Maurizio Lastrico in “Sei donne”: «Il mio Gregorio è bello e dannato»

Un personaggio ambiguo, pieno di segreti, ma che un’amica della figlia definisce bellissimo

27 Febbraio 2023 alle 08:32

Nella serie "Sei donne", scritta da Ivan Cotroneo e Monica Rametta, Maurizio Lastrico è Gregorio, patrigno di Leila, con la quale sparisce improvvisamente. Un personaggio ambiguo, pieno di segreti, ma che un’amica della figlia definisce bellissimo: «Sarebbe il mio sogno esserlo, se lo fossi stato non avrei fatto il comico. Però so di essere “particolare”» commenta ridendo l’attore genovese.

In questa serie lei è un bello: ma è anche dannato?
«Non è stato facile amare Gregorio. Ma una delle cose che mi hanno insegnato a scuola di recitazione è di non giudicare i nostri personaggi. Dobbiamo interpretarli fino in fondo e dare loro umanità, che non vuole dire per forza renderli buoni o caritatevoli».

Si è sentito a suo agio a interpretare un personaggio “oscuro”?
«Ma certo, è stato divertente. Gregorio è un uomo controverso e ha numerose sfaccettature. Distanziarsi da sé è uno degli esercizi più belli per un attore».

Che cosa l’ha aiutata a entrare nei suoi panni?
«Grande fiducia e sintonia con il regista, Vincenzo Marra. E poi ho avuto modo di incontrare varie persone che avevano qualcosa in comune con Gregorio. Molto ha fatto poi la sceneggiatura, scritta benissimo e in modo chiaro. Diciamo che è stato il personaggio a guidarmi».

Invece uscirne è stato difficile?
«No, perché la recitazione è un gioco. Mi è capitato di girare certe scene con Gregorio di giorno e la sera di esibirmi in uno spettacolo comico. L’approccio è lo stesso».

Come l’hanno scelta per la parte?
«È arrivata la proposta e ho accettato. Sono sempre pronto a scommettere su progetti e ruoli anche un po’ folli. È una grande libertà poterlo fare».

Sua mamma che cosa le dirà dopo averla vista nella serie?
«Credo mi stupirà. Ha l’intelligenza emotiva per capire la funzionalità del personaggio, che è di farci riflettere su alcuni temi importanti. Poi lei ama quello che faccio, è la mia prima tifosa, una ultras. Mi piaceva interpretare un personaggio che mettesse il pubblico nella condizione di capire meglio che tipo di attore sono».

Nella sua vita che posto occupano le donne?
«Ho tante amiche, sono punti di riferimento anche nel lavoro. A breve avrò la mia prima regista donna e sono contento. Il mio sogno è avere anche autrici comiche che scrivano i miei pezzi».

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