Puntata per puntata, le trame della seconda stagione di «Rocco Schiavone», la fiction di Rai2 con protagonista Marco Giallini nei panni del cinico e brubero poliziotto che le dà il nome. In onda a partire da mercoledì 17 ottobre.
Prima serata: 7-7-2007
In seguito all’omicidio di Adele, Costa e Baldi interrogano Rocco per fare luce sul perché Enzo Baiocchi abbia provato a ucciderlo. Rocco racconta loro la storia che ha rovinato la sua vita. È il 2007, Rocco vive a Roma e Marina è ancora viva. Ma ha scoperto che Rocco arrotonda il suo stipendio con affari illegali. Per questo lo lascia e va via di casa. Nel frattempo, Rocco viene chiamato a indagare sull’omicidio di due ragazzi della borghesia romana, Giovanni e Matteo, che si sono messi nei guai con un pericoloso giro di spacciatori. Con l’aiuto dei suoi amici Furio, Brizio e Sebastiano, risale ai responsabili della morte dei due ragazzi: si tratta di Luigi Baiocchi e Sandro Silvestrelli, due trafficanti di lungo corso. Non gli resta che catturare i due delinquenti in una delicata operazione al porto di Civitavecchia. Schiavone fa centro ma le conseguenze saranno tragiche...
Seconda serata: Tutta la Verità
Mentre Enzo Baiocchi è ancora a piede libero, Rocco viene chiamato a investigare sull’omicidio dei coniugi Moresi, trovati uccisi in casa e in avanzato stato di decomposizione. Il movente dell’omicidio resta oscuro poiché, malgrado i segni di effrazione su una finestra, in casa non sembra mancare nulla. I sospetti si concentrano su Andrea, il figlio tossicodipendente della coppia. Nel frattempo, un nuovo amico fa ingresso nella vita di Rocco, si chiama Gabriele, ha 15 anni, adora il punk-rock e a scuola è un disastro. Pur senza abbandonare i suoi modi rudi, Rocco lo prende sotto la sua ala protettiva. Una chiamata da Roma, però, lo costringe a mettersi in viaggio: Sebastiano ha intrapreso una personale battaglia contro il mondo, pur di vendicare la sua donna.
Terza serata: Pulvis et Umbra
Mentre Rocco si reca in questura assieme a Gabriele per dargli ripetizioni e provare a salvarlo dalla bocciatura, un passante scorge un corpo senza vita galleggiare nella Dora. Si tratta di una donna transessuale di identità sconosciuta, strangolata. Per questa nuova indagine, Rocco deve confrontarsi con Michela Gambino, commissario della polizia scientifica che, oltre a nutrire un grande numero di teorie complottiste, ha anche rilevato l’ufficio del vice-questore. A Roma, intanto, Sebastiano sembra aver perso il senno: minaccia fisicamente la figlia di Enzo Baiocchi nel tentativo disperato di ritrovarlo. Baiocchi, pur di fuggire, chiede ospitalità e documenti nuovi a Juan Gonzalez Barrio, un malvivente sudamericano con cui ha lavorato in passato, lasciando dietro di sé una scia di sangue.
Quarta serata: Prima che il gallo canti
Un cadavere senza nome viene trovato tra le colline di Castel di Decima a Roma. In tasca ha solo un biglietto con scritto il numero di telefono di Schiavone. Rocco è costretto a tornare a Roma per fare i conti con il suo passato oscuro, un compito che si rivela sempre più difficile, visto che da un po’ di tempo qualcuno sta informando il questore di ogni suo spostamento. C’è una talpa in questura. Per la prima volta, Schiavone non può fidarsi di nessuno, a parte Caterina e il piccolo Gabriele. Nel frattempo, il vicequestore di Spinaceto, che sta indagando sull’omicidio a Castel di Decima, scopre un collegamento tra la vittima e l’ambasciata dell’Honduras. A Rocco basta questo per capire che la vittima era legata a Enzo Baiocchi. Seguendo questa pista, Rocco intravede la possibilità di prenderlo una volta per tutte, di risolvere l’omicidio di Castel di Decima e di togliere dai guai Sebastiano. Sempre che la talpa non glielo impedisca.