Masantonio, il detective con uno strano superpotere

Alessandro Preziosi nella serie tv di Canale 5 riesce a entrare nella mente delle persone scomparse che sta cercando. E a parlarci...

Alessandro Preziosi
19 Giugno 2021 alle 09:18

Masantonio è un tipo strano: forse è un poliziotto, forse lo è stato, ha un passato oscuro di cui si conosce poco e su cui lui non vuole dare troppe spiegazioni. Ne sanno qualcosa le persone che lo conoscono e gli vogliono bene nonostante tutto, una donna legata al suo passato (Daniela Camera), l’amica d’infanzia (Claudia Pandolfi), un impavido prefetto (Bebo Storti) e un giovane collega (Davide Iacopini). Ma soprattutto ora che Masantonio è tornato a Genova dopo 17 anni, è lui a dover indagare e far luce su coloro che da un giorno all’altro scompaiono, senza un segno, un indizio, una traccia.

Il protagonista dell’omonima serie tv “Masantonio - Sezione scomparsi”, in onda su Canale 5 a partire dal 25 giugno (10 episodi distribuiti in cinque prime serate), ha il volto e il fisico di Alessandro Preziosi che lo tratteggia schivo, diffidente, l’aria trasandata, lo sguardo sarcastico.

Masantonio ha un grande dono, che è quello di riuscire a immedesimarsi nelle persone, tanto da parlare con loro anche quando non ci sono. Dirige una piccola unità sperimentale, composta da due persone, lui e un collega, preposta alla ricerca degli scomparsi. Il suo metodo è molto particolare: si identifica talmente nelle persone da cercare, parla e dialoga con loro, che riesce in qualche modo a vederle. E a mettersi in contatto con loro.

«L’idea era quella di raccontare il mondo degli scomparsi» spiega Gianluca Leoncini, ideatore, sceneggiatore e produttore (insieme con Valerio Cilio) della serie per Cattleya. «C’era la voglia di raccontare la complessità della scomparsa e la realtà di coloro che restano e aspettano». E cita i numeri impressionanti degli scomparsi in Italia dal 1974 al 2018: 31.000, 1.400 all’anno, 4 al giorno. Ci sono adolescenti problematici, innamorati osteggiati dalle famiglie, alcuni oberati dai debiti, altri malati di Alzheimer o semplicemente dei senza famiglia che alla fine nessuno cerca.

Seguici