«The Young Pope», Paolo Sorrentino racconta come è nata la fiction di Sky
Il regista napoletano ci guida in un esclusivo viaggio dietro le quinte dell'attesissima serie che vede protagonista Jude Law e la partecipazione di Diane Keaton, Stefano Accorsi e Silvio Orlando
Papa Pio XIII, il protagonista della bellissima fiction «The Young Pope» che Paolo Sorrentino ha girato per Sky, è insieme carismatico e misterioso, un po' mistico e un po' arruffapopolo, forse santo, di certo irresistibile. Merito anche del fascino di Jude Law che gli dà volto. «Io amo la contraddizione. Le mosse del mio Papa sono imprevedibili e lo rendono più interessante» spiega il regista che commenta di suo pugno, e in esclusiva per Sorrisi, le immagini scattate sul set.
il sogno del papa (che «vola» tra suore e preti)
Ecco il grande salone antistante il «balcone». Non avendo avuto l'opportunità di girare in Vaticano, abbiamo utilizzato i saloni di palazzo Venezia, proprio dove si affacciava, in tempi bui, un altro «sovrano»: Mussolini. In quest'occasione, stiamo girando la scena di un sogno del Papa. Per amplificare l'effetto di straniamento dello spettatore, Jude Law non cammina, ma è ancorato alla macchina da presa. Procedono insieme, creando l'effetto di un lieve, impercettibile volo a pochi centimetri dal suolo. Anticipo le osservazioni dei miei detrattori: lo so, non è una soluzione originale, l'aveva adottata con successo Spike Lee in altri film. La mia difesa: 1) bisogna inchinarsi davanti ai grandi registi ed è consentito copiarli. 2) Non è facile essere originali tutti i giorni per sette mesi di riprese consecutivi.
la basilica di san pietro? L’abbiamo ricostruita a cinecittà
La ricostruzione della facciata della basilica di San Pietro, eseguita a Cinecittà dalla scenografa Ludovica Ferrario, è stato un lavoro lungo e complicato, ma necessario. In due giorni di riprese serrate, Jude Law ha tenuto da questo finto balcone tutti i discorsi alla ?folla? di piazza San Pietro. E in quest'occasione ho compreso di avere un attore portentoso. Eravamo in una landa desolata, circondata da polvere, gru e palazzoni, e Jude recitava perfettamente la parte del pontefice che parla a un milione di fedeli dinanzi a lui. Uno scarto tra la realtà e la fantasia che avrebbe potuto rivelarsi un fattore d'inibizione per un altro attore. Non per lui. Mesi prima, in uno dei due sopralluoghi che abbiamo avuto l'occasione di fare in Vaticano, era stato consentito a me e a Jude di avvicinarci al vero balcone, scostare di dieci centimetri la tenda e scorgere quello che vede il Papa. Un'immagine d'impressionante potenza. Una sensazione di spossante dominio che ci ha guidato quando abbiamo dovuto misurarci con la finzione.
questo cardinale È svenuto davvero
Si gira una scena con alcuni cardinali. C'è un caldo eccezionale. Toni Bertorelli (uno degli attori, ndr), reduce da un'operazione, è portato in cima alle scale con una sedia da due assistenti sfiniti. Rimossi i ciak, un colpo di scena che non era nel copione: il cardinale di colore sviene e crolla a terra. Le riprese si fermano, arriva l'ambulanza. Siamo tutti scossi e preoccupati tranne Toni Bertorelli che, in un angolo all'ombra sulla sua sedia, ha chiesto un panino, consapevole che le riprese non sarebbero ricominciate tanto presto.
il duello con il presidente del consiglio
Nell'espressione di Stefano Accorsi (a sinistra) c'è tutta la tensione nel dover affrontare una scena in inglese di 20 pagine. Accorsi interpreta il presidente del Consiglio e, in questo lunghissimo confronto, si scontra con il Papa su molti temi. Non sono d'accordo su niente. Ne nasce un duello diplomatico simile a una scena western. Accorsi e Law sono stati straordinari. È una delle scene delle quali vado più orgoglioso. E, in questo caso va precisato, il lungo dialogo nasce da un'idea... di Paolo Sorrentino.
diane, la suora che voleva ridere
Diane Keaton tutte le mattine, quando arrivava sul set, aspettava che le dicessi ?buongiorno? e mi rispondeva: ?Ti ucciderò?. All'inizio ridevo, ma più tardi ho cominciato a crederle. Le sembrava una crudeltà che io avessi trascinato lei, regina della commedia, in un ruolo drammatico. Ma si sbagliava.
prima il calcio, poi il ciak
Con Silvio Orlando condivido l'ossessione per il Napoli. Il lunedì sul set commentavamo prima la partita della domenica e solo dopo s'iniziava il lavoro. Grazie a questa passione comune, Silvio ha accettato di girare una scena nella quale s'immerge vestito da cardinale in una fontana per festeggiare lo scudetto del Napoli. Purtroppo, per ragioni narrative, l'ho tagliata.
Per la prima volta i giornalisti cinematografici premiano una serie tv. L’annuncio a Cannes. Sorrentino ritirerà il premio il 6 giugno quando saranno annunciate le "cinquine"