Ha sbancato gli ascolti con la prima serie da protagonista e ci racconta la serata della messa in onda. Poi al mattino...

Un successo strepitoso. La prima puntata di “Blanca”, andata in onda lunedì 22 novembre su Raiuno, è stata vista da 5 milioni e 672 mila telespettatori con uno share del 25,96 percento. Così il giorno dopo chiamiamo la protagonista, Maria Chiara Giannetta...
Maria Chiara, se ti chiedessi quanto sei felice?
«Dico tanto! Soprattutto dei risultati, dei commenti e delle recensioni positive: “Blanca” è la mia prima fiction da protagonista assoluta!».
Chi ti ha comunicato gli ascolti martedì mattina?
«Li hanno scritti sul gruppo WhatsApp che abbiamo creato: non ci credevo!».
Lunedì sera con chi hai visto la puntata?
«Eravamo a casa di Luca Bernabei (con la Lux Vide produce anche “Don Matteo”, ndr). C’erano, tra gli altri, il regista Jan Michelini e i colleghi Giuseppe Zeno, Enzo Paci, Antonio Zavatteri, Margareth Madè e Gualtiero Burzi. Mancava Pierpaolo Spollon perché sta girando a Trieste “La porta rossa”».
Com’era l’atmosfera?
«Bellissima. A cena abbiamo mangiato pasta con pancetta e funghi, poi tra un brindisi e una tartina ci siamo goduti la serata. È stata una festa, commentavamo, ridevamo, in alcuni momenti ci zittivamo. E durante la pubblicità brindavamo sempre, anche se il bicchiere restava pieno perché l’emozione era tanta. Avevo già visto la puntata un mese fa a casa mia, da sola, ma condividerla con gli altri me l’ha fatta sentire reale. È stato come vederla per la prima volta perché tanti telespettatori la stavano guardando insieme a noi».
E finita la puntata?
«Jan ha messo la colonna sonora dei Calibro 35 e ci siamo scatenati a ballare. Eravamo euforici. Poi ci siamo abbracciati e ci siamo detti che, comunque fosse andata, sarebbe andata bene, che avevamo fatto un bel lavoro, che certo, mancava giusto la ciliegina degli ascolti… Ma nessuno per scaramanzia si è sbilanciato sui numeri. La notte ho sognato che lo share era stato molto basso. Poi la mattina... non ce lo aspettavamo proprio un successo così».
Come te lo spieghi?
«Me lo sto domandando. Forse l’inclusività del personaggio, così coraggioso, o la sua empatia. Ma anche la Genova bellissima che si vede, la musica che ti fa ballare. È una serie che ti prende anche fisicamente».
Chi ti ha fatto per primo i complimenti?
«Luca Bernabei mi ha chiamato subito, ma la prima persona a cui io ho telefonato è stata mia mamma, che era al lavoro ed era contentissima. I miei hanno visto la puntata su RaiPlay che la dava in anteprima, perché la mattina si svegliano presto per andare a lavorare: mamma è infermiera e papà informatico all’università, e si alzano alle 6. Ma poi l’hanno rivista anche la sera su Raiuno».
Come festeggerai?
«Sono arrivata ora a Spoleto per girare “Don Matteo”. Domani prima di iniziare le riprese faremo un brindisi e stasera andrò a cena con i pochi colleghi che sono qui con me: Francesco Castiglione e forse Raoul Bova. Ho visto Nino Frassica che mi ha abbracciato e a cui la serie è piaciuta molto».
A chi dedichi questo successo?
«Alla mia famiglia, alla mia agente, alla responsabile del casting di “Don Matteo” che è stata la prima a credere in me, e un po’ anche a me stessa».
E ora che sei una star...
«Ma no, zero! Voglio solo andare a cena, mangiare una bella tagliata e bere un calice di vino. Oggi ho quasi digiunato. Tanto domani mi convocano sul set alle 11.30 e non mi devo svegliare alle 6, ma alle 9. Ora sto a palla, ma devo concentrarmi e riposare. Queste grandi emozioni stancano tanto».