Fenomeno “Blanca”: Maria Chiara Giannetta commenta il successo della serie

Dopo gli ascolti da record, la protagonista dice: «Sono felice, ma resto quella di sempre!»

Maria Chiara Giannetta
6 Gennaio 2022 alle 08:25

Quando il successo ti piomba addosso con oltre 5 milioni di spettatori a puntata non è facile rimanere con i piedi per terra. Maria Chiara Giannetta, però, ci riesce grazie alla sua semplicità: «Sono molto felice del successo di “Blanca” ma la mia vita non è cambiata, rimane quella che mi sono costruita. Ho trascorso il Natale con la mia famiglia e, ora che sono tornata, continuo a lavorare, studiare e fare provini».

Ora, però, qualcuno la riconoscerà per strada e, magari, le chiederà di fare un selfie…
«Pochissime persone. Stamattina, per esempio, mi ha fermato una bambina in un bar e dopo mi hanno riconosciuto anche i suoi genitori. La verità è che credo di essere molto diversa anche esteticamente dai personaggi che interpreto, non è così facile riconoscermi. E in questo periodo mi camuffo anche molto bene, non per volontà ma perché ho freddo. Sciarpona, occhiali da sole, cappello di lana, mascherina… sfido chiunque a capire che sono io!».

Si aspettava gli ascolti record di “Blanca”?
«In realtà prima di andare in onda eravamo tutti un po’ sulle spine perché non riuscivamo a immaginare che apprezzamento avrebbe potuto avere questa serie che, soprattutto dal punto di vista tecnico, si presentava piuttosto innovativa. È un prodotto veloce e con una musica che diventa quasi una coprotagonista insieme con Blanca e a Linneo. Quando sono arrivati gli ascolti siamo stati molto felici».

Quali sono, secondo lei, le ragioni di questo successo?
«Penso che sia dovuto a un insieme di tante cose: oltre alle innovazioni tecniche e alla musica di cui parlavo prima, c’è il racconto di una ragazza con un carattere particolare che a fine stagione arriva al nocciolo di quella che per lei è la questione più importante. Non a caso, gli ultimi episodi sono stati quelli più visti. Poi, naturalmente, ci sono gli altri personaggi che sono molto umani e con i quali è facile identificarsi: da Bacigalupo a Carità, da Nanni a Lucia. Infine ci sono la città di Genova e Linneo, al quale è semplice affezionarsi».

Blanca è entrata rapidamente nel cuore del pubblico.
«Perché è la rappresentazione di una ragazza che, intorno ai trent’anni, deve trovare la sua strada. In questo percorso deve fare anche i conti con una disabilità ma, nonostante questa, trova la forza e il coraggio e, in maniera serena, decide di seguire il suo sogno».

Vuol dire che può essere un esempio per tutti?
«Blanca ci fa capire che alla fine non è poi così difficile realizzare i nostri sogni se siamo ben motivati e abbiamo una grande passione. Penso che questo possa essere uno stimolo molto forte per ciascuno di noi».

Si parla della seconda stagione di “Blanca”. Il produttore Luca Bernabei ha detto che la Lux Vide è già pronta.
«Anch’io! Abbiamo chiuso solo il primo capitolo e abbiamo ancora molto da raccontare su questa storia».

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