“L’amica geniale 2”: Lila e Lenù, la storia continua

Il 10 febbraio arriva su Raiuno "Storia del nuovo cognome", la seconda attesissima stagione della fiction. E le due attrici dicono... «Tornare sul set è stato facile, insieme siamo diventate molto più mature» raccontano a Sorrisi le giovani protagoniste

A sinistra, Gaia Girace (è Raffaella detta Lila): nata il 21 ottobre 2003, vive a Vico Equense dove frequenta il Liceo linguistico. A destra, Margherita Mazzucco (è Elena detta Lenù): nata il 26 settembre 2002, vive a Napoli e frequenta il Liceo classico  Credit: © Assunta Servello
16 Gennaio 2020 alle 09:00

Siamo in un bar di piazza Bellini, nel cuore di Napoli. Lenù (Margherita Mazzucco) prova a ustionare la gamba di Lila (Gaia Girace) versandole addosso il tè. Se fossi un reporter di Hollywood, ce ne sarebbe abbastanza per scrivere un libro sulle “due dive tanto amiche sullo schermo, ma che in realtà si odiavano”. Però le scuse di Margherita sembrano sincere, e man mano che l’intervista va avanti mi convinco che tra di loro c’è davvero una bella armonia. Lo giura e spergiura anche Gaia, la più loquace delle due: «Per prima hanno scelto me e poi mi hanno “usato” nei provini per trovare Lenù. Avrò recitato con almeno dieci “Lenù”. Ma solo con Margherita è scattata subito un’intesa speciale».

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Allora erano ancora due ragazzine. Oggi, grazie al successo della serie “L’amica geniale”, che dal 10 febbraio tornerà su Raiuno con la seconda, attesissima stagione, sono attrici conosciute in tutto il mondo. E ricevono offerte anche da prestigiosi registi americani: «Ma ho dovuto rinunciare perché siamo sotto esclusiva!» si lamenta Gaia. «A me i miei non lo dicono proprio, così soffro meno» ribatte Margherita. A proposito, anche questa intervista è “sotto esclusiva”. Speriamo che Gaia non si arrabbi!

• Chi si nasconde in realtà dietro a Elena Ferrante?

Gaia e Margherita, Quanto è cambiata la vostra vita dopo il successo della prima stagione?
Gaia: «Da pazzi. A scuola tutti mi abbracciavano e mi facevano i complimenti. Per strada pure. E pure troppo: non posso più fare le cose normali senza stare attenta a chi c’è intorno. Mi sento sempre osservata».
Margherita: «Quasi niente. Anche a scuola... sì, qualcuno mi ha detto “brava”, ma è finita lì».

Scusate, ma come si spiega questa differenza?
Gaia: «È che lei è di Napoli Centro, lì sono abituati alle celebrità. Io vivo a Vico Equense che è una specie di paesone. Sono il fenomeno del paese!».
Margherita: «Eh già».

Però adesso siete famose. Che effetto fa?
Gaia: «È strano. A volte qualcuno mi guarda e penso: “Perché mi fissa quello”? E poi spiega che mi ha visto in tv. Capita anche che ci confondano. Mi dicono cose tipo: “Ciao, abbiamo già fatto un selfie insieme a Pisa”. Ma io non ero sul set a Pisa, quella era Margherita! Quando mi dicono: “Ciao Lenù” mi arrabbio moltissimo. Io sono Lila. Lila!».
Margherita: «Sì, capita anche a me, ma faccio finta di niente. Se sono contenti, va bene».

Come è stato rivedervi sullo schermo della tv?
Gaia: «Che imbarazzo! E in questa stagione sarà ancora di più, perché sono più numerose le scene forti e drammatiche».
Margherita: «Non ci credevo neanch’io. Però non è che ero euforica, perché quando mi rivedo non sono mai contenta fino in fondo. Voglio migliorare».

E tornare sul set per la seconda stagione come è stato? Più facile o più difficile della prima volta?
Gaia: «Più facile. C’era meno pressione e mi sentivo più consapevole di quello che facevo, e quindi più libera di lasciarmi andare».
Margherita: «Insieme siamo cresciute e siamo diventate più mature. Anche Saverio (Costanzo, il regista, ndr) si fidava molto più di me».

Siete rimaste in contatto anche fuori dal set?
Margherita: «Sì, abbiamo fatto un gruppo WhatsApp che si chiama “O’ rione nuovo” insieme a tutti gli altri attori e tecnici, e lì ci scriviamo ogni giorno».

E parlate di lavoro?
Gaia: «Macché, solo chiacchiere e scherzi. Io ci devo scrivere una battuta al giorno, perché mi piace farle e ormai me le chiedono proprio: “Gaia, e la battuta di oggi?”. Per fortuna che molte me le “passa” un amico, se no non saprei proprio come trovarne così tante».

Ce ne dice una anche a noi?
Gaia: «Il pescatore spiegò le vele al vento. Ma il vento non capì».

È pronta per girare una commedia. “L’amica geniale”, invece, è una serie drammatica. Ci siamo lasciati con Lila in lacrime proprio nel giorno del suo matrimonio...
Gaia: «Sì, perché ha capito che Stefano, lo sposo, ha dato all’odiato Marcello Solara le scarpe che lei aveva fatto con le sue mani. Insomma, l’ha tradita proprio nel giorno del suo matrimonio!».

Non sta esagerando? In genere per tradimento si intende qualcosa di più fisico...
Gaia: «No no, per me è un vero e proprio tradimento. Anche più grave di quello fisico. Quelle scarpe erano un dono di Lila a Stefano, la cosa più sacra tra di loro».

È chiaro, anche a chi non ha letto i libri di Elena Ferrante, che il matrimonio sarà tempestoso. A proposito: voi avete amato di più il primo libro della serie o il seguente, da cui nasce questa seconda stagione?
Margherita: «Il secondo, perché succedono molte più cose. Elena è in crisi, è tentata di imitare Lila e accasarsi. Poi invece decide di continuare gli studi e arriva addirittura all’università più prestigiosa d’Italia, la Normale di Pisa».
Gaia:: «Sono d’accordo, anche a Lila succedono molte più cose. Diventa moglie, diventa madre e passa anche un sacco di guai».

Ci sono stati momenti duri sul set? Quali sono state le scene più difficili da girare?
Gaia: «Io sono andata completamente nel pallone quando abbiamo girato le due puntate dirette da Alice Rohrwacher. È cambiato tutto, dalle location agli assistenti. Ma soprattutto è cambiato il metodo di lavoro. Ero abituata a farmi guidare passo passo da Saverio, ma Alice ha uno stile molto diverso: mi ha lasciato libera di improvvisare, e questo mi metteva ansia. Per lo stress mi sono anche ammalata: otite, tonsillite e febbre a 39. Così centinaia di persone si sono dovute fermare per aspettare che guarissi... un disastro».
Margherita: «A Pisa mi sono ammalata anch’io ma nessuno si è preoccupato, perché dovevamo girare proprio le scene in cui Lenù è ammalata. Che fortuna, eh? A furia di bere brodo bollente mi sono scottata la gola. Però le scene più difficili sono state quelle all’università, dove dovevo discutere di fisica e matematica come se le conoscessi davvero a un livello altissimo. E anche quelle in cui discutiamo di politica».
Gaia: «È pazzesco quanto erano appassionati di politica i ragazzi degli Anni 60. Noi in confronto siamo molto più superficiali».

E i momenti migliori? Le scene più belle da girare?
Margherita: «Tutte le altre...».
Gaia: «Vi devo rivelare un piccolo segreto: in questa stagione vedrete Lila diventare mamma e il suo bambino crescere fino a quando ha circa 4 anni. Ma visto che le scene non vengono girate in ordine cronologico, sul set di bambini ce n’erano sei, di diverse età. E io me li coccolavo tutti e facevo anche un po’ da babysitter... è stato bellissimo. Poi io ho esperienza perché ho un fratellino più piccolo che ha 9 anni, Federico».

Sveliamo un altro segreto, che però è facile da intuire: nelle prossime stagioni Lila e Lenù diventeranno mature e poi anziane, e voi dovrete per forza passare il testimone ad altre due attrici. Cosa vorreste dire loro?
Margherita: «Niente. Ma mi piacerebbe essere io a scegliere l’attrice che farà Lenù».
Gaia: «Direi così: “Oh, guarda che io nella mia Lila ci ho messo l’anima! Non me la rovinare, capito?”».

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