Tutti i segreti di “Che Dio ci aiuti”

Dall’incidente con Don Matteo al velo “rinforzato”, dal rossetto di Francesca Chillemi ai manicaretti del convento e alla suora (vera) che fa da consulente

26 Gennaio 2023 alle 09:07

C̕è tutto un mondo che ruota attorno al successo di “Che Dio ci aiuti”, la serie di Raiuno che ogni giovedì sera tiene incollati alla tv milioni di italiani. Così abbiamo chiesto a Elena Bucaccio, responsabile editoriale della casa di produzione Lux Vide, di svelarcene tutti i segreti.

Come nascono le storie

Da oltre dieci anni ci appassioniamo alle storie dei tanti personaggi di “Che Dio ci aiuti”. Ma come nasce la trama? Bisogna distinguere. Da un lato ci sono le vicende delle ragazze che vanno a vivere nel convento. Per le loro storie gli sceneggiatori si ispirano a donne che conoscono. Per esempio, i modi di dire della giovane cantante Cate (Ileana D’Ambra) quali «Come arriverò a fine giornata?» e «Come sono sfortunata!» sono “copiati” da un’amica della stessa Bucaccio. Poi ci sono i casi al centro di ogni puntata, che riguardano personaggi esterni al convento. Per questi si attinge dalla cronaca e sono quindi ispirati a storie vere.

Il “battesimo” con Terence Hill

La prima puntata di “Che Dio ci aiuti” è andata in onda nel dicembre del 2011, subito dopo un’altra super-serie prodotta da Lux Vide: “Don Matteo”. Così, per “lanciarla”, fu girata una scena in cui Don Matteo (Terence Hill) mentre pedala in bicicletta viene investito dal pulmino con a bordo suor Costanza (Valeria Fabrizi) e suor Angela (Elena Sofia Ricci). Lui cade e quando si rialza esclama: “Che Dio ci aiuti”! La scena è stata girata diverse volte, ma Terence non ha mai voluto usare la controfigura, nonostante tutti temessero che si facesse male...

Una consulente per l’anima

Il personaggio di suor Angela è ispirato a suor Benedetta, che ha fatto scoprire alla produzione il mondo delle suore. Prima di prendere i voti, Benedetta era una giovane avvocata, bella e affermata. Oggi vive a Roma con altre due suore in una casa di accoglienza e ha un ruolo molto importante per la serie. Legge le sceneggiature per dare una consulenza generale e lavora a tutte le preghiere di suor Angela, Azzurra (Francesca Chilllemi) e della nuova madre superiora, suor Teresa (Fiorenza Pieri).

I costumi di scena

Gli abiti indossati da Azzurra e dalle altre sorelle non appartengono a un ordine preciso, ma sono stati creati apposta. Nel corso degli anni sono cambiati leggermente. In questa stagione Azzurra ha un nuovo look che la fa risultare da un lato giovanile e dall’altro “autorevole” grazie a una sorta di uniforme: maglioncino blu, gonna larga, scarpe da ginnastica. Ogni suora ha soltanto due cambi per l’estate e due per l’inverno. Visto che Elena Sofia Ricci soffre il freddo, sotto l’abito si vestiva a cipolla, con calze termiche e abbigliamento tecnico, come se andasse in montagna. Per fortuna le scene in esterna non sono molte e appena lei e gli altri attori finivano di girare venivano coperti e rientravano al chiuso. Gli interni sono realizzati negli studi di Formello (Roma) e questo rende tutto più semplice anche in estate, perché lì c’è l’aria condizionata: le attrici indossano le tonache estive, di tessuto molto leggero anche se a maniche lunghe. Una curiosità. Sapete perché il velo non “svolazza”? Perché ha un orlo rinforzato, più pesante, come quello degli abiti da sposa.

Il trucco c’è ma...

Anche se sembrano acqua e sapone, le attrici che interpretano le suore sono truccate. Per fortuna si prestano volentieri a mostrarsi quasi al naturale. È stato fatto un grande lavoro di ricerca per arrivare al make up, leggero ma coprente, perfetto per le riprese, di Elena Sofia Ricci. E se lei ha solo un velo di lucidalabbra, la Chillemi applica un rossetto rosato per apparire più giovanile.

Il convento degli Angeli Custodi

Gli esterni del convento degli Angeli Custodi si trovano davvero ad Assisi (Perugia) e appartengono a un ex convento diventato una struttura ricettiva per il turismo. Ha un bellissimo chiostro, che è quello che si vede nelle puntate. Ci sono poi gli esterni dei “casi di puntata” che variano: alcuni sono stati girati ad Assisi e in Umbria, altri a Roma. Gli interni, come dicevamo, sono girati negli studi di Formello dove vengono realizzate tutte le serie Lux Vide: si smonta il set di “Don Matteo” e si monta quello di “Che Dio ci aiuti”.

Il fascino del nuovo barista

Il nome del bar del Convento “Angolo divino” è stato inventato da Elena Bucaccio, che si è ispirata all’enoteca sotto casa sua che si chiamava “Divino”. Nella nuova stagione il barista è interpretato da Filippo De Carli, che ora è su Netflix in “Guida astrologica per cuori infranti 2” e che è apparso anche in “Rocco Schiavone” e “Un passo dal cielo”. A quanto pare ha avuto il “massimo dei voti” fra tutte le persone del reparto editoriale per la sua bellezza un po’ antica, la grande ironia e ovviamente il talento.

A ognuno il suo piatto

Le pietanze che appaiono sul tavolo del convento sono cucinate dallo stesso catering che si occupa di preparare da mangiare al cast e alla troupe. Il cibo è importante nella serie perché caratterizza ogni personaggio. Per esempio, suor Costanza ama il Lambrusco (ma quello che beve è finto) e il cibo “ricco”, come il coniglio porchettato. Azzurra all’inizio voleva solo sushi, mentre suor Teresa è parca e vorrebbe che tutti mangiassero pochissimo.

A caccia di guest star

La ballerina Elena D’Amario, alla sua prima volta su un set (è la sorella di suor Teresa), e Orietta Berti sono le guest star di questa stagione. Si è pensato a loro ancora prima di scrivere la sceneggiatura e il personaggio che interpretano è stato costruito apposta, in modo che ne rispecchiasse la personalità. Anche le battute sono state scritte in modo che riuscissero a dirle nel modo più naturale possibile. Il risultato finale è merito anche del regista Francesco Vicari, che le ha seguite scena dopo scena.

Giovani talenti cercansi

Viene fatto un intenso lavoro di casting per trovare le ragazze che in ogni stagione vanno a vivere nel convento. Una volta stabiliti i personaggi, si cerca l’attrice giusta sia tra quelle che hanno già lavorato per Lux Vide (Emma Valenti, che interpreta Ludovica Perini, era Valentina Anceschi in “Don Matteo 13”), oppure nelle scuole di recitazione, nei teatri o guardando altre serie e film. Così è stata trovata, per esempio, l’attrice Ileana D’Ambra, che ha esordito al cinema nel film “Favolacce”.

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