Lunetta Savino è Nunzia in “Le indagini di Lolita Lobosco”

Lunetta Savino è Nunzia nella fiction di Raiuno
8 Marzo 2021 alle 12:40

È stata Felicia, la madre di Peppino Impastato, nel film tv "Felicia Impastato" sul giornalista ucciso dalla mafia. Ha dato il volto a Vincenzina, la madre di Pietro Mennea nella miniserie "Pietro Mennea - La freccia del Sud". Ha interpretato Giovanna, la madre di Claudia Pandolfi e Giulia Bevilacqua in "È arrivata la felicità".

E ora Lunetta Savino è Nunzia, la madre del vice questore interpretato da Luisa Ranieri nella fiction "Le indagini di Lolita Lobosco", in onda la domenica su Raiuno.

Lunetta, spieghi lei com’è Nunzia.
«Una donna rimasta vedova presto che vive nel ricordo romantico del marito e si è dovuta rimboccare le maniche per crescere le due figlie. Nunzia è premurosa, affettuosa, a volte ingombrante, ma anche schietta, simpatica e dinamica. All’antica e moderna allo stesso tempo».

Lei che tipo di madre è ed è stata con suo figlio Antonio, 32 anni, avuto dal suo ex marito, l’attore Franco Tavassi?
«Anche se ormai è un uomo, continuo a essere molto presente. Dopo la separazione da mio marito, l’ho cresciuto praticamente da sola, gli ho fatto da mamma e da papà. Sono molto fiera di lui, anche se a volte il nostro rapporto può essere conflittuale».

Le sarebbe piaciuto avere una femmina?
«Sì, molto. I figli maschi sono più distaccati e non c’è quella confidenza, quella complicità che è tipica delle donne».

Lei con sua mamma che rapporto ha avuto?
«Speciale. Per me è stata un modello, il pilastro della famiglia, come lo sono tante donne del Sud. Generosa, vitale, divertente, positiva. Con lei potevo parlare di tutto, non solo di sentimenti, ma anche di libri o di film».

A proposito di Sud, la fiction è ambientata a Bari, dove lei è nata e cresciuta...
«Già. Ho provato una gioia incredibile. Mi sono sentita coccolata e protetta. Tornare nei luoghi del cuore mi ha emozionata. Oltre al fatto che l’ambientazione è stata curata nei dettagli e viene mostrata una Bari incredibilmente bella».

Lolita è una single incallita. A lei è mai capitato un periodo di “solitudine”?
«Sono stata quasi sempre in coppia. Ma dopo la separazione ho vissuto per parecchio tempo da sola. È stato utile per concentrarmi, mi sono dedicata a mio figlio e ho ripreso a lavorare. Mi sono circondata di amicizie profonde, soprattutto maschili. Mi sentivo un po’ come nel film "Harry, ti presento Sally..." E poi è arrivato il ruolo di Cettina in "Un medico in famiglia", che ha dato una svolta alla mia vita».

Condivide con Lolita anche la passione per i tacchi alti?
«Mi piace la moda, ma non parlatemi di tacco 12. Non ci so proprio camminare (ride)».

Tra i tanti ruoli di madre a quale è più affezionata?
«A Lucia, la mamma coraggiosa del fisico tetraplegico Fulvio Frisone nel film tv "Il figlio della luna". E poi Stefania in "Mine vaganti" di Ferzan Özpetek, una donna apparentemente anaffettiva, che non accetta l’omosessualità del figlio».

Si sarà stufata di fare la mamma...
«Beh, mi mancano ancora tante tipologie, come la madre fallita, quella mancata... Però preferirei esplorare territori nuovi. Se mi chiedessero di fare il commissario o il giudice, ci starei. Ma anche se mi offrissero la parte della delinquente. Si capisce che vado matta per le serie thriller?».

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