Nino Frassica: «Ecco come si sopravvive a 2 settimane senza “Don Matteo”»

Festival e Coppa Italia hanno fatto slittare la fiction di Raiuno. Scioperi della fame, fughe all’estero, gente incatenata davanti alla Rai: quando il prete più amato della tv manca, ecco cosa succede

Terence Hill e Nino Frassica
20 Febbraio 2020 alle 11:51

A Voghera una signora di 108 chili sta facendo lo sciopero della fame. Una famiglia di Torino si è trasferita in Bulgaria (lì stanno trasmettendo le repliche di Don Matteo 4). Una ragazzina calabrese ha costretto il padre a vestirsi da prete e ad andare in bicicletta. Addirittura, l’associazione dei consumatori ha detto che gli spettatori di "Don Matteo" potranno detrarre 12 euro dal canone come risarcimento per la mancata messa in onda. Gente che scalpita. Slogan AntiAriston. Striscioni. Scomuniche. Cori contro Raiuno. Gente incatenata davanti al Cavallo della Rai. Ma come si fa? Quindici giorni (quasi 100) senza Don Matteo.

Ma come si fa?
Io posso stare 15 giorni senza respirare ma non 15 giorni senza Don Matteo! 15 giorni sono un’eternità. In 15 giorni a Roma hanno costruito il Colosseo. In 15 giorni a Parigi hanno costruito la Torre Eiffel. La torre di Pisa l’hanno fatta in 12 giorni ed è venuta storta. Io con "Don Matteo" ci sono cresciuto. Lo vedo in tv da quando avevo 6 anni ed era ancora in bianco e nero coi sottotitoli.

È successo questo
Giovedì 6 febbraio ore 21 quarta serata del Festival di Sanremo. Giovedì 13 febbraio ore 21 semifinale Coppa Italia Milan-Juventus. Uno scandalo. Fossi stato io il direttore dei palinsesti avrei deciso così: Mercoledì 5 Festival dalle 21 alle 27 (3 del mattino). Un’ora di pausa, per far sfogare Marzullo. Dalle ore 4 Festival fino a mezzogiorno (8 ore lavorative). E la sera del 6 avrei mandato regolarmente la puntata di "Don Matteo". Se avessero voluto mandare in onda Benigni che recitava il “Cantico dei cantici” avremmo potuto ospitarlo noi nella nostra puntata. Giovedì 13 la partita: perché? Da che mondo è mondo le partite si giocano la Domenica e non di sera. Perché un tale spreco di energia elettrica? Le partite vanno giocate di mattina. Alla luce del sole. Io tutte le volte che ho giocato a calcio (una) ho giocato sempre di mattina. In vita mia ho giocato una sola partita: Scapoli contro Sposati. Ho giocato il primo tempo con la squadra degli Scapoli. Durante l’intervallo mi sono sposato e il secondo tempo l’ho giocato con la squadra degli Sposati. Non appena ho saputo di questi 15 giorni di pausa, ho chiamato subito Terence Hill. Io ho il suo numero di telefono personale. Terence è molto riservato e il suo numero non lo dà a nessuno, ce l’ha chiuso in una cassaforte. Ma a me l’ha dato, al telefono mi ha detto: “Nino, sono solo 15 giorni!”. E purtroppo voi vi siete persi la puntata del 6 che è una tra le più belle di quest’anno. Si intitola:

"Il sedicente sedicenne"
La trama: a Spoleto circola un ragazzino di 15 anni che dice di avere 16 anni per sembrare più grande. La Capitana Olivieri (interpretata da Maria Chiara Giannetta) lo vuole arrestare. Il maresciallo Cecchini (Nino Frassica) consiglia alla sua capitana: «Arrestarlo mi sembra esagerato al massimo diamogli quattro legnate». Natalina (Nathalie Guetta) urla in canonica per i fatti suoi. Il ragazzino (interpretato da Alessio Boni) piange piange piange. Barbara d’Urso (Barbara d’Urso) vorrebbe invitarlo come ospite a “Domenica Live”, ma lui è sotto contratto in esclusiva Rai. Don Matteo (Terence Hill) risolve il problema del bambino dicendogli: «San Maloppo non piangeva mai, pianse soltanto il 2 marzo 1775 dalle ore 12 alle ore 12 e un quarto. Gli uomini non piangono». Intanto Natalina urla fin quasi a coprire il pianto del ragazzo. Don Matteo continua: «Caro figliuolo non andare in giro a dire che hai 16 anni, li compirai tra un po’, mancano ancora due settimane, sei un sedicente sedicenne».

Il padre del ragazzo (Raoul Bova) impazzisce e dice: «Adesso prendo una pistola e ammazzo qualcuno». Il brigadiere Ghisoni (Pietro Pulcini) dice: «Vadu u pigliu?». «Fermi tutti» interviene Don Matteo «a Spoleto si muore solo di giovedì e poiché non andiamo in onda per due settimane il ragazzo diventerà sedicenne e non sarà più un sedicente sedicenne». Finisce la puntata in canonica con Natalina che urla perché non trova lo spumante, lo trova Pippo (Francesco Scali). Brindano tutti insieme e in chiusura Don Matteo regala un sorriso al pubblico televisivo.

“Il sedicente sedicenne” che doveva andare in onda il 6 febbraio non è andato in onda per colpa di Sanremo. E anche la bella puntata “Don Matteo contro Wanna Marchi” prevista per giovedì 13 febbraio non è potuta andare in onda per colpa della partita. Giovedì 20 invece andrà in onda
“Non uccidere”. Il Papa che viene a Spoleto etc etc. Io non mi assumo responsabilità: se dopo 15 giorni mi confondo e per sbaglio arresto un innocente, non è colpa mia!

Faremo sicuramente un grosso ascolto. Anche se vi confesso che sono lievemente preoccupato perché allo stesso orario abbiamo contro un film su Rai Movie “Sandokan contro i Vampiri Buoni” e su Canale 333 il documentario sulle Punte delle Piramidi, comunque e perunque vi apsettiamo
su Raiuno giovedì.

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