Dopo il successo travolgente de «I Bastardi di Pizzofalcone», la nuova fiction di Raiuno, andiamo a scoprire tutte le curiosità. Dai luoghi delle riprese ai libri da cui è tratta, passando per la sigla e il costo della serie.
I luoghi
Le zone dove si svolgono le storie sono quasi tutte limitrofe al quartiere di Pizzofalcone, coinvolgendo San Ferdinando, Chiaia, Posillipo e piazza del Plebiscito. Diverse scene sono state girate anche a Palazzo di Giustizia, al centro direzionale di Napoli, vera sede dei tribunali della città. • La guida: La casa di produzione della serie tv metterà a punto una guida (video e cartacea) dedicata ai luoghi dove è stata girata la fiction. • La trattoria dove Lojacono consuma i suoi pasti solitari è un vero ristorante, cioè la Taverna dell’Arte in Rampe San Giovanni Maggiore, nei pressi di via Mezzocannone. • Il commissariato è ambientato a Palazzo Carafa di Santa Severina, sede distaccata dell’Archivio di Stato di Napoli. Il vero commissariato di zona si trova invece in un edificio adiacente. • Casa di Lojacono: L’ispettore, che arriva da Agrigento, ha preso alloggio in un appartamento che si affaccia su piazzetta Grande Archivio, una delle zone più pittoresche di Napoli, con al centro la celebre fontana della Sellaria.
3 Libri (più altri 2 già pronti)
• 2013 - I bastardi di Pizzofalcone, Einaudi • 2013 - Buio per i bastardi di Pizzofalcone, Einaudi • 2014 - Gelo per i bastardi di Pizzofalcone, Einaudi
I diritti della storia sono stati acquisiti dalla casa di produzione Clemart tre anni fa. I sei episodi della serie in onda su Raiuno si basano sui primi tre romanzi di Maurizio de Giovanni e su altri tre soggetti scritti appositamente dagli sceneggiatori e da de Giovanni. Durante la lavorazione della serie, l’autore ha dato alle stampe altri due romanzi della saga: «Cuccioli per i bastardi di Pizzofalcone» e «Pane per i bastardi di Pizzofalcone». E un altro uscirà nel 2017.
una produzione con sprint finale
La preparazione della serie ha richiesto oltre 2 anni, le riprese sono iniziate a metà novembre 2015 e sono continuate per 6 mesi fino a maggio 2016. Poi c’è stata la fase di montaggio. La sesta e ultima puntata, montata e completa, è stata consegnata all’inizio di gennaio 2017, pochi giorni prima della messa in onda della prima puntata.
La Sigla
S’intitola «I bastardi», è scritta ed eseguita da Vito Abbonato ed è cantata da Raiz, già voce della band degli Almamegretta.
La moglie
In questa prima stagione la moglie di Lojacono non compare mai ed è solo una presenza telefonica. Si è preferito, infatti, raccontare il Lojacono padre, approfondendo, puntata dopo puntata, il suo conflittuale rapporto con la figlia adolescente.
8.000.000, il costo della serie
«Abbiamo girato in economia lavorando e utilizzando bravissime maestranze locali» spiegano i produttore della Clemart.
Scuola di polizia
Per la realizzazione della serie c’è stato il supporto del Ministero degli Interni. Funzionari della Polizia hanno prestato la propria consulenza per verificare la correttezza dei procedimenti e delle pratiche della Scientifica. E l’anteprima della serie si è svolta alla Scuola superiore di Polizia a Roma.
L'inizio e la fine
Il regista Carlo Carlei ha girato il primo ciak in una traversa di via Toledo: la scena è quella della prima puntata, quando gli agenti Alex (Simona Tabasco) e Romano (Gennaro Silvestro) vanno a cercare la ragazza segregata in casa da un ricco amante. L’ultimo ciak è stato girato alla Villa Comunale davanti a Castel dell’Ovo, dove Pisanelli (Gianfelice Imparato) incontra una ragazza depressa. Andrà in onda durante il sesto e ultimo episodio.