“L’amica geniale”, Gennaro De Stefano interpreta Rino Cerullo

L'attore, prima di debuttare in tv ha fatto il fotografo e il cameriere mentre coltivava la passione per la recitazione.

Da sinistra: Gennaro De Stefano, Giovanni Amura e Gaia Girace in una scena della fiction
26 Febbraio 2020 alle 09:00

Nella serie “L'amica geniale” Gennaro De Stefano interpreta Rino Cerullo, il fratello di Lila. Gennaro abita a Gragnano, una cittadina a qualche decina di chilometri da Napoli. Prima di debuttare in tv ha fatto il fotografo e il cameriere mentre coltivava la passione per la recitazione.

Come sei arrivato sul set de “L'amica geniale”?
«Per caso. Ho studiato recitazione in una scuola di Castellammare di Stabia (NA) dove tre anni fa vennero a fare i provini alle bambine perché stavano cercando le protagoniste della serie. Mi chiesero di fare da spalla per un paio di giorni, ho finito per restare con gli addetti al casting per cinque, sei mesi. Dopo di che mi hanno detto che il regista Saverio Costanzo voleva vedermi per il ruolo di Rino».

Dai provini degli altri al tuo provino.
«Quando sono andato a Roma per fare il provino mi sembrava di aver già tutto il rione in testa. Avevo fatto da spalla ai provini delle bambine, poi da spalla per Rino “piccolo” e Rino “grande”, e quindi per Marcello, Pasquale, Antonio... Conoscevo tutti i personaggi e mi rivedevo in tutti i personaggi. È stato strano».

Com'è stato l'impatto sul set?
«Per la prima stagione, prima delle riprese, abbiamo fatto quattro mesi di training con due coach, ci hanno aiutato a costruire la sfera emotiva e ricreare gli atteggiamenti e il modo di porsi dei nostri personaggi, abbiamo anche fatto lezioni di ballo. Per la seconda stagione il training è durato solo un paio di mesi».

Hai letto i libri di Elena Ferrante?
«Ho cominciato a leggerli dopo. È stata una sorpresa, la forza del racconto ti prende a tal punto che hai sempre voglia di saper di più dei personaggi, sono tutti funzionali e importanti per la trama, e tutti approfonditi e raccontati in maniera accurata. Nel secondo libro la Ferrante descrive in una riga perfino la camminata di Rino!».

Cosa ti piace del tuo personaggio?
«In generale mi è piaciuto il fatto che Rino sia un sognatore».

Cosa non ti piace?
«Che si fa ossessionare dai soldi e arriva a “cedere” la sorella pur di ottenere l'aiuto dei più forti del rione, si fa sedurre dalla ricchezza e dal potere».

Ti immaginavi così la vita a Napoli negli anni 50?
«Questa Napoli mi ricorda molto le storie di mia nonna sul rione dove viveva a Gragnano, e anche le storie di mia mamma. Alcune sue amiche mi fermano per strada e mi dicono: “Succedeva veramente così!”».

Ora cosa stai facendo?
«Sto facendo alcuni provini per cinema».

Tornerai sul set?
«È da vedere, il cambio degli attori, con il passare del tempo, non sarà immediato, dipenderà dalla storia, da cosa ci sarà dopo, potremmo non esserci tutti nella terza stagione».

Come è cambiata la tua vita dopo “L'amica geniale”?
«Prima di questa serie ero un ragazzino che sognava di fare una cosa impossibile. Vivo sempre a Gragnano, coltivo le mie passioni, la fotografia, la chitarra, continuo a fare corsi e laboratori di recitazione. Più che altro è cambiato l'atteggiamento delle persone. Ora mi riconoscono per strada e mi chiedono le foto, ma mi fa piacere».

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