L'attrice che interpreta Veronica nella fiction di Canale 5 si racconta a Sorrisi
Che sorpresa. Nella scorsa stagione di «Le tre rose di Eva» lei era cattiva e ora si è fatta suora.
«Già, a quanto pare Veronica, dopo la morte del fratello e l’esperienza del carcere, si è redenta. Ma i suoi occhi non mentono…».
Sarà una conversione a tempo, quindi?
«Diciamo che attraverserà diverse fasi e avrà contatti con il sovrannaturale. All’inizio sembra buona, ma in questa stagione niente è come sembra. D’altra parte anche il vescovo, interpretato da Franco Castellano, le ha detto: “La natura delle persone non si cambia”».
Però il velo le dona e in tv funziona. Basta guardare il successo di «Che Dio ci aiuti» e di suor Cristina...
«A dire il vero mi ha colpito di più la serie “American Horror Story”, dove c’è una suora posseduta dal diavolo. Ma noi non arriviamo a tanto».
Veronica dunque rinuncerà all’amore?
«Quando si innamora di una brava persona diventa anche lei una donna migliore. Mentre se non è ricambiata, o sceglie l’uomo sbagliato, sono guai. Ma in fondo Veronica mi fa tenerezza, perché non riesce a trovare qualcuno che la ami davvero».
Anche per questi nuovi episodi ha girato scene impegnative?
«La più difficile è stata quella in cui Veronica sogna di fare l’amore con Alessandro (Roberto Farnesi, ndr) vestita da suora. Una scena che ha creato molto imbarazzo. Ho ricevuto anche diverse lettere di uomini che mi proponevano di “incontrarli” con l’abito di scena...».
In un cast così ricco di donne belle e brave c’è un po’ di rivalità?
«C’è, ma non è un mio problema. Io non sono invidiosa e sono razionale nel lavoro».
Con chi ha legato di più?
«Essendo un po’ un maschiaccio, ho sempre avuto amici uomini. Ho legato molto con Franco Castellano e con Anna Safroncik. E con Giorgia Wurth ci vediamo anche fuori dal set».
Lei hai iniziato con il teatro impegnato, ma la sua prima volta in tv è stata a «CentoVetrine». Come è accaduto?
«Ho recitato in quella serie mentre ero in tour a teatro con Gabriele Lavia. Diciamo che girare una soap è un intermezzo piacevole e leggero».
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