Sei vice questori (di cui due “aggiunti”), cinque commissari, quattro ispettori. E poi sostituti procuratori, pubblici ministeri, capitani, comandanti, marescialli... questo è quel che abbiamo trovato scorrendo velocemente i cast delle fiction gialle più amate della tv. Ma perché tutta questa varietà di cariche e gradi? Si può sapere chi guida le indagini in Italia, chi da ordini a chi? Per capirlo abbiamo chiesto lumi a Mariano Acquaviva, avvocato ed esperto del portale di diritto “La legge per tutti” (laleggepertutti.it). Lui ci ha aiutato a creare queste schede e spiega: «In Italia il responsabile delle indagini è sempre un magistrato. Nella prassi, però, interrogatori e perquisizioni sono usualmente delegati e materialmente svolti dalle forze dell’ordine, coordinate da un pubblico ministero. Le forze dell’ordine sono divise in diversi corpi, ognuno con le sue cariche. Ecco perché si incontrano tante qualifiche diverse».
Polizia - Vice questore
In tv: Vanessa Incontrada in “Fosca Innocenti”, Luisa Ranieri in “Le indagini di Lolita Lobosco”, Marco Giallini in “Rocco Schiavone” e Vittoria Puccini in “Non mi lasciare”.
È un grado dirigenziale. Si occupa di coordinare operazioni complesse sul territorio e agisce sul campo per conto del questore, cioè il capo della Questura (ce n’è una in ogni provincia), l’ufficio che vigila su ordine pubblico e sicurezza.
Polizia - Vice questore aggiunto
In tv: Francesco Arca in “Resta con me”, Alessandro Roia in “Non mi lasciare”.
Si tratta del primo step della carriera dirigenziale in polizia, le sue funzioni sono simili a quelle del vice questore, di cui però è inferiore in grado. A questo livello possono essere promossi i commissari capo con almeno sei anni di servizio. E altri cinque ne servono per passare da “aggiunto” a vice questore.
Polizia - Commissario
In tv: Luca Zingaretti in “Il commissario Montalbano”, Lucia Mascino in “I delitti del BarLume”, Lino Guanciale in “La porta rossa” e “Il commissario Ricciardi”, Elena Sofia Ricci in “Fiori sopra l’inferno”.
Grado più basso rispetto a quello di vice questore, può guidare un commissariato di polizia che dipende dalla Questura e ne è di fatto una diramazione. Svolge indagini su incarico della magistratura inquirente.
Polizia - Ispettore
In tv: Alessandro Gassmann in “I bastardi di Pizzofalcone”, Paola Cortellesi in “Petra”, Giampaolo Morelli in “L’ispettore Coliandro”, Giuseppe Zeno in “Blanca”.
È una carica paragonabile a quella di un sottufficiale nelle forze armate: una figura intermedia, quindi, tra chi coordina le indagini, i semplici agenti e agenti scelti. Se vuol diventare commissario deve superare un concorso interno.
Polizia Penitenziaria - Comandante
In tv: Carmine Recano in “Mare Fuori”.
Il “comandante di reparto di istituto penale per i minorenni” (il corpo prevede anche molti altri tipi di “comandanti”) è un dirigente che si occupa di assicurare la sicurezza e la sorveglianza in un carcere minorile. Inoltre è tra le prime figure ad accogliere il minore in un Ipm (Istituto penale per i minorenni), con direttore, medico d’istituto ed educatore di turno.
Corpo Forestale - Ispettore capo
In tv: Daniele Liotti in “Un passo dal cielo”.
Nel 2011, quando è nata la fiction, era uno dei gradi più alti del personale operativo. Ma nel 2016 il Corpo Forestale è stato sciolto ed è confluito nell’Arma dei Carabinieri come neonato Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari. Identici i compiti: vigilare sulla sicurezza e sulla salvaguardia del patrimonio naturale, faunistico e paesaggistico.
Carabinieri - Capitano
In tv: Maria Chiara Giannetta in “Don Matteo”.
È un ufficiale che ha vinto un concorso (pubblico o interno) e ha frequentato la Scuola ufficiali, acquisendo prima i gradi di sottotenente e tenente. Può comandare una Compagnia da cui dipende la sicurezza di un ampio territorio: a quest’ultima fanno riferimento varie stazioni distaccate.
Carabinieri - Maresciallo
In tv: Nino Frassica in “Don Matteo”.
Grado intermedio, riceve gli ordini da un ufficiale, ma può avere ruoli di responsabilità come il comando di una stazione dei carabinieri. Esistono vari livelli. A salire: maresciallo, maresciallo ordinario, maresciallo capo, maresciallo maggiore, maresciallo luogotenente, maresciallo luogotenente con carica speciale (Cecchini in “Don Matteo” è un maresciallo maggiore).
Magistratura - Sostituto procuratore
In tv: Vanessa Scalera in “Imma Tataranni”.
È un magistrato che conduce e coordina le indagini dei casi che gli vengono affidati dal capo della Procura. Una volta ricevuto l’incarico, agisce però in piena autonomia. Inoltre, a turno con i colleghi, garantisce ogni giorno la reperibilità di un magistrato per uscite esterne ed emergenze. Spesso è chiamato impropriamente “giudice” (ma non lo è, perché indaga e non giudica).
Magistratura - Pm (Pubblico ministero)
In tv: Carolina Crescentini in “I bastardi di Pizzofalcone”.
Quella di pubblico ministero è la funzione di magistrato durante l’indagine e il processo che ne segue, dove sosterrà l’accusa. È un ruolo che può essere ricoperto da magistrati con qualifiche diverse (procuratore, sostituto procuratore, vice procuratore onorario). Una funzione analoga esiste nella magistratura militare.
Colpisce poi la quantità di gradi e distinzioni anche all’interno dello stesso corpo. Si fa presto, per esempio, a dire “commissario di polizia”; in realtà esistono il commissario capo, il commissario, il vice commissario, il sostituto commissario. Qui, come detto, abbiamo riportato solo le cariche che compaiono nelle fiction e ci siamo concentrati su chi indaga. Poi esistono anche altre figure come il giudice (per esempio Stefano Accorsi in “Vostro onore”), l’avvocato (come Massimiliano Gallo in “Vincenzo Malinconico, avvocato di insuccesso”) o il medico legale (Alessandra Mastronardi in “L’allieva” e il compianto Marcello Perracchio in “Il commissario Montalbano”).
L'attore ci racconta quanto sia affezionato al maresciallo Cecchini della serie tv che segna ascolti record e che, molto probabilmente, tornerà con una nuova stagione dopo quella attualmente in onda