La fiction parte martedì 15 marzo in prima serata su Rai1

Può capitare di affrontare un parente in tribunale perché vi ha fatto causa, ma alla famiglia Battaglia accade di meglio (o di peggio?). Si affrontano in tribunale perché sono tutti avvocati. O meglio avvocate: infatti Marina (Lunetta Savino) è la fondatrice del prestigioso studio legale divorzista dove lavora anche la figlia Nina (Miriam Dalmazio). Invece l’altra figlia Anna (Barbora Bobulova) ha smesso di collaborare con loro perché non sopportava più le lezioncine della matriarca; e ora se la ritrova di fronte ogni due per tre, che sia davanti al giudice o alle feste di compleanno. A questo aggiungete che c’è una terza sorella, Viola (Marina Occhionero), la quale, mentre le altre pensano solo ai divorzi, non vede l’ora di sposarsi...
Le premesse sembrerebbero quasi da commedia, ma ci penseranno i casi legali che le protagoniste devono affrontare a portare una robusta dose di dramma. Perché una separazione non è mai una passeggiata e chi finisce in tribunale sembra essere pronto a tutto pur di ottenere «il divorzio che si merita», come dice Anna a una sua cliente (interpretata da Carla Signoris). E allora avanti con accuse di tradimento, richieste di risarcimento e battaglie all’ultimo sangue sull’affidamento dei figli, affrontando anche temi complessi come gli accordi di riservatezza, il diritto all’immagine e le nuove forme di genitorialità. Diciamo che c’è di che farsi una cultura sul nuovo diritto di famiglia.
La serie ("Studio Battaglia", al via martedì 15 marzo in prima serata su Rai1) è l’adattamento italiano di un successo inglese targato Bbc, “The split”, e può contare altri nomi illustri nel cast. A cominciare da Massimo Ghini, l’ex marito di Marina e padre delle tre ragazze, che le ha abbandonate molti anni prima e ora vorrebbe tornare a far parte della loro vita. Perché sì, anche l’inflessibile avvocata interpretata da Lunetta Savino ha vissuto il dolore di una separazione. E forse è per questo che in tribunale è così spietata.