“Più forti del destino”: Palermo 1987, tre donne contro il potere dei maschi

Parte la serie in costume di Canale 5: tratta da una storia vera, ambientata in una Sicilia piena di pregiudizi

Giulia Bevilacqua, Dharma Mangia Woods e Laura Chiatti in "Più forti del destino"
3 Marzo 2022 alle 09:15

Avete voglia di fare un viaggio nel tempo e di respirare l’aria di fine Ottocento? L’occasione arriva con “Più forti del destino”, la nuova fiction in costume di Canale 5, in onda dal 9 marzo, prodotta da Fabula Pictures e diretta da Alexis Sweet.

Le protagoniste della serie sono Giulia Bevilacqua, Dharma Mangia Woods e Laura Chiatti. Nel cast ci sono anche, tra gli altri, Loretta Goggi, Thomas Trabacchi, Sergio Rubini e Francesca Valtorta. La storia, ambientata a Palermo dal 1897 in poi, è ispirata a fatti realmente accaduti ed è un adattamento della serie-evento francese “Le Bazar de la charité” (in italiano “Destini in fiamme”).

Nelle quattro puntate di “Più forti del destino” vengono raccontate le vicende di tre donne costrette a subire le ingiustizie di un contesto sociale fortemente maschilista come quello siciliano. Le loro vite cambieranno il giorno dell’inaugurazione della Mostra sulle nuove tecnologie a Palermo. In quella occasione viene presentato il Cinematografo, il padiglione è affollatissimo e all’improvviso scoppia un incendio. Non si contano i morti, soprattutto donne, e chi riesce a salvarsi avrà gravi conseguenze.

Noi siamo andati sul set, reso affascinante da cavalli bianchi, carrozze, eleganti abiti d’epoca e salotti dal sapore rétro. Uno straordinario tuffo nel passato.«Il costume fa il monaco perché aiuta a entrare nel personaggio» dice Giulia Bevilacqua, che nella fiction interpreta Arianna di Villalba, la moglie di uno dei politici più in vista di Palermo, il duca di Villalba (Thomas Trabacchi). E aggiunge: «Quanta fatica entrare in quel bustino, così stretto da non farti quasi respirare… Ho scoperto che le donne dell’epoca dovevano piangere in maniera diversa da noi. Un corpetto che ti cinge così il corpo ti impedisce di avere il fiato aperto e quindi di piangere a pieni polmoni. È un pianto “composto”, ecco». Per girare la serie, l’attrice ha portato con sé i suoi bambini e ricorda il primo giorno in cui la primogenita Vittoria è andata a trovarla sul set: «Mia figlia adora le principesse e le carrozze. Quando mi ha vista truccata e trasformata in una donna di altri tempi è rimasta senza parole. Si sentiva in una fiaba».

Tra le protagoniste c’è l’attrice emergente Dharma Mangia Woods nei panni della giovane contessina anticonformista Costanza Di Giusto, nipote di Arianna.«Per me è stato quasi naturale calarmi nel ruolo perché sono una divoratrice di romanzi storici» dice. «Ho dovuto prestare attenzione non solo al modo in cui mi esprimevo ma anche alla mimica facciale, alla gestualità che ho adattato alle maniere di oltre un secolo fa».

Laura Chiatti interpreta Rosalia Catalano, la cameriera personale di Costanza. Dopo essersi salvata dall’incendio viene fatta prigioniera da Donna Elvira, la marchesa di Buonvicino (Loretta Goggi), che vuol farla passare per sua figlia, morta invece nell’incidente. Il fascino di Laura Chiatti è messo a dura prova in questa serie: l’attrice ha accettato la sfida di imbruttirsi per entrare nella parte della donna sfigurata dalle fiamme. «Questa interpretazione mi ha regalato tanto» spiega la Chiatti. «Con l’età i ruoli cambiano ed è inevitabile. Un’attrice deve calarsi nei panni di chiunque e deve farlo con abnegazione. Per entrare nel corpo di Rosalia, in particolare, ogni giorno, trascorrevo dalle sei alle otto ore al trucco».

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