“Il nome della rosa”, ecco i luoghi dove è stata girata la fiction

Chiese, palazzi e castelli (veri) coperti di neve (finta). Le riprese sono andate avanti per sei mesi, di cui quattro negli studi di Cinecittà a Roma, dove sono stati ricostruiti gli esterni e la maggior parte degli interni dell’abbazia

Fra le vestigia archeologiche nel cuore dei Castelli romani sono ambientate le imprese dei dolciniani e anche il viaggio di Adso e Guglielmo  Credit: © Fabio Lovino
22 Marzo 2019 alle 11:30

Se in queste settimane vi siete appassionati al racconto televisivo del famosissimo romanzo di Umberto Eco e vi state chiedendo dove si trovi l’abbazia de “Il nome della rosa”, i boschi che la circondano come un mantello e la biblioteca e il magnifico chiostro che fa da sfondo alle indagini di Guglielmo da Baskerville (John Turturro) e del suo fido Adso (Damian Hardung), qui potete soddisfare ogni curiosità.

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Le riprese, iniziate a gennaio 2018, sono andate avanti per sei mesi, di cui quattro negli studi di Cinecittà a Roma, dove sono stati ricostruiti gli esterni e la maggior parte degli interni dell’abbazia. «Lo sforzo per realizzare questa serie è stato notevole» conferma Patrizia Massa, produttore esecutivo della casa di produzione Palomar. «Spesso giravamo una scena nel refettorio, che poi, mentre le riprese si spostavano in cortile, veniva smontato e trasformato nella sala capitolo».

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La biblioteca? A Cinecittà ne sono state costruite due identiche: una per le scene di vita monastica e un’altra per le scene dell’incendio realizzata con materiali in grado di sopportare le fiamme e consentire di effettuare le riprese. Altro dettaglio importante, la neve. «Andavamo in giro con camion pieni di sacchi di neve di cellulosa» racconta la produttrice «e abbiamo innevato tutte le location dove abbiamo girato». Che fine hanno fatto tutte le scenografie? «Smontate, con grande dolore, perché servivano gli spazi per girare un altro film. Nei nostri magazzini ne abbiamo potuto tenere solo alcune».

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