Pilar Fogliati in “Cuori” è la cardiologa Delia Brunello

L'attrice ci spiega come questo ruolo ha cambiato le sue abitudini

14 Ottobre 2023 alle 08:49

È la cardiologa Delia Brunello in "Cuori", bravissima e dalle doti sopraffine: Pilar Fogliati ci racconta cosa dobbiamo aspettarci dal suo personaggio nella seconda stagione, in onda su Rai1 ogni domenica.

Come sta Delia?
«Sta vivendo un momento difficilissimo. Si è un po’ ribaltato il triangolo amoroso della prima stagione: ora lei non è più la donna “occupata”, non sta più con Cesare, e Alberto, il suo amore, è impegnato. In ospedale le stanno voltando le spalle, è sempre stata una dottoressa “scomoda”. E lei che fa? Si attacca di più al lavoro e a una piccola paziente a cui vuole salvare la vita».

Uscirà da questa situazione?
«Farà una bella fatica ma mi piace pensare che ci sia la forza del destino che governa tutto e ne uscirà, un po’ uno straccio ma ne uscirà».

L’“orecchio assoluto” di Delia non l’aiuta nella vita privata?
«Lei è brava ad ascoltare il cuore degli altri, ma con il suo fa più fatica».

E lei, Pilar, come gestisce questo equilibrio tra amore e lavoro?
«Io sono razionale, lenta a prendere decisioni e per nulla impulsiva. Mi piacerebbe essere più “de core”, come si dice a Roma. Ho paura di sbagliare, faccio sempre una lista di pro e contro».

Trova delle affinità caratteriali con Delia?
«Lei non chiede aiuto quando sta male. In questo siamo simili».

Parliamo invece di un aspetto frivolo: “Cuori” è ambientato negli Anni 60, Delia è vestita in maniera impeccabile, tra cappottini colorati e abiti corti...
«Quanto mi piace! Deve sapere che il mio abbigliamento quotidiano è fatto di tre tonalità: blu scuro, nero e bianco. Con Delia ho un piccolo arcobaleno nell’armadio e un po’ l’ho portato a casa: ho iniziato a comprare capi più colorati. Per esempio, lei in questa stagione ha spesso calze rosse: anche io ne ho preso un paio, velate. Non vedo l’ora che sia inverno per indossarle».

E gli accessori?
«Adoro gli orecchini grandi di Delia, poi non ho i buchi alle orecchie proprio come non c’erano negli Anni 60. Sono un po’ pesanti ma mi sono abituata. E i guanti sono bellissimi, anche se difficili da utilizzare con i cellulari».

Usate tutti capi originali, vintage?
«Sì, è stato fatto un lavoro pazzesco sui costumi. Ho scoperto, per esempio, che mostrare la modernità era una caratteristica di quel periodo: la zip che fino a quel momento veniva nascosta è diventata a vista nei vestiti e nelle tasche».

Un capo scomodo che ha dovuto portare in scena?
«Povere donne degli Anni 60: perché facevano questi tacchetti piccoli, alti un paio di centimetri, dal baricentro sbagliato, con i quali si traballa a destra e sinistra? Poi ho capito che ogni epoca ha un suo corpo: io sono una donna alta e quei vestitini già corti a me stanno cortissimi!».

E il trucco, fatto di eyeliner e matita nera, le piace?
«Non ho mai messo la matita nera attorno agli occhi, solo mascara e un po’ di colore rosa sugli zigomi. Adesso invece non riesco a stare senza eyeliner, sopra lo metto all’insù e sotto faccio una riga dritta un po’ come portava Mina in quegli anni. Non è facile eh, ma mi diverto».

Quanto tempo richiede la preparazione prima delle riprese?
«Sveglia alle 5.20, un’ora circa di trucco e un’ora per collocare la parrucca: iniziamo a girare alle 7 di mattina».

A proposito, ha mai portato i capelli corti come Delia?
«Mai, li ho sempre avuti lunghissimi. Ma mi sono un po’ stufata e dopo il film che sto girando mi sono detta che me li taglio! Ma tanto, eh? Farò la lista di pro e contro anche in questo caso, anche perché poi penso che per certi ruoli non vada bene».

Lei ha esordito come regista con “Romantiche”, dove recita in quattro ruoli diversi, e per questo ha ricevuto un Nastro d’argento come Miglior attrice in una commedia.
«È stato un successo del tutto inaspettato. È una gioia, perché mi viene da pensare a chi ha creduto in me».

Lei è romantica come dice il titolo del film?
«Sì, preferisco essere sognatrice piuttosto che cinica».

In “Un passo dal cielo” era etologa, in “Cuori” è cardiologa...
«È bello mettersi un camice ed entrare in personaggi così strutturati. Alla prima a Torino mi ha fatto i complimenti un cardiochirurgo, qualche signora al bar mi chiama “dottoressa” ed è un’emozione che ti tieni stretta... A furia di parlare di ventricoli, atrio destro, valvola mitrale, qualcosa del cuore l’ho capita!».

Un ruolo che le piacerebbe fare?
«Un’avvocata che fa delle arringhe incredibili, che salva famiglie e con una grande passione per la giustizia».

Cosa sta facendo ora, invece?
«Il film di Giovanni Veronesi, “Romeo è Giulietta”, con Sergio Castellitto. Io sono un’attrice sfortunata che cerca di svoltare. E poi devo anche lavorare alla scrittura del mio secondo film».

Ansia?
«Non ha idea, dopo “Romantiche”... Ma in questo caso non ho fatto la lista dei pro e contro perché è solo pro, è una bellissima occasione che mi devo godere!».


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