Nella fiction di Raiuno è il marito mite e accomodante di una donna magistrato ruvida e carismatica. E all’attore, figlio d’arte (il papà Nunzio era un famoso cantante lirico e attore), questa nuova sfida professionale sta regalando successo e popolarità
Nella serie "Imma Tataranni - Sostituto procuratore" Massimiliano Gallo è Pietro De Ruggeri, marito mite e accomodante di una donna magistrato ruvida e carismatica. E all’attore, figlio d’arte (il papà Nunzio era un famoso cantante lirico e attore), questa nuova sfida professionale sta regalando successo e popolarità.
Massimiliano, lei è un attore d’esperienza…
«Ho 51 anni e ho fatto molto teatro. Al cinema mi sono affacciato tardi, nel 2009 con Fortapàsc, poi ho continuato a lavorare per la tv: in dieci anni ho preso parte a una trentina di film e a una quindicina di fiction».
Ora, però, la gente la ferma continuamente per chiederle selfie e autografi…
«La popolarità per me era già esplosa con I Bastardi di Pizzofalcone e Sirene, perché la televisione ti fa conoscere subito a un mare di persone. E comunque è un onore essere apprezzato dalla gente comune».
Si aspettava il successo di Imma Tataranni?
«Ci speravo, perché questa serie era una novità per l’argomento, per il modo di raccontare e per la scelta di puntare su un’attrice come Vanessa Scalera, non nota al grande pubblico. La gente ti premia se fai prodotti di qualità. Questo non è “Montalbano al femminile”, com’è stato detto. Imma è una donna normale, in cui ci si identifica».
Anche il marito, il suo personaggio, è un tipo che oggi si trova in molte famiglie…
«Pietro è un impiegato che ha più tempo libero della moglie, per cui è più presente in casa. Cucina, porta avanti la famiglia, cerca di mediare tra la madre e la figlia adolescente. Anch’io sono papà di una ragazza che ha 17 anni e il rapporto con la mia Giulia è proprio come quello tra Pietro e la sua Valentina».