono una persona estremamente riservata e mi è dispiaciuto molto che sia uscita questa notizia. Ho ben poco da dire».
Be’, meglio di niente...
«Abitiamo nello stesso quartiere».