Sulla lavagnetta del menu di una trattoria che si affaccia sulla via principale di Ragusa Ibla si legge: «Qui ha mangiato due volte il commissario Montalbano». Che sia Modica, Ragusa o Scicli, ogni metro di questo meraviglioso angolo nel sud della Sicilia parla del personaggio nato dalla penna di Andrea Camilleri. Nelle vetrine spiccano i libri sui luoghi della fiction. Agenzie di viaggi organizzano tour guidati per raggiungerli. Ma in queste zone tutti quanti sanno indicare gli «sfondi» che accompagnano le indagini del poliziotto sbanca-Auditel. Come Punta Secca, frazione di Santa Croce Camerina, dove sorge la casa sulla spiaggia di Salvo. O il palazzo del Comune di Scicli, preso d’assalto dai fan che vengono da tutto il mondo per vedere la stanza del questore, al primo piano, e gli uffici di Montalbano e colleghi, al pianterreno. «Proprio queste stanze diventeranno un museo gestito dal Comune, speriamo entro l’estate» ci svela un impiegato prima di spalancarci le porte del commissariato di Vigata e mostrarci tutti i segreti del favoloso mondo di Montalbano.
La scrivania del questore è... del sindaco. In realtà è l’ufficio del sindaco di Scicli, Enzo Giannone. Sulla sua scrivania spicca il registro dei visitatori (nel dettaglio), con moltissimi stranieri. Alcuni vengono perfino dall’Australia.
L’80% dei turisti è fan della serie e visita l’edificio per vedere la stanza del questore e sedersi sulla sua poltrona. Ormai è talmente consumata che è stato posto su di essa un cartello con scritto: «Vietato sedersi». Fatta eccezione per il sindaco, ovvio.
L'ufficio di Salvo: davanti alla porta c’è la scrivania di Fazio, posta di fronte a quella di Montalbano. La sedia in basso a destra è quella dove vengono interrogati testimoni, sospetti e familiari.
Il corridoio e il centralino di Catarella: al pianterreno del Palazzo comunale di Scicli, dove prima c’era l’Ufficio protocollo, è stato creato il commissariato di Vigata. Una volta finite le riprese della serie tv il set rimane intatto ed è possibile visitarlo.
Montalbano e i suoi fedelissimi Fazio, Mimì e Catarella nella location.
La stanza di Mimì: se si spalanca la porta dell’ufficio del dottor Augello...ci si ritrova davanti a un muro
Avvisi in bacheca (per finta): nella bacheca del commissariato sono appesi dei documenti con i simboli della questura di Vigata, che, va ricordato, è immaginaria.
Dopo i film inediti e le repliche della scorsa primavera, Rai1 trasmetterà altre 4 repliche della serie con Luca Zingaretti e tratta dai romanzi di Camilleri