Matteo Martari e i misteri al confine del “Brennero”

La fiction si addentra in un giallo tra le ombre di ieri e di oggi

14 Settembre 2024 alle 08:11

Sono tanti i poliziotti interpretati da Matteo Martari. Fresco del successo di “Cuori” in cui era il bel dottor Alberto Ferraris, l’attore veronese torna su Rai1 con “Brennero”, nuova serie in cui presta il volto a Paolo Costa, un ispettore dal passato complesso. In una Bolzano dove tedeschi e italiani convivono non senza difficoltà (i primi considerati rigorosi, i secondi eccessivi), torna a colpire un serial killer che mira a vendicare gli italiani, talvolta trattati dalla popolazione tedesca come cittadini di serie B.

Alla giovane pm Eva Kofler (Elena Radonicich) è affidato un caso che il padre non riuscì mai a risolvere. Le aspettative sono alte ed è per questo che Eva viene affiancata da Paolo Costa, la cui vita cambiò, alcuni anni prima, proprio indagando sul misterioso omicida. «Di questa storia mi ha colpito il racconto del bilinguismo che esiste a Bolzano, una realtà di cui si parla poco e che diventa anche un tema sociale per esplorare le differenze che sussistono» afferma Martari, che si dice entusiasta di interpretare un personaggio ben diverso dai suoi ruoli precedenti. «Non è un poliziotto canonico, si lascia guidare dall’istinto: è la controparte italiana di Eva, che invece è di cultura tedesca. Nonostante questo caso gli sia costato molto, Paolo non ha intenzione di mollare e ha sviluppato una vera e propria ossessione riguardo a questo mistero».

Prima della carriera da modello e poi da attore, Matteo ha lavorato in una panetteria per cinque anni: «Mi è rimasta la capacità di svegliarmi presto, necessaria per un attore, e la voglia di sperimentare con le materie prime: anche fare il pane ha un aspetto artistico». Se domani smettesse di recitare, a che lavoro si dedicherebbe? Martari ci pensa bene e risponde: «La guida alpina».

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