“Lontano da te”, la fiction di Canale 5 con Alessandro Tiberi e Megan Montaner

I due attori per la prima volta insieme in una fiction in quattro puntate, in onda in prima serata da domenica 9 giugno

Alessandro Tiberi e Megan Montaner in "Lontano da te"
7 Giugno 2019 alle 12:45

Avete presente il cameratismo di certi compagni di scuola? Quelle amicizie allegre, piene di battute e aneddoti che saltano fuori solo con uno sguardo? Ecco, Megan Montaner e Alessandro Tiberi sono esattamente così.

Li incontriamo per parlare della fiction in quattro puntate “Lontano da te” (in onda su Canale 5 da domenica 9 giugno), prodotta da Cross Productions per Mediaset, in cui, per uno strano scherzo del destino, un’insegnante e ballerina di flamenco di Siviglia (Candela) e un uomo d’affari romano (Massimo) s’incontrano all’aeroporto di Praga.

Litigano, ma quando tornano ognuno a casa propria cominciano ad apparire l’uno nella vita dell’altro sotto forma di “visioni”. I due attori ci aspettano composti e silenziosi come due scolaretti in attesa dell’interrogazione. Ma dopo la prima domanda, gestirli diventa un’impresa degna di un domatore di leoni.


Allora ragazzi, da quanto non vi vedete?
Alessandro: «Da quasi un anno, ma avevo delle visioni: vedevo Megan ovunque!».
Megan: «Ci siamo mancati, non dormo se non so dove è Alessandro…».

E poi si scatena il caos. Le loro voci si sovrappongono, scattano in piedi e sbracciandosi, in un misto di italiano e spagnolo, ci fanno sapere che: si mandano spesso messaggi, non è facile rimanere in contatto visto che abitano in Paesi diversi, sono diventati amici e non era così scontato…

Fermi! Rispondete uno alla volta altrimenti non si capisce niente. Andiamo per ordine e spiegatemi cos’ha di speciale il vostro collega.
Alessandro: «Megan è una bomba di energia. Ti dà l’impressione di un’attrice dispersiva, difficile da gestire. Invece mi ha stupito perché è una secchiona. Io lo sono meno ma mi piacciono i grandi lavoratori come lei: è precisa, attenta e non si stanca mai, al contrario di me».
Megan: «Non ci conoscevamo e i primi giorni mi sembrava serio e timido, non parlava mai e stava in un angolo. In realtà faceva così perché non capiva la lingua: era l’unico italiano in Spagna, dove abbiamo iniziato a girare prima di arrivare in Italia. L’andaluso, poi, è molto difficile: si dicono circa 200 parole al secondo! Ci credo che non capisse niente. Anche io ho avuto difficoltà a parlarlo perché è un accento particolare, un po’ come per voi il napoletano. Ma anche Alessandro è un secchione, è stato facile lavorare con lui».

Altre difficoltà?
Alessandro: «Dover capire cosa è un business plan e termini simili! Ho fatto un corso accelerato di economia».
Megan: «Ho dovuto imparare il flamenco. Ma ho continuato a prendere lezioni anche dopo la fine delle riprese. Ora se qualcuno inizia a battere le mani non resisto e mi scateno!».

La serie è ambientata a Praga, Roma e Siviglia. Ditemi cosa vi ha colpito di ognuna di queste città.
Megan: «Di Siviglia tutto: il cibo, la gente, l’energia. La sera a fine riprese andavamo tutti assieme a bere qualcosa. Roma è imponente e amando mangiare adoro la vostra cucina. Praga è davvero bellissima ma la gente è un po’ fredda».
Alessandro: «A Siviglia siamo stati più di un mese, ma non l’ho girata molto. Si lavorava tutti i giorni. Roma è la mia città e ne vedo i difetti. Praga mi è piaciuta molto, in particolare le sue birrerie. E poi è la città di Franz Kafka».

Megan, ma tu sei disordinata all’inverosimile come Candela?
«Non così tanto, solo un pochino».

Alessandro tu sei pignolo e “rigidone” come Massimo?
«Forse noioso, ma preciso non direi».

Megan anche tu hai un figlio come Candela. Che madre sei?
«Molto normale, cerco di conciliare lavoro e famiglia. Mi diverto a giocare con Kael che ha due anni, sono molto “fisica” e mi piace sbaciucchiarlo».

Alessandro anche tu nella realtà hai due bambini. Che papà sei?
«Molto presente, mi piace avere Dalia e Gregorio attorno: infatti mi hanno seguito quando lavoravo all’estero».

Parafrasando il titolo della fiction, lontano da cosa non potete stare?
Megan: «Dal telefono».
Alessandro: «Da un bel romanzo».

Anche per voi, come per Candela e Massimo, gli opposti si attraggono?
Megan: «Non vorrei mai stare con un uomo simile a me. Con una persona diversa alla fine si crea un equilibrio».
Alessandro: «Concordo. Due persone uguali durano poco. L’amore è cercare di capire e amare i difetti dell’altro».

In una parola, come deve essere per voi l’amore?
Megan: «Tranquillo».
Alessandro: «Equilibrato».

Seguici