Gaia Messerklinger ed Eugenio Mastrandrea sono gli esordienti della quattordicesima stagione
Gaia Messerklinger è la Pm Vittoria Guidi
I fan più affezionati di "Don Matteo" avranno avuto l’impressione di avere già visto la Pm Vittoria Guidi. E non hanno sbagliato perché Gaia Messerklinger, l’attrice che le dà il volto, in realtà nella serie c’è già stata. «Ero in "Don Matteo 8". Avevo partecipato a un solo episodio ma era stata un’esperienza bellissima perché interpretavo due gemelle» ricorda, sorridendo, l’attrice.
Ora, dopo 13 anni, è tra i personaggi principali.
«Con un ruolo bellissimo perché Vittoria è una donna determinata e ambiziosa. Ma nella vita privata non ha ancora raggiunto l’equilibrio. Avere ritrovato a Spoleto (PG) il capitano Diego Martini, l’uomo che l’ha fatta soffrire in passato, l’ha destabilizzata. Ora si chiede se sia davvero possibile cambiare per amore».
Lei, Gaia, come risponderebbe?
«Che è possibile cambiare ma bisogna farlo per sé stessi e non per gli altri. Se tieni a un rapporto e alcune cose diventano un ostacolo, è giusto mettersi in discussione».
A lei è capitato?
«Lo faccio di continuo. Cambiare vuol dire evolvere e la crescita è il senso della vita».
A proposito di cambiamenti, prima di Vittoria Guidi lei ha interpretato Moana Pozzi nella serie "Supersex".
«È stata un’esperienza incredibile. Sono felice che la messa in onda di "Don Matteo 14" sia slittata altrimenti i due progetti si sarebbero sovrapposti e non avrei avuto il tempo di vivere i due personaggi come ho fatto allora e come sto facendo adesso».
Torniamo alla nuova Pm di Spoleto.
«Anche per me, come per lei, il lavoro è molto importante, è lo specchio concreto della mia indipendenza. Sono determinata e ambiziosa come Vittoria: cerco di dare sempre il massimo».
Questa ambizione dove vorrebbe che la portasse?
«A un progetto tutto mio. Uno nel quale, per capirci, al posto di don Massimo ci sono io! (ride)».
Eugenio Mastrandrea è il capitano Diego Martini
E pensare che avrebbe voluto fare il medico! Invece, complice il numero chiuso all’università, la scarsa soddisfazione per gli studi alternativi in Biologia e la sconfinata ammirazione per Ettore Petrolini e Vittorio Gassman, Eugenio Mastrandrea ha deciso di fare l’attore. E ora indossa la divisa del capitano dei carabinieri di Spoleto Diego Martini in "Don Matteo 14". «Come avete visto nella prima puntata, è un uomo integerrimo e professionale, totalmente dedito al lavoro, ma dietro quella corazza c’è molto di più. Lo scopriremo nel corso della serie e, forse, lo scoprirà lui stesso» spiega l’attore romano.
Intanto scopriamo qualcosa di lei. Nel 2012 era nel cast del film "ACAB", ma poi sono passati quasi 10 anni prima di rivederla nella serie "La fuggitiva".
«Quando ho girato "ACAB" frequentavo il 4° anno di liceo, ero un cucciolotto. Seguivo un corso amatoriale di teatro a scuola. Poi due anni dopo la Maturità sono entrato all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico. A 24 anni, conseguito il diploma, ero un giovane attore che doveva capire come funzionava il mondo nel quale voleva lavorare».
E come lo ha capito?
«Con piccoli ruoli in fiction come "Nero a metà"».
Che l’hanno portata a lavori internazionali come "From Scratch – La forza di un amore" e "The Equalizer 3".
«So che sembra curioso che un ragazzetto venga scelto per affiancare Zoe Saldana, la protagonista dei tre film che hanno incassato di più nella storia, o il premio Oscar Denzel Washington, ma in America non badano più di tanto al curriculum: se vai bene per quel ruolo, ti prendono».
"Don Matteo" l’ha riportata in Italia.
«E ho incontrato Nino Frassica, un altro compagno di lavoro da cui imparare. È quello che mi piace del mio mestiere: seguire un attore più grande e più illustre. Come succedeva un tempo con il capocomico o la capocomica. Il mio obiettivo è fare bene il mio mestiere, e imparare da un grande è come essere allenati da Maradona».