Luca Argentero e Valentina Bellè sono i protagonisti di «Sirene»

Lui è umano, lei è per metà pesce: il golfo di Napoli è lo sfondo di una storia che fa sorridere ed emozionare

Luca Argentero e Valentina Bellè  Credit: © Assunta Servello
26 Ottobre 2017 alle 12:46

L’idea, soprattutto per una fiction tv, è indubbiamente originale. Ci sono sempre la famiglia, l’amore, i compagni di scuola, un po’ di musica, ma stavolta le protagoniste sono quattro donne-pesce. In onda su Raiuno dal 26 ottobre in sei serate, «Sirene» è una delle rare incursioni della tv generalista nel mondo del fantastico.

Le quattro sirene del titolo sono Valentina Bellè, la mamma Maria Pia Calzone, le sorelline Denise Tantucci e Rosy Franzese; tra gli umani il più importante è Luca Argentero, trombettista napoletano che, lentamente, s’innamorerà della Bellè. Partecipazione specialissima di Ornella Muti, zia sirena che sogna di lasciare il golfo più bello del mondo per nuotare nelle acque di Miami.

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I protagonisti principali sono comunque Argentero e la Bellè, ai quali abbiamo chiesto di raccontare i rispettivi personaggi.
ARGENTERO: «Non ricordo un personaggio a cui mi sia affezionato più di Sasà Gargiulo. È un insegnante di educazione fisica con un attaccamento al lavoro e agli studenti che riflette la sua visione della vita: è un idealista dei sentimenti e non riesce a trovare l’anima gemella perché aspetta un amore puro. La risposta deve quindi arrivargli da un mondo ultraterreno».
BELLÈ: «La mia Yara è dittatoriale come le altre sirene, un bel caratterino, poco elegante se vogliamo. Potrebbe risultare pure antipatica se non fosse che in fondo ha veramente un cuore d’oro. È così perché è cresciuta in una società in cui le regole erano quelle: per le sirene i tritoni, cioè i maschi, non contano niente. Venendo a contatto con una società rovesciata riuscirà pian piano a capire come sciogliere le diversità e scoprirà una nuova dimensione».
Aveva in mente dei modelli per la sua sirena?
BELLÈ: «La prenda con le pinze, anzi con le “stra-pinze”: Audrey Hepburn in “Vacanze romane”, un film che ha dinamiche simili. I personaggi sono in realtà molto diversi e ci siamo preparate a lungo per rendere credibile, per quanto possibile, questa famiglia di sirene».
Il trombettista Sasà invece ricorda Richard Gere in «Cotton Club».
ARGENTERO: «È un riferimento possibile, ma non ho avuto bisogno di pensarci. Sul copione c’erano già talmente tante indicazioni, non c’era bisogno di aggiungere altro».
Le sequenze in acqua sono state complicate?
BELLÈ: «Il problema è stato il freddo. Abbiamo girato le scene marine tra fine settembre e ottobre, di mattina presto oppure di notte. Uscendo nude dall’acqua col vento che ti soffia addosso è difficile far finta di non avere freddo».
La coda da sirena era reale o ricreata al computer?
BELLÈ: «Raramente si tratta di effetti speciali. Nella maggior parte dei casi indossavamo una coda di silicone, un supporto bellissimo che ci ha fatto tornare un po’ bambine, però pesante per nuotarci dentro. Era tutto talmente divertente che abbiamo sentito poco la fatica, il lato fanciullesco ha salvato la situazione».
E lei, Argentero, sapeva già suonare la tromba?
ARGENTERO: «Come musicista sono solo uno scarso chitarrista; da adolescente, con gli amici, suonacchiavo pezzi grunge. Mi ha allenato Massimo Nunzi, trombettista di fama internazionale, ma servirebbero sei mesi solo per imparare a emettere una nota. Ho imparato soprattutto la mimica, dove mettere le mani sui tasti».
Una delle cose notevoli della serie è la sua cadenza napoletana.
ARGENTERO: «Grazie! È stata una sfida enorme, neanch’io pensavo di riuscirci. Se l’ho superata è grazie all’indefesso lavoro della mia amata coach, Simona Capozzi, con cui abbiamo lavorato un paio di mesi prima delle riprese. È stata come un’insegnante di sostegno con un ripetente. Mi ha aiutato anche vivere tre mesi a Napoli, stare in loco fa sempre bene».
E tra voi com’è andata?
ARGENTERO: «Benissimo, umanamente e professionalmente. Con Valentina avevamo appena lavorato insieme ne “Il permesso” di Claudio Amendola».
BELLÈ: «Purtroppo in quel film Luca e io non avevamo scene insieme. La cosa buffa è che l’unica volta che ci siamo incrociati nella stessa location è stato lui a parlarmi di questa serie “folle”, per la quale io avevo sentito che si stavano aprendo dei provini; un mese dopo eravamo coinvolti entrambi. Non lo dico per piaggeria, ma Luca è una persona piacevole con cui lavorare, preparatissimo, un grande collega».
ARGENTERO: «Quest’anno Valentina uscirà con diversi film, e qui ha sostenuto il ruolo di una vera aliena che si stupisce delle scarpe e delle lampadine. Fare commedia sembra semplice, ma per chi è abituato a cose più drammatiche non è affatto facile: sul set ho visto Valentina trasformarsi in una spugna, pronta a carpire la nota su cui tutti ci siamo poi accordati. È venuta fuori un’ottima storia corale; in termini jazz, una bellissima jam session».
Il prossimo film della Bellè è «Una questione privata» dei fratelli Taviani, girato in contemporanea con «Sirene».
BELLÈ: «Sì, e staccarsi continuamente da un personaggio per rientrare nell’altro è stato molto stancante, a livello fisico, mentale e artistico. Tra l’altro “Sirene” si girava a Napoli e “Una questione privata” in Piemonte; c’erano giorni in cui giravo da sirena, saltavo sul treno e la mattina dopo ero sul set tra i partigiani della Seconda guerra mondiale. Ho sempre evitato che due lavori si sovrapponessero, ma in questo caso non era possibile per la bellezza e la diversità dei due progetti».
E lei cos’altro ha girato?
ARGENTERO: «La commedia “Hotel Gagarin” di Simone Spada. Con Amendola, Battiston e la Bobulova faccio parte di una troupe che va in Armenia a girare un film solo per mettersi in tasca i fondi del ministero: una cosa veramente matta, che uscirà in sala intorno a Natale».
Cosa deve aspettarsi il pubblico da «Sirene»?
ARGENTERO:  «Sono convinto che chi la guarderà ne rimarrà ammaliato. Ogni puntata permetterà di passare una serata magica. Ecco, la parola giusta è proprio “magica”».

Se ve la perdete ci pensa sorrisi

A partire da venerdì 17 novembre Sorrisi sarà in edicola con i dvd della serie «Sirene», arricchiti da contenuti speciali, tra cui le «pillole» della telenovela «Colpi di cuore» (che potrete vedere anche sul nostro sito). Sono previste sei uscite al prezzo di 9,90 euro (rivista esclusa).

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