Maria Chiara Giannetta: «Ho amato questo ruolo in “Buongiorno, mamma!”, difficile ma bellissimo»

L’attrice racconta a Sorrisi la sua esperienza nella fiction di Canale 5 con Raoul Bova

Maria Chiara Giannetta
19 Maggio 2021 alle 12:15

Fino a qualche settimana fa, per il grande pubblico, Maria Chiara Giannetta era la Capitana dei carabinieri che in “Don Matteo” mette in riga buoni e cattivi. Ora un nuovo personaggio si è aggiunto al curriculum televisivo di quest’attrice di origine pugliese, folgorata dalla recitazione sin da quando studiava alle superiori. È Anna Della Rosa, mamma di quattro figli e in coma da sette anni: è lei che dà appunto il titolo alla serie di Canale 5 "Buongiorno, mamma!".

Maria Chiara, lei a chi dice “buongiorno” quando si sveglia?
«Quando vado al lavoro il primo “buongiorno” lo dico alla persona che mi viene a prendere all’alba per portarmi sul set. Altrimenti ho una chat con la mia famiglia, siamo quattro figli sparsi per l’Italia, e spesso ci scriviamo il “buongiorno”».

Si sveglia di buonumore o aspetta per capire come andrà la giornata?
«Devo dire che sono sempre piuttosto “a palla”, io sono mattiniera e tendenzialmente più attiva a inizio giornata che la sera. Mi piace svegliarmi presto e vado a dormire presto, tanto più che in questo periodo non si può fare molto...».

La mattina quando vede i dati di ascolto delle sue fiction il buonumore arriva sicuramente.
«Con “Don Matteo” i primi episodi andavano in onda mentre stavamo ancora finendo di girare: sul set facevamo il toto-ascolti e vinceva chi si avvicinava di più allo share. “Buongiorno, mamma!” va molto bene e siamo veramente contenti perché le serie nuove sono sempre una scommessa».

È passata da Terence Hill a Raoul Bova, con un salto di canale.
«Quello che mi stupisce di più sono i riscontri delle persone quando vado a fare la spesa: mi riconoscono dalla voce, anche perché con la mascherina non è immediato. È incredibile, anche perché ora sono molto diversa da come appaio nella serie: ho i capelli più corti e più scuri».

Nella fiction di Canale 5 cambia look in continuazione.
«Il continuo cambio di epoca è costruito sull’impatto estetico, sul tipo di costume e sul taglio di capelli dei protagonisti. I miei capelli veri sono quelli lunghi di Anna in coma, per le scene da giovane avevo le extension, poi un ciuffo corto e per quelle da sposata, prima dell’incidente, indossavo una parrucca rossa con la frangetta, che poi è il mio look preferito: quattro cambi di capelli».

Direttamente dalla Capitana dei carabinieri alla mamma in coma, allettata a casa.
«Sì, ho finito “Don Matteo” e dopo tre settimane sono partite le riprese di “Buongiorno, mamma!”. La mia Anna è in coma, ma deve dare l’idea di un personaggio vivo, che è sul letto e dorme».

È stato difficile?
«Gli altri attori mi prendevano in giro: “Beata te che sei lì a dormire!”. Invece è stata la cosa più stancante che abbia mai fatto. Entri la mattina, ti metti in quel letto e devi cercare tra un’inquadratura e l’altra di alzarti altrimenti diventi completamente alienata. Devi tenere gli occhi chiusi, il corpo fermo, stare dritta, avere un certo tipo di respiro, mai battere gli occhi, cosa che viene naturale quando ti rilassi. Certo non ti puoi addormentare!».

Che cosa le piace della sua mamma “speciale”?
«La sua serenità, Anna infonde intorno a sé tanta serenità».

E della Capitana di “Don Matteo”?
«La coerenza. Anna Olivieri è un personaggio complicato, a tratti anche antipatico, ma coerente: sai cosa puoi o non puoi avere da lei».

Entrambi i personaggi si chiamano Anna: un caso o è voluto?
«È un caso. Il progetto di “Buongiorno, mamma!” è nato anni fa e la sceneggiatrice l’aveva chiamata così molto prima che dovessi interpretarla io».

Al debutto ha scritto: «Mamme di tutta Italia, vediamo se ho passato l’esame». Risultato?
«Su Instagram molte mamme mi scrivono che sono contente. Come per “Don Matteo”: mi scrivevano molte ragazze ispirate dalla carriera militare o dalla passione per il lavoro della mia Anna Olivieri. Non sono molto attiva sui social, però quando vanno in onda le puntate la sera leggo sempre i messaggi».

E sua mamma cosa le ha detto?
«Abbiamo visto un episodio insieme ed era molto intenerita. Mi ha detto: “Che brava che sei!”. Dice che sono una mamma molto dolce».

Ha mai pensato che tipo di madre sarebbe nella realtà?
«Sì e ogni volta che penso “farò questo”, “sarò così”, “vorrei che mia figlia giocasse a tennis”, poi mi dico che in realtà non posso sapere che tipo di mamma potrò essere, ci sono sempre altre necessità rispetto alla mamma perfetta».

Da figlia, invece, com’è stata?
«Mia mamma si lamentava perché ero sempre davanti alla tv e così per farla contenta a 14 anni mi sono iscritta a un corso di teatro. È iniziato tutto da lì»

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