“L’isola di Pietro 3”, Francesco Arca: «Lavoro in tv con l’idolo della mia mamma»

È tra i nuovi ingressi della terza stagione della fiction con protagonista Gianni Morandi in onda su Canale 5. E lo ritroviamo ancora una volta nei panni di un affascinante poliziotto

Francesco Arca in "L'isola di Pietro"
25 Ottobre 2019 alle 09:00

È tra le nuove entrate nel cast di “L’isola di Pietro 3” e lo ritroviamo ancora una volta nei panni di un poliziotto. Dopo avere prestato il volto al commissario Terzani nella sesta stagione di “Rex” (prima ancora era stato un agente di polizia nella fiction di Raiuno “Ho sposato uno sbirro 2”), Francesco Arca torna sul piccolo schermo nel ruolo di Valerio Ruggeri, il nuovo vicequestore aggiunto che arriva da Roma a Carloforte, il paese dove trascorreva le estati da ragazzo.

Il suo arrivo porta un po’ di scompiglio nella vita del piccolo commissariato di Carloforte…
«Un po’ lo crea nei personaggi e nella storia perché porta con sé dei segreti che vengono svelati piano piano».

Valerio Ruggeri sfoggia tutte le carte per avere gioco facile con le donne della fiction: è un vicequestore e ha un’indubbia avvenenza fisica… Funziona?
«Beh, mica tanto. All’inizio i rapporti tra Valerio ed Elena Sereni (Chiara Baschetti, ndr) non sono idilliaci perché hanno lo stesso grado e poi non è facile accettare qualcuno che lavora al tuo fianco, soprattutto dopo la morte del tuo compagno. Inizialmente i rapporti sono solo professionali, poi ci sarà uno sviluppo…».

All’inizio della sua carriera ha mostrato i muscoli facendo il modello e il tronista a “Uomini e donne”. Poi ha intrapreso un nuovo percorso. Com’è andata?
«Sono arrivato in tv 15 anni fa. Dopo tre anni ho cambiato vita, città, mi sono messo a studiare recitazione, dizione e ho fatto amicizie diverse, muovendomi verso un campo che non era il mio. Ci sono arrivato a 27 anni. Non sono uno che molla facilmente e credo che la costanza mi abbia premiato».

Torniamo alla fiction: nel corso delle puntate Elena scoprirà che lei nasconde un segreto. Ci può dire qualcosa?
«Il tempo, nelle fiction come anche nella realtà, regala spunti sempre nuovi. Valerio ed Elena, che all’inizio non si conoscono, sviluppano, come è normale che avvenga nel commissariato di un piccolo paese, un’intimità che a volte è trasparente e altre è più buia…».

In tanti giorni di riprese c’è un momento che ama ricordare o che la fa sorridere?
«Quando ero in macchina con Chiara Baschetti, perché è una pessima guidatrice! Ogni volta che dovevamo girare una scena per me era un momento di alta tensione. Mi allacciavo subito le cinture perché Chiara partiva a razzo. Ricordo poi la prima scena con Gianni Morandi. Ero emozionatissimo. Lui è molto amato dalla mia famiglia, in particolare da mia madre, e un giorno gli ho chiesto di girare un piccolo video per lei. Gianni lo ha fatto subito».

È vero che lei nelle pause sul set si metteva a cantare con Morandi?
«È capitato una volta. Mi stavo preparando a un provino per una produzione spagnola in cui dovevo cantare il brano “Maria, Marì”. Ci siamo messi nel suo camerino, io in camicia bianca e lui a petto nudo con la chitarra in mano. All’inizio ero intimidito, ma poi mi ha aiutato a intonare la canzone».

Cosa racconta ai suoi due figli piccoli quando è via per tanto tempo?
«Ho la fortuna di avere accanto una donna (Irene Capuano, ndr) fantastica che non mi ha mai messo i bastoni tra le ruote. Quando sono sul set, appena posso prendo un aereo e raggiungo la mia famiglia e quando questo non è possibile, mi aiuto con le videochiamate per rassicurarli, per farmi vedere».

Se la immaginava così la paternità?
«Con l’arrivo della prima figlia ho vissuto una favola, con il secondo è stato bellissimo ma più impegnativo. Per quel che riguarda il lato familiare sono un romantico. Se sono cambiato e ho fatto passi da gigante anche nel lavoro, lo devo tanto anche alla mia famiglia che mi trasmette un senso di appartenenza e di sicurezza e mi fa affrontare vittorie e sconfitte sempre con il giusto equilibrio».

Nella fiction Valerio torna nel paese dove trascorreva le estati da ragazzo. E le sue dove le passava?
«A Oristano, dalla famiglia d’origine di mio padre. Lì trascorrevo il mese di agosto con i miei genitori e mia sorella».

Tra meno di un mese compirà 40 anni. Con quale spirito si affaccia agli “anta”?
«In realtà proprio da quando ho i figli, credo che dentro di me i 40 anni li ho già compiuti da un bel po’. Non mi spaventano. Sono numeri…».

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