Matteo Martari è nella fiction “Non mentire”: «Sono un pessimo bugiardo»

Nella miniserie interpreta il poliziotto Tommaso. La sua ex fidanzata Laura ha accusato di stupro il brillante medico Andrea e lui conduce una personale indagine. Ma nasconde qualcosa: era ancora insieme a Laura quando ha iniziato una relazione con sua sorella Caterina...

Matteo Martari in "Non mentire"
21 Febbraio 2019 alle 09:00

Nella miniserie "Non mentire" Matteo Martari interpreta il poliziotto Tommaso. La sua ex fidanzata Laura (Greta Scarano) ha accusato di stupro il brillante medico Andrea (Alessandro Preziosi) e lui conduce una personale indagine. Ma nasconde qualcosa: era ancora insieme a Laura quando ha iniziato una relazione con sua sorella Caterina (Fiorenza Pieri)...

Matteo, è giusto credere a una persona solo perché le si vuole bene?
«Se si tratta di una persona a cui sei rimasto legato da un affetto profondo, penso sia naturale che prevalga un istinto di protezione. Le credi perché la conosci e hai fiducia in lei. Se poi scopri che ha detto il falso, allora hai preso una bella fregatura (ride)».

Lei ne ha prese?
«Mi è capitato. Ma la delusione più grande l’ho avuta da un amico, perché nell’amicizia non c’è posto per le bugie».

È un paladino della verità?
«Credo che la sincerità difficilmente ti metta in una situazione spiacevole. Certo, a volte ha il potere di ferire. Ma se non la dici fai del male a te stesso». 

Le capita di mentire a se stesso?
«Chi di noi non se la canta e se la suona? Magari per accettare delle cose di noi stessi che non ci piacciono?».

Sa smascherare chi le racconta una bugia?
«Sono uno “di pancia”. Spesso però le sensazioni che avverto corrispondono alla realtà». 

Come reagisce a una menzogna?
«Dipende dal contesto e da chi mente. Più la persona mi è vicina più reagisco emotivamente, non lascio correre».

Come bugiardo che voto si dà?
«Direi pessimo. Quando ho raccontato bugie sono sempre stato beccato. E questo ti fa passare la voglia di dirle!».

E col gossip che rapporto ha?
«Ho imparato a riderci sopra, salvo quando si tratta di notizie offensive».

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