“Fratelli Caputo”, la fiction con Nino Frassica e Cesare Bocci

Siamo stati nella splendida villa pugliese dove si gira la nuova fiction Mediaset. Con un'irresistibile coppia di attori


4 Settembre 2019 alle 11:09

Ci vuole mezz'ora in auto da Brindisi, in direzione Ostuni, per raggiugere il set di "Fratelli Caputo", la nuova fiction di Canale 5. Una mezz'ora di file ordinate e quasi ininterrotte di ulivi, muretti a secco ed enormi balle di fieno sparse nei campi, di quel mare blu intenso che oggi è increspato dal Maestrale. E poi, al termine di un lungo viale sterrato che attraversa una pineta, questa meravigliosa villa di fine '800 affacciata sul mare, nata all'epoca come locanda di viaggio, un posto di cambio per le carrozze. Una villa che per la prima volta ospita delle riprese televisive.

Nel giardino davanti alla dépendance ricoperta da una splendida bouganville rossa, Nino Frassica e Cesare Bocci stanno battibeccando ma allo stop del regista Alessio Inturri scoppiano a ridere. Sono loro la "strana" e irresistibile coppia di protagonisti di questa commedia prodotta dalla Ciao Ragazzi e che andrà in onda prossimamente in quattro serate su Canale 5. «Il nome "Fratelli Caputo" alla lontana fa venire in mente "I fratelli Caponi" di Totò e Peppino, ed è a loro che abbiamo fatto un omaggio» spiega Nino Frassica, che nella serie interpreta Nino Caputo. «Nino è siciliano, calmo e tranquillo, con una vena "artistoide". Canta neomelodico ed è l'agente di artisti stramplati e improbabili che si esibiscono nelle feste di piazza dei paesini del sud d'Italia. È una specie di "gallo cedrone" che si barcamena e si arrangia a fare di tutto; vive la modernità ma ha le radici nella tradizione. E poi è un mammone: un sessantenne che abita ancora con la madre e che da piccolo è stato abbandonato dal padre, scappato a Milano con una donna più giovane».

Alberto è il personaggio interpretato da Cesare Bocci. «Alberto Caputo è nato a Milano» spiega Cesare. «È attivo, efficiente, con la mentalità aperta. Fa il commercialista ma è frustrato. Finalmente decide di seguire la sua passione che è la politica e, seguendo le orme del padre che era stato il sindaco illuminato della cittadina di Roccatella (un paese siciliano dal nome inventato ndr), scende in Sicilia e si ritrova ad avere a che fare con il fratellastro Nino, rimasto da sempre nel paese d'origine della loro famiglia”.

Da qui, dai contrasti Nord-Sud, si scatenano le scintille dell'esilarante storia. «Il divertimento della serie» spiega Frassica «è nel racconto di un'Italia dove vincono le persone perbene. C'è la provincia con la sua umanità calda, il piccolo rubagalline, il cialtrone, ma mai il criminale. Non c'è mafia, non c'è il cliché del boss né il crimine: la serie è un "family" che racconta il nostro Paese attraverso i piccoli difetti e i grandi pregi».

È la prima volta volta che Frassica e Bocci lavorano insieme: «Ci siamo subito trovati benissimo» prosegue Nino. «Lui è mio fratello veramente. E ora o cambia lui il cognome in Frassica, o lo cambio io in Bocci. Ma è meglio Frassica, perché di Bocci ce ne sono troppi, mentre di Frassica ci sono solo io (ride). «L'aspetto bello di lavorare con Nino» dice Cesare «è che ti tiene concentrato perché devi essere pronto a seguire la sua linea. Che è sempre quella giusta. Con la sua meravigliosa comicità surreale non sai mai dove andrà a parare: quando stiamo girando lo vedo che gli parte lo sguardo e capisci che sta per improvvisare e devi essere pronto ad andargli dietro Un giorno ha finito una frase dicendo: "Ma come? La mamma è il miglior amico dell'uomo!". Ci sono stati due secondi di silenzio e poi tutto il ser a ridere a crepapelle... Ovviamente la scena l'abbiamo tenuta!».

Le riprese sono durate tutto agosto in Puglia. «L'unico giorno di vacanza che ho avuto quest'anno» scherza Nino «è stato il 15 agosto dalle ore 8 alle 19. Quel giorno sono stato un po' a Roma, a sistemare le cose a casa, poi in Sicilia a trovare i miei, poi in toscana ospite di amici, la sera sul tardi a Milano a cena con altri amici».

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