Interpreta Anna Conti e indaga sulla sparizione della giovane Leila e del patrigno

Dal 28 febbraio su Rai1 Maya Sansa è Anna Conti, una pm dal carattere difficile, che nella serie “Sei donne”, prodotta da Ibc Movie in collaborazione con Rai Fiction, indaga sulla sparizione della giovane Leila e del patrigno.
Maya, cosa ha amato di Anna?
«Lei è una grande lavoratrice, si è costruita una carriera da sola e quindi odia tutto ciò che è superficialità e lassismo. Sta attraversando un momento molto difficile: è in crisi con il marito, il figlio studia negli Stati Uniti e lei è da sola. Le resta soltanto il lavoro e sente che tutti le mentono. Così Anna si attacca alla verità come se fosse la cosa più sacra al mondo».
Anche per lei la sincerità è tutto?
«In questo assomiglio molto ad Anna, non invece per la durezza. Non sarei mai brusca e autoritaria come lei. Ma odio l’ipocrisia. Posso fare buon viso a cattivo gioco, ma non mentendo».
La serie tratta tematiche molto dure. Lei è mamma di Talitha, 10 anni. Ha mai delle ansie?
«Nessuna. Per fortuna ho ereditato da mia mamma e da mia nonna la serenità. Certo, anch’io ho delle inquietudini, ma cerco sempre di pensare in positivo: proteggiamo molto Talitha. Le preoccupazioni più serie arriveranno tra qualche anno».
Si è ispirata a qualcuno per creare un personaggio così complesso?
«L’osservazione mi aiuta molto. Ho iniziato a studiare diverso materiale su Internet di veri avvocati, procuratori e giudici. Inoltre ho uno zio ex giudice ora in pensione, Adriano Sansa, che ho chiamato spesso per confrontarmi. Lui mi aiutava e poi con ironia mi diceva di accettare che fosse finzione e di non essere troppo pignola. Poi ho un’amica ispettrice di polizia che mi ha dato tanti suggerimenti».
Capelli lunghi e poco trucco. Si riconosce nell’immagine di Anna?
«In genere non mi trucco tanto: il viso con poco mascara di Anna è anche il mio. Ma mentre lei si veste bene, io sono sempre molto comoda e più libera: jeans, golf e stivali è il mio look di base. In inverno uso stivali imbottiti e maxi maglioni contro il freddo».
La serie è stata girata a Taranto.
«Sì, la scorsa estate, con 40 gradi all’ombra. Ogni tanto qualcuno sveniva. Io mi sono salvata grazie alle gocce di olio essenziale alla menta che mettevo sui polsi: le davo a tutti».
Non avete usato i teatri di posa?
«Abbiamo realizzato interni ed esterni tra Taranto e, per una settimana, Polignano a Mare (BA). Abbiamo fatto le riprese nella vera procura di Taranto, che è in un bellissimo palazzo. Ne abbiamo usato una parte e la mattina incrociavamo chi andava a lavorarci davvero».