Daniele Liotti: «Seguitemi in tv, vedrete dei posti meravigliosi»

In attesa di tornare in Alto Adige sul set di "Un passo dal cielo", ci parla del suo film "Un figlio di nome Erasmus"

Daniele Liotti ha due figli: Francesco, nato nel 1998, e Beatrice, 2 anni e mezzo, avuta dall’attuale compagna Cristina D’Alberto Rocaspana
7 Maggio 2020 alle 09:20

La scelta, in questi giorni, è seguirlo su una scogliera affacciata sull’oceano in Portogallo oppure vederlo a cavallo nei boschi dell’Alto Adige, con le Dolomiti tutt’intorno. Nel primo caso Daniele Liotti è Enrico, uno dei protagonisti di “Un figlio di nome Erasmus”, la commedia che lo vede accanto a Ricky Memphis, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu. Nel secondo è il capo della forestale Francesco Neri nella serie “Un passo dal cielo”, disponibile su RaiPlay.

Daniele, siamo “reclusi” da due mesi, quei luoghi fanno sognare...
«Non sa quanto mi sono mancati! “Un figlio di nome Erasmus” è disponibile sulle piattaforme on demand di streaming. Peccato, ci tenevo uscisse nelle sale. È una commedia e fa ridere, ma non solo, ha una chiave romantica e nostalgica. C’è un viaggio attraverso il Portogallo, con degli scenari molto belli, c’è il tema della seconda opportunità nella vita, c’è anche una parte più profonda che fa riflettere...».

E ai nostalgici di “Un passo dal cielo” cosa può dire?
«Saremmo dovuti partire con le riprese della sesta stagione a maggio, ma ovviamente non è stato possibile. Speriamo di riuscirci a luglio. Gli sceneggiatori sono al lavoro e saranno otto nuove puntate piene di sorprese. Anzi, di rivoluzioni, con dei nuovi ingressi che porteranno scompiglio».

Torniamo al film, ha mai fatto un viaggio “in stile Erasmus”?
«Come no? E più di uno. Ma se penso al più bello, è quello che ho fatto nell’estate dei miei 23 anni con quattro amici in Puglia: eravamo giovani, belli, spensierati e ci siamo divertiti come dei pazzi. Ci frequentiamo ancora oggi, sono amici per la vita».

Continuiamo a spostarci con i ricordi: il viaggio più bello che ha fatto con la sua compagna Cristina?
«Gliene racconto due. Il primo che abbiamo fatto insieme era in un’isoletta della Grecia, Antiparos: spiagge deserte e mare cristallino. È stato super romantico. Il secondo è stato un Capodanno a Siviglia. Dopo un bel giro per il sud della Spagna, la notte di San Silvestro abbiamo scoperto che Cristina era in attesa di Beatrice. Un momento indimenticabile».

In viaggio lei è un tipo da tenda e sacco a pelo o da hotel con idromassaggio?
«Né l’uno né l’altro. Dopo un po’ con lo zaino in spalla mi stanco… L’ho fatto in Thailandia ed è stato faticoso, mentre la vacanza deve anche essere rilassante. Però non cerco neppure il lusso. Diciamo una situazione confortevole. Ciò che rende lussuosa la mia vacanza è quello che vedono i miei occhi, le emozioni che provo».

Ora è a casa a Roma con la sua compagna e i suoi figli Francesco e Beatrice.
«Sì, le giornate sono scandite dai tempi di Beatrice fin dalla mattina, quando io, lei e Cristina siamo nel lettone e improvvisiamo storie di avventura con i suoi personaggi preferiti. In questo periodo, per esempio, mi chiama Baloo perché sono “papà orso”. E lei è “soldo di cacio”, cioè Mowgli di “Il libro della giungla”. Francesco invece ha il fuso orario dei ragazzi, la mattina non gli appartiene (ride). Compare però il pomeriggio per mettersi a suonare e fare grandi partite a Risiko!».

E chi vince?
«Diciamo che lui e Cristina non erano manco nati quando io ho cominciato a giocare a Risiko! Non c’è storia (ride)».

E con Beatrice?
«Giochiamo con il teatrino delle marionette, cuciniamo, le racconto la storia del pomeriggio: coinvolgo i suoi pupazzetti e cambio una media di 20 voci ogni volta. E poi c’è la corsa. Terrazzo-casa-terrazzo: lei davanti e io e Cristina dietro. Giro dopo giro corre, corre, corre… Non si stanca mai!».

Cosa le manca di più?
«Il set. Non sono bulimico di lavoro, ma sono fermo ormai da cinque mesi e ora ho voglia di ricominciare».

Ha compiuto gli anni da poco. Come ha festeggiato?
«Abbiamo fatto un “block party”, tutti dentro casa (ride). La mia famiglia, una bottiglia di prosecco, un ciambellone al cioccolato fatto da Cristina. Di solito quando è il mio compleanno voglio sparire, non sono uno che ama stare al centro dell’attenzione. Da questo punto di vista stavolta mi è andata bene!».

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