Elena Sofia Ricci: «In “Che Dio ci aiuti 5” Suor Angela saprà toccarvi il cuore»

Torna su Raiuno con la quinta stagione della fiction «Che Dio ci aiuti» a partire da giovedì 10 gennaio su Raiuno


7 Gennaio 2019 alle 13:01

Mi parla delle novità della quinta stagione di «Che Dio ci aiuti», degli impegni futuri, divisi tra tv e teatro. E non fa in tempo a finire un discorso su un progetto che inizia a raccontarmene un altro. Elena Sofia Ricci è un’attrice instancabile e follemente innamorata del suo lavoro. Riesce persino a farmi dimenticare che è anche una mamma come tante, premurosa ed esigente. Per qualche istante la perdo e mi diverto ad ascoltarla: «Hai finito tutti i compiti, sicura?». Poi, di nuovo verso di me: «Mi scusi stavo parlando con mia figlia (Maria, 14 anni, la secondogenita nata dal matrimonio con il compositore Stefano Mainetti, ndr)». Riprendiamo la conversazione.

Allora, che cosa ci riserverà suor Angela nella nuova stagione di «Che Dio ci aiuti»?
«Senza nulla togliere alle precedenti serie, credo che questa sia la più potente, quella in cui abbiamo osato di più. Quando stavamo finendo di girare le ultime riprese della quarta stagione e già si parlava della quinta, io dissi che, nella mia carriera, non ero mai andata oltre la quarta. Avevo sempre mollato perché dopo un po’ non ho più nulla da dire, mi annoio…».

E quindi?
«L’unica cosa che mi poteva convincere a continuare è che il mio personaggio trovasse una nuova dimensione, che suor Angela avesse un crollo da donna. Che oltre a essere accogliente, rassicurante e divertente come sempre, fosse anche una donna vacillante e che potesse vivere una crisi profonda. E così è stato».

Ci spaventa un po’…
«Ci saranno nuovi personaggi ed episodi nei quali affronteremo temi dolorosi come i femminicidi e l’abbandono dei bambini. Argomenti forti, ma come sempre mischiati con la nostra consueta leggerezza e allegria. Suor Angela sarà più umana, ecco».

È vero che lei sul set è sì materna ma anche severa nei confronti dei giovani attori che entrano nel cast?
«Ogni anno ce ne sono di nuovi e si fondono con il resto del cast in un rapporto di grande armonia e complicità. E tra loro non c’è mai competizione, altrimenti io li bacchetto come farebbe suor Angela. Su quel set si crea una sorta di magia che mi affascina e mi… incastra!».

Le riprese della quinta stagione sono coincise anche con un momento delicato della sua vita privata, la scomparsa di sua madre, la scenografa Elena Ricci Poccetto…
«Le riprese erano iniziate da 15 giorni quando mia madre è stata ricoverata in una clinica: non ne è mai più uscita. Era una figura importante e “ingombrante”. Mi chiamava sette volte al giorno ed era presente nella vita mia e in quella delle mie figlie. Era orgogliosa di me. Sono felice perché…».

A questo punto la voce di Elena Sofia Ricci non trattiene le lacrime…
«Negli ultimi mesi ho fatto in tempo a darle le soddisfazioni che lei aspettava da anni».

Il Nastro d’argento per il film «Loro» come Migliore attrice protagonista, per esempio…
«Devo tantissimo a Paolo Sorrentino: non solo per il ruolo che mi ha affidato, ma anche perché ha reso mia madre felicissima. Quando seppe che avevo superato il provino pianse di gioia. Comunque durante la sua malattia io ho fatto con lei l’unica cosa che so fare decentemente, cioè recitare, tenendola all’oscuro del male che aveva e rimbambendola solo di belle notizie. Il 2018 è stato esaltante dal punto di vista professionale ma emotivamente pesante sul fronte privato: alla morte di mia madre si è aggiunta quella del mio amico Ennio (Fantastichini, ndr). Con lui ci conoscevamo da 36 anni, eravamo molto legati. Ci chiamavano i “fratelli diversi”».

Lei è una delle poche che lavora sia al cinema che in tv e in teatro…
«Ho faticato molto. Non ho mai accettato di essere rinchiusa in una categoria. E per fortuna è definitivamente crollato il muro del pregiudizio verso gli attori che fanno televisione… All’inizio il cinema mi snobbava e devo tanto a registi come Ferzan Ozpetek, Giovanni Veronesi, Ricky Tognazzi e Paolo Sorrentino che se ne sono infischiati del fatto che io avessi fatto troppe serie tv o che fossi diventata un volto nazional-popolare. Anzi, la popolarità delle fiction mi ha aiutato a riempire i teatri portando in giro i grandi classici!».

Qualche attrice sua coetanea sostiene che il cinema rottama le attrici non più giovani, a meno che non ricorrano al botox…
«Un po’ di botox non stravolge nessuno. Quello che deturpa sono i lifting fatti male. Mi capiterà forse di fare un film in cui devo invecchiare e allora sarò orgogliosa di non essermi rifatta il collo… (sorride).

A che cosa sta lavorando adesso?
«C’è un grande progetto per il teatro che porterò avanti con mio marito e mia sorella (la coreografa Elisa Barucchieri, ndr). A inizio anno comincerò a girare un film per la tv e una nuova serie».

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