Riapre il salone delle grandi emozioni: «Tornare a lavorare in Italia è stato fantastico, tutti mi hanno ricoperto d’affetto» dice la Cardinale. «Questa fiction è un inno alla solidarietà femminile»

Chi non conosce almeno un salone di bellezza che si chiama «Il bello delle donne»? Se centinaia di parrucchieri hanno scelto questo nome, la «colpa» è tutta dell’omonima serie di successo trasmessa da Canale 5 agli inizi degli Anni 2000. Ora, a distanza di 13 anni dalla terza stagione, la fiction ritorna con otto nuove puntate. Il cast è quasi completamente rinnovato, fatta eccezione per Giuliana De Sio, che interpreta nuovamente la perfida Annalisa, e Massimo Bellinzoni, che ritroviamo nei panni di Luca, il coiffeur amico delle donne. Anche questa volta al centro della storia, che riparte «alcuni anni dopo» (come recita il sottotitolo della serie), ci sono le vicende dei tanti personaggi che ruotano attorno al celebre salone, che per una serie di vicissitudini da Orvieto riapre in un quartiere popolare di Roma. Tra le nuove protagoniste ci sono Claudia Cardinale e Manuela Arcuri, che a Sorrisi raccontano tutte le novità di questa quarta stagione.
Sapete che vi somigliate un po’?
Claudia: «Sì, qualcosa di simile l’abbiamo. Forse il sorriso».
Manuela: «Claudia è sempre stata un mito per me. Quando ero ragazzina mi dicevano perfino che le somigliavo un po’, così la seguivo con ancora più interesse. Potete immaginare l’emozione quando me la sono trovata davanti!».
Anche voi eravate fan della fiction?
Manuela: «Sì! E mai avrei immaginato che un giorno ne sarei stata la protagonista. Nella vita a volte queste cose succedono e ti lasciano senza parole».
Claudia: «No, perché non l’ho potuta seguire. Da 30 anni vivo a Parigi e da lì seguo poco la televisione italiana».
Questa fiction segna il vostro ritorno in tv dopo diverso tempo.
Manuela: «Sì, mi ero presa una pausa di due anni dopo la nascita di mio figlio Mattia. Tornare a lavorare è stato molto gratificante. Temevo di poter avere dei problemi, invece è andata meglio del previsto».
Claudia: «A dire il vero quando ho accettato la parte, dopo aver letto il copione che mi era piaciuto molto, pensavo fosse un film per il cinema» (ride).
Sul set come vi siete trovate?
Claudia: «Le riprese sono state lunghissime e c’erano tantissime altre attrici, anche se io ho girato molte scene con Massimo Bellinzoni. Mi sono trovata a mio agio con tutti, anche con il regista. Sono stata molto bene».
Manuela: «Benissimo. Dopo che reciti per tanti anni non è che ti dimentichi come si fa. Il mio lavoro mi piace, lo faccio con soddisfazione e un po’ mi mancava. E poi “Il bello delle donne” è una commedia ambientata ai giorni nostri, mentre negli ultimi anni avevo interpretato solo ruoli drammatici e in costume. Belli, per carità, ma tornare con un personaggio contemporaneo e allegro mi è piaciuto ancora di più».
Parliamo allora dei vostri personaggi.
Claudia: «Io sono Laura, una parrucchiera che cresce da sola la nipote Claudia (Selene Caramazza, ndr). È un ruolo molto divertente. Quando ho raccontato al mio parrucchiere sotto casa che avrei interpretato questo personaggio si è messo a ridere. E poi sono felice di avere lavorato con Selene, che nella serie s’innamora di un nordafricano. Un’altra divertente coincidenza, oltre al fatto che il suo personaggio si chiama proprio come me. Io sono nata a Tunisi, che all’epoca era stata ribattezzata la piccola Sicilia perché era stata colonizzata da tantissimi siciliani».
Manuela: «Io interpreto Jessica Lolli. Una donna simpatica, forte, vera, che crede nell’amore e si lascia illudere dagli uomini. Quando capisce che la stanno prendendo in giro, però, tira fuori la grinta, ma soprattutto impara che l’unione tra donne è vincente. Ognuna delle protagoniste della serie ha la sua storia e i suoi problemi, ma stando insieme si supera tutto. La solidarietà tra ragazze, più difficile nella realtà, è la grande forza di questa fiction».
Claudia: «Io invece credo molto nella solidarietà femminile anche nella vita. Non ho mai avvertito gelosia o rivalità da parte delle altre donne. Anzi, in qualità di ambasciatrice Unesco mi sono sempre battuta per i loro diritti».
Claudia lei è nonna anche nella realtà. Che rapporto ha con i suoi due nipoti?
Claudia: «Lucilla, figlia di Patrick, ha 36 anni e si occupa di cinema. La vedo e sento spesso. Poi c’è Milo, 3 anni, figlio di mia figlia Claudia, una ragazza bellissima che si occupa d’arte anche se le avevano proposto di recitare a Hollywood nella parte di Giovanna D’Arco. Milo è una bomba, è già fidanzato. Ma ha iniziato presto: a un anno correva dietro a ogni bambina che vedeva. È un vulcano e vuole sempre fare a pugni con me!».
Com’è stato lavorare assieme?
Manuela: «Claudia è una persona molto carina e simpatica. Ride, scherza e ti fa sentire subito a tuo agio. E poi, oltre che bella, è anche brava. Da lei si impara tanto. Per esempio che l’espressione degli occhi vale più di una battuta. Non ho osato chiederle consigli, mi bastava osservarla e ascoltarla mentre raccontava alcuni episodi della sua carriera».
Claudia: «Anche io mi sono trovata bene con lei, è una persona carina. Come pure Alessandra Martines e Lina Sastri, che conoscevo già. Nel cinema è importante trovarsi bene con i colleghi altrimenti non funziona. La cosa pazzesca è che ho 78 anni, sono arrivata a 165 film e continuo a girarne tre o quattro all’anno. E dire che da piccola volevo fare l’esploratrice. In fondo, però, grazie a questo lavoro in qualche modo quel sogno l’ho realizzato e ho girato il mondo».
«Il bello delle donne», invece, è stato girato tutto a Roma. Dopo una giornata sul set cosa facevate?
Manuela: «Abitando a Roma la sera scappavo a casa da mio figlio, che è piccolo».
Claudia: «Io invece stavo con gli altri attori, andavo in giro, cenavo nei ristoranti. La cucina italiana è sempre la mia preferita! La gente è stata stupenda. Mi riconoscevano tutti, mi fermavano, chiedevano foto. Alcuni mi invitavano a cena a casa loro. Invece a Parigi, dove mi sono trasferita anche per avere più privacy, se qualcuno mi ferma viene invitato dai passanti ad allontanarsi».
Vi spaventa il tempo che passa?
Claudia: « No, assolutamente. Sto bene, sono molto attiva e questo mi mantiene giovane. Non ho mai fatto interventi di chirurgia estetica, mi curo, metto le creme mattina e sera ma ho poche rughe. Mia madre diceva sempre che sorridere le fa andare via. E io rido molto».
Manuela: «L’8 gennaio ho festeggiato 40 anni. Una tappa importante, segna l’inizio della mia seconda vita. Già la prima è andata benissimo: ho avuto carriera, amore, un bimbo. Mi auguro un futuro bello come il presente».
Claudia: «Anche io ti auguro di rimanere così come sei. Ricordati che a 40 non s’invecchia. E non accadrà mai se continuerai a sorridere. Come me!».