Chi si nasconde in realtà dietro a Elena Ferrante?

Il nome è uno pseudonimo: nessuno ha mai visto in faccia la scrittrice. La cosa ha scatenato una ridda di ipotesi sulla sua vera identità. E la sospettata principale è...

16 Gennaio 2020 alle 09:05

Oltre dieci milioni di copie vendute e fan sparsi in tutto il mondo (soprattutto negli Stati Uniti, da cui nel 2013 si è diffusa la “Ferrante fever” che l’ha resa una delle scrittrici più celebri del pianeta). Eppure nessuno conosce la verà identità di Elena Ferrante. Persino il regista Saverio Costanzo e i co-sceneggiatori della serie, tra cui il noto scrittore Francesco Piccolo, giurano di avere sempre comunicato con lei solamente via e-mail. Ma perché tanti segreti? In un passaggio del suo libro “La frantumaglia”, Ferrante scrive: «La via biografica non porta al genio di un’opera, è solo una microstoria di contorno». Vale a dire: i libri devono avere una vita autonoma e le informazioni sull’autore sono solo di ingombro.

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Ma ovviamente molti non la pensano così, e negli ultimi anni si è scatenata una vera e propria caccia all’identità di Elena Ferrante. I nomi ipotizzati sono tanti, ma c’è una “sospettata” che spicca nettamente sugli altri: è Anita Raja, 77 anni, nata a Napoli, cresciuta a Roma e moglie dello scrittore Domenico Starnone. I critici sono giunti a lei non solo per motivi stilistici, ma anche perché ha lavorato come traduttrice per E/o, l’editore di Elena Ferrante. Inoltre una inchiesta di Claudio Gatti per il quotidiano “Il Sole 24 ore” (basata sulle tracce contabili presenti nei bilanci e nei pagamenti delle Edizioni E/o) confermerebbe questa ipotesi. Indiziato però è anche suo marito: Domenico Starnone, 76 anni, è napoletano, nel 2001 ha vinto il Premio Strega con il romanzo “Via Gemito” (ambientato al Vomero), lo stile della Ferrante richiamerebbe il suo e, soprattutto, nel libro “Lacci” ci sarebbero velati riferimenti a “L’amica geniale”. Ovvio poi, per i dietrologi, che i due potrebbero essere “complici” e aver scritto la saga insieme...

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C’è anche chi punta decisamente altrove: il critico letterario Marco Santagata, basandosi su numerosi dettagli sparsi nelle pagine dei romanzi, sostiene che la vera Ferrante sarebbe Marcella Marmo, una professoressa di Storia dell’Università di Napoli. Certo, l’interessata ha smentito... come tutti gli altri indiziati, tra cui ci sono anche il filosofo Marcello Frixione (ama gli pseudonimi e avrebbe scritto racconti “in stile Ferrante”), il critico Goffredo Fofi e gli stessi fondatori di E/o Sandro Ferri e Sandra Ozzola. Non c’è che dire, il mistero è ancora ben conservato.

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