Gli splendidi vestiti rinascimentali di «I Medici – Lorenzo il Magnifico»
Alessandro Lai ha firmato gli straordinari costumi della serie in onda su Raiuno, secondo capitolo della saga dedicata alla celebre famiglia fiorentina
Alessandra Mastronardi a fianco di uno degli splendidi costumi de «I Medici - Lorenzo il Magnifico»
Un affresco rinascimentale sontuoso e curato nei minimi dettagli. I numeri sono quelli di un vero kolossal. «I Medici - Lorenzo il Magnifico», la serie in onda su Raiuno, secondo capitolo della saga dedicata alla celebre famiglia fiorentina, è una coproduzione internazionale (Lux Vide e Rai Fiction) da 25 milioni di euro e dalle grandi ambizioni.
A cominciare dai costumi, firmati da Alessandro Lai. «Tutto è stato realizzato in Italia. Abiti, accessori e gioielli provengono da fabbriche e piccole botteghe artigiane del Lazio e della Toscana» spiega Lai, che ha fatto un enorme lavoro di preparazione e di ricerca storica durato sei mesi. «Ho cercato il rigore, senz’altro, ma con dei piccoli compromessi per venire incontro al fatto che gli attori sono tutti giovani e hanno un’attitudine e un movimento lontanissimi da quelli dei giovani di allora. Le scarpe delle donne, per esempio, nel Rinascimento erano basse, quasi maschili, mentre io ne ho fatte fare circa 800 paia su misura, prevedendo un plateau (rialzo, ndr) per slanciare la figura. E per la prima volta nessuna delle attrici su un set si è lamentata delle scarpe scomode!». Quanto ai costumi, ne sono stati realizzati appositamente circa 2.500 e un migliaio sono stati noleggiati. «Ci siamo rivolti alle più grandi sartorie italiane, come Tirelli» prosegue Lai. «Nel Rinascimento, le signore e i signori in tutta la loro vita possedevano solo quattro o cinque abiti. Quello che cambiavano erano le maniche: era lì che si concentrava lo sfarzo con ricami e tessuti preziosi».
Ma bisogna parlare anche di postura: «Nel Rinascimento» spiega Lai «le donne portavano una biancheria che nella parte alta sembrava un corsetto per dare regalità e verticalità al portamento. Addirittura le gonne avevano nell’orlo dei pesi, come zavorre, per costringere le signore a camminare lentamente, con la schiena tirata bene indietro. Noi ovviamente non siamo arrivati a tanto, ma alle attrici raccomandavo di fare attenzione a queste indicazioni».
Per quanto riguarda i tessuti utilizzati per gli abiti: «Abbiamo scelto panni di lana leggeri e velluti di seta tessuti a telaio. Lorenzo scelse il viola come colore di potere e di rappresentanza, ma nella serie Daniel Sharman veste spesso il blu perché si intona al colore degli occhi».
Aurora Ruffino: «Che sogno»
Aurora Ruffino interpreta Bianca, la sorella di Lorenzo De’ Medici e al momento è sul set della nuova stagione della serie. «Ho lottato tantissimo per questo ruolo» spiega l’attrice. «È stato difficile, ho fatto una serie infinita di provini e alla fine ce l’ho fatta: il mio primo lavoro in una coproduzione internazionale, recitando in inglese. Un paio di mesi prima di cominciare le riprese mi sono preparata tutti i giorni per tre ore con un vocal coach e quando sono arrivata sul set sapevo già le battute di tutta la serie a memoria».
«Il venerdì poi uscivamo tutti insieme a divertirci: cena fuori, karaoke e poi a ballare». E sui costumi dice: «Quegli abiti sono il sogno di tutte noi donne fin da bambine: mi sentivo una principessa... Sono meravigliosi ma indossandoli ho scoperto un lato negativo: sono fatti di tessuti pesanti e lunghi fino a terra… la sera rientravo in camerino portandomi dietro, sotto la gonna, tutto quello che c’era in terra. E se si pensa che all’epoca si andava a cavallo per le strade...». Il tempo di preparazione la mattina? «Circa un’ora e mezza: non portavo parrucche e mi arricciavano e acconciavano i miei capelli».
Rosa e ricami per Alessandra
Alessandra Mastronardi è Lucrezia Donati, la donna amata da Lorenzo. «Ho indossato abiti meravigliosi» commenta l’attrice. «Ma abbiamo girato spesso all’aperto, con temperature molto rigide. Non potendo coprirci sopra, né mettere delle termiche sotto, abbiamo risolto così: usavamo i cerotti riscaldantiper i dolori articolari!». L’abito in questa foto ha le maniche con un ricamo nero ispirato a quello di una dama di un quadro di Antonio del Pollaiolo, pittore del ‘400.
Donne e uomini amavano i gioielli
«I gioielli erano molto utilizzati sia dalle donne che dagli uomini» spiega il costumista Lai. «Alessandra Mastronardi, nei panni della raffinata Lucrezia Donati, indossa orecchini importanti e numerosi fili continui di perle nere e oro. Gli uomini portavano dei catenoni d’oro molto spessi e grandi cinture. Anche i bottoni erano preziosi e in particolare per la famiglia dei Pazzi li ho fatti realizzare appositamente con il loro stemma, che rappresenta due delfini, inciso sopra».
Il peso delle armature
Qui sopra, Lorenzo de’ Medici durante la giostra. «Le armature originali dell’epoca avevano un peso di almeno 30 chili» spiega Lai. «E poi sotto c’erano la maglia di ferro e un altro paio di strati per sopportare il peso. Addirittura i cavalieri venivano aiutati da una specie di gru per salire a cavallo. Le nostre armature sono ovviamente più leggere: realizzate in lattice e vetroresina, pesano appena pochi etti».
L'attrice è per la seconda stagione il capitano Anna Olivieri nella serie tv di Raiuno. «Per fortuna dopo mi hanno dato un fuoristrada... molto resistente!» dice
Nella serie interpreta Bianca, la sorella del celebre Lorenzo de’ Medici che va in sposa a Guglielmo de’ Pazzi. «Ho combattuto tantissimo per questo ruolo» spiega l’attrice, che studia recitazione da quando era giovanissima