12 Ottobre 2017 | 15:33 di Tiziana Lupi
Tornare sul set di «Don Matteo» durante le riprese della nuova stagione è un po’ come ritrovare dei vecchi amici. Non solo perché la parrucchiera, la truccatrice e tanti altri che lavorano dietro la macchina da presa sono gli stessi da molti anni e accolgono sempre noi di Sorrisi con grande entusiasmo, ma anche perché l’aria che si respira è, appunto, quella di una giornata in comitiva fuori porta. Nel caso specifico, a Spoleto (in provincia di Perugia) dove la produzione della fiction si è spostata ormai dal 2013, dopo otto stagioni realizzate a Gubbio.
E dove molti fan programmano una gita «mordi e fuggi» per poter vedere almeno una volta da vicino il loro mito, Terence Hill, che come sempre appena può ricambia il loro affetto con un selfie, un autografo o anche solo con un sorriso. «Ieri lassù, dietro le transenne, c’era una coppia di ragazzi partiti alle tre di mattina da Bari per venire qui a Spoleto» mi raccontano alcuni cameraman, indicando la cima della scalinata che porta al Duomo, chiusa con i nastri bianchi e rossi per proteggere il set dalle incursioni dei curiosi.
Sorrisi sul set di Don Matteo 11 Schermo intero
Il simpatico caprone
Oggi, poi, c’è un motivo di curiosità in più perché tra i protagonisti della puntata che stanno girando c’è un caprone. Un «camosciato delle Alpi», per essere precisi, che si chiama Billy, ha nove anni e se ne sta buono buono vicino al tavolino dove Terence Hill e Nino Frassica, cioè don Matteo e il maresciallo Cecchini, stanno facendo la loro consueta partita a scacchi. «È simpatico, vero?» mi chiede Terence, con un’aria sorniona.
Il caffè di Spartaco
Approfittando di una pausa delle riprese, andiamo a berci un caffè da Spartaco, il titolare del bar ristorante sulla famosa scalinata, che è anche una comparsa della fiction, nei panni di se stesso. Terence chiede un cappuccino di soia perché lui non mangia latticini e formaggi e questo sembrerebbe essere uno dei segreti della sua forma strepitosa: «Hai ragione, sto molto bene» mi dice.
In onda all'inizio del 2018
E mi racconta di essere davvero entusiasta di questa 11a stagione di «Don Matteo» che andrà in onda all’inizio del 2018: «Ogni volta che parliamo di una nuova serie, io dico al produttore della Lux Vide Luca Bernabei che per farla deve essere migliore della precedente. Questa lo è di sicuro, forse è la migliore in assoluto». Sarà per i nuovi arrivi, Maria Chiara Giannetta nei panni del nuovo capitano dei carabinieri Anna Olivieri (al posto di Simone Montedoro) e Maurizio Lastrico in quelli del pm Marco Nardi? «Sicuramente loro hanno portato una ventata di novità, ma abbiamo anche un nuovo direttore delle luci, che è fantastico, e degli episodi molto coinvolgenti. Pensa che ce n’è uno in cui don Matteo sparisce, non si trova più e nessuno sa dove sia». La battuta mi viene spontanea: «Deve tornare per forza, altrimenti come si fa a fare la 12a stagione?». Terence ride: «Hai ragione, ma abbiamo tempo. Della serie successiva si inizia a parlare dopo avere visto gli ascolti della prima puntata». Io la butto lì: «Scherzi a parte, faresti “Don Matteo 12”?». Lui non risponde di no, e questa è già una notizia.
Don Matteo potrebbe andare avanti all'infinito
Poi spiega: «Quando ho dovuto decidere se lasciare “Un passo dal cielo” o “Don Matteo”, ho scelto la prima perché Pietro, il mio personaggio, aveva concluso la sua parabola: gli era morta la moglie, aveva salvato la ragazza albanese… non avremmo potuto aggiungere nient’altro. Don Matteo, invece, è un cowboy: non si sa da dove viene né dove va. Perciò, teoricamente, potrebbe andare avanti all’infinito». Lo guardo sorpresa e lui puntualizza sorridendo: «Ho detto “potrebbe”…».