La trama di “Il silenzio dell’acqua”: due detective e un paese pieno di segreti

Giorgio Pasotti e Ambra Angiolini sono i protagonisti della nuova serie “gialla” di Canale 5 in onda da venerdì 8 marzo

Giorgio Pasotti e Ambra Angiolini sono i due poliziotti protagonisti de Il silenzio dell'acqua  Credit: © Mediaset
1 Marzo 2019 alle 14:29

Giorgio Pasotti e Ambra Angiolini per la prima volta assieme fanno… paura! Battute a parte, i due attori sono i protagonisti di un coinvolgente giallo, "Il silenzio dell’acqua": quattro puntate dirette da Pier Belloni in onda da venerdì 8 marzo su Canale 5.

Trama

Tutto ha inizio in un piccolo paese vicino a Trieste con la scomparsa di un’adolescente, Laura Mancini (Caterina Biasol). La classica ragazza ribelle che contesta tutti, a partire dalla madre Anna (Valentina D’Agostino), titolare del bar del posto e donna dal passato controverso. A mobilitarsi non è solo il vicequestore Andrea Baldini (Giorgio Pasotti), ma anche gli abitanti di Castel Marciano, piccolo borgo sul mare dove si conoscono tutti. «Andrea si trova nella spiacevole situazione di dover trattare con persone che conosce fin da piccolo e anche con i suoi affetti più intimi» spiega Pasotti. Perché alla fine tutti sono sospettati della scomparsa della giovane. Dal bidello della scuola Nico (Giordano De Plano) all’istruttore del centro immersioni Max (Lorenzo Adorni), dall’amico di famiglia Giovanni (Thomas Trabacchi) a sua moglie Maria (Carlotta Natoli). Senza dimenticare Matteo (Riccardo Maria Manera), figlio di Baldini ed ex fidanzato di Laura, e Grazia (Sabrina Martina), la migliore amica della ragazza. Quando la situazione inevitabilmente si complica, dalla Questura di Trieste arriva una collega della Squadra omicidi, Laura Ferrari (Ambra Angiolini). Una donna dura e fredda che non legherà molto con il collega. «Luisa giunge in questo posto sperduto per prendere in mano il caso della ragazza scomparsa» spiega Ambra. «Fin da subito tratta male Andrea, ma c’è tanto da capire di lei. Mi piace questo personaggio perché si concentra sulle indagini. C’è anche un po’ della sua vita privata ma senza esagerare». Tra i due, infatti, non scatta una simpatia professionale. «Luisa è dura con Andrea perché lo vede troppo coinvolto emotivamente. Non lo capisce, dal momento che lei è molto più cinica e pratica» spiega Ambra. «Ma alla fine per arrivare alla soluzione del caso ci vogliono sia l’emotività di lui sia il pragmatismo di lei» conclude Pasotti.

Atmosfera Noir

Insomma, questa fiction è un thriller in piena regola, dove in contrasto con le miserie umane che via via svela, c’è la bellezza dei luoghi in cui è ambientata. «Abbiamo scelto di girare intorno a Trieste perché ci sono posti meravigliosi» spiega il regista Pier Belloni. «Il fatto che il borgo che fa da cornice alla storia non esista realmente nasce dalla volontà di non contestualizzare un racconto che può riguardare qualsiasi realtà territoriale». E sui protagonisti aggiunge: «I due poliziotti interpretati da Ambra e Giorgio spesso si sono trovati a osservare processi umani al di sopra di ogni intuizione investigativa, vivendo grandi emozioni. La nostra volontà è stata quella di narrare un evento non causato dall’ignoranza o dal degrado, ma dai nostri più reconditi istinti. Un viaggio nell’anima durante il quale spesso ci si perde o si resta senza parole».

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